Il Milan stravolto da Pioli nell’11 iniziale dopo il successo in Champions sul Napoli non va oltre l’1-1 con il Bologna al Dall’Ara nell’anticipo della 30esima giornata di Serie A. I rossoneri rispondono con Pobega al gol lampo di Sansone, ma non vanno oltre il pari e si portano a 53 punti raggiungendo la Roma, impegnata domani con l’Udinese, mentre il Bologna sale a 44 punti e aggancia la Juventus che giocherà domani con il Sassuolo. Thiago Motta per la sfida con i rossoneri è costretto a fare a meno dello squalificato Orsolini e dell’infortunato Soriano e sceglie Barrow di punta con Aebischer, Ferguson e Sansone sulla trequarti. Mentre Pioli mette in atto un mega turnover in vista del ritorno dei quarti di Champions con il Napoli. Confermato solo Maignan in porta, in attacco tocca a Origi con Selemaekers, De Ketelaere e Rebic; Pobega-Vranckx in mediana.
La partenza del Bologna è fulminea e al 1′ è già in vantaggio. Posch va via a Rebic, cross rasoterra al centro dell’area dove si avventa Sansone che di destro batte Maignan. Il Milan ci mette un po’ a riprendere in mano la gara e al 20′ sul cross di Florenzi arriva lo stacco di Rebic ma è troppo centrale e bloccato da Skorupski. Lo stesso esterno rossonero ci prova poco dopo su punizione ma la conclusione a giro viene deviata da Skorupski in corner. La squadra di Pioli cerca di alzare i ritmi e al 40′ trova il pari grazie ad un bolide di sinistro dal limite di Pobega che tocca il palo e si insacca in rete per l’1-1.
Il forcing del Milan prosegue ad inizio ripresa in cerca del vantaggio e ci prova ancora Pobega, ma questa volta la conclusione è debole e viene respinta dalla retroguardia di casa. Il Bologna cerca di controllare le sfuriate rossonere ma rischia ancora al 74′ quando Messias entra in area sulla destra e serve per Rebic ma Moro lo contrasta e il pallone rimpalla sul croato e termina sul fondo. La squadra di Pioli pressa nel finale con i padroni di casa in difficoltà ad arginare i neo entrati Leao e Diaz. All’84’ contropiede di Leao che infine appoggia a Diaz, destro dal limite che termine di poco fuori. All’89’ proteste del Milan per un presunto tocco di mano in area di Lucumi’ ma Massa lascia proseguire e il Var non interviene.
Stefano Pioli, tecnico rossonero, si è così espresso a DAZN nel post Bologna-Milan: “La partita l’abbiamo fatta tutta. Certo, non dovevamo partire in quel modo… Subire quel così non ci sta per il nostro livello. Poi la partita l’abbiamo controllata, ma non siamo stati così precisi e concreti nel finalizzare le occasioni create. È chiaro che non possiamo essere soddisfatti. In campionato dispiace perdere questa opportunità”.
Pioli, visibilmente arrabbiato, ha commentato anche i rigori non dati al Milan: “Gli episodi possono determinare il risultato finale eh… C’erano due rigori. Onestamente: la dinamica del fallo di mano ti dice che è fallo di mano; tu lo fischi e poi vai al VAR. Per me era rigore: poi se il VAR corregge corregge. Ma era rigore. Dispiace”.
Partita, comunque, fatta bene…
“Dovevamo palleggiare un po’ di più, però abbiamo sviluppato bene tante situazioni. C’è mancato il guizzo finale. Ci siamo messi in difficoltà da soli con il gol subito all’inizio”.
Stai pensando a qualcosa di diverso per Napoli?
“Qualcosa ci può frullare nella testa… Con la palla hanno fatto le stesse cose delle prime due partite, senza palla diverso. Abbiamo un piccolo vantaggio. È chiaro se ci aggrediscono di più potremmo prendere posizioni diverse. Poi vedremo. È stata una partita molto equilibrata, molto difficile. Ci aspettiamo tante difficoltà, ma ci aspettiamo di avere le soluzioni per creare difficoltà al Napoli”.
Quando ha pensato a tutti i cambi di oggi?
“L’allenatore deve valutare tante soluzioni. Quest’anno abbiamo pagato il doppio impegno. Quindi giocare tre partite in 6 giorni è difficile, soprattutto in Champions e contro un Bologna che stava bene… Ho scelto di far giocare chi aveva più energie fisiche e mentali. Ho a disposizione un gruppo forte, domani gli farò vedere solo i primi 30 secondi”.
È la partita più importante della carriera mercoledì?
“Mi avete fatto sempre la stessa domanda… È la più importante per il nostro gruppo di lavoro. La storia del Milan è gloriosa, ma il nostro è un percorso diverso in un momento diverso. Superare anche questo turno di Champions sarebbe straordinario per noi. C’è bisogno di fare qualcosa di eccezionale e di straordinario”.