Kessie apre e chiude dal dischetto da ex implacabile per strappare un meritato posto in Champions dopo una gara saggia, l’Atalanta già certa della qualificazione si lascia strappare dal Milan anche il secondo posto. Niente fiammate sui due fronti, in una sfida piuttosto bloccata, prima della svolta del rigore dell’ivoriano, che spiazza l’immobile Gollini infilandola bassa alla sua destra per la scivolata di Maehle su Hernandez (40′), raggiunto dal passaggio di ritorno dell’accentrato Saelemaekers.
Più di due minuti per curare il francese e garantire l’esecuzione dagli 11 metri che fin lì vale la qualificazione. La svolta arriva dopo la notizia del bis bianconero di Morata a Bologna e non è che nella ripresa cambi il leitmotiv dello stanco e ripetitivo giropalla bergamasco.
Pioli, col Napoli in vantaggio sul Verona, sceglie le forze fresche Krunic-Meité per cautelarsi.
Al 1′ di recupero Gosens intercetta con la mano il tiro di Calhanoglu su passaggio da destra di Dalot e De Roon (rosso) stende Krunic con un pugno: l’ex bissa al 3′ di extra time, stavolta a sinistra del portiere e a mezz’altezza. (ANSA).
Mister Pioli è stato intervistato da Sky Sport al termine di Atalanta-Milan:
Missione compiuta, come l’avete raggiunta? “L’abbiamo raggiunta perché l’abbiamo meritato e abbiamo meritato il secondo posto in classifica. Era giusto, purtroppo avevamo buttato via il match point di domenica scorsa. Sono davvero emozionato e felice. Devo ringraziare il club che ci ha fatto lavorare in modo spettacolare. Grazie ai dirigenti, all’area tecnica, i giocatori, i collaboratori e i tifosi che ancora una volta oggi ci hanno dimostrato quanto vale il Milan. Siamo soddisfatti di averli felici”.
Kessie uomo immagine? “Mai come questa sera credo che sia giusto valorizzare il collettivo al di là dei singoli. Quando hai queste soddisfazioni in una stagione è merito anche dei giocatori che hanno giocato meno, i Gabbia, i Krunic, i Dalot, i Kalulu. Kessie è sotto i riflettori e merita solo i complimenti per la stagione che ha fatto. È tutto quello che abbiamo fatto insieme… la forza di non abbatterci nelle difficoltà. Sono molto orgoglioso della crescita mentale del gruppo. Abbiamo giocato con Zlatan solo 19 partite su 38, togliendo il campione alle altre squadre per metà campionato volevo vedere cosa avrebbero fatto. Ringrazio il club, ora c’è soddisfazione e dobbiamo godercela. Ho anche pensato che se fossimo arrivati quinti sarebbe stata un’estate difficile. Ora ce la godiamo e poi ripartiremo. La società sarà pronta per fare le cose fatte bene”.
Ti sei mai chiesto perché siete stati i migliori fuori casa? “Ce la siamo chiesto, abbiamo cercato di valutare bene questa situazione. Non siamo stati una squadra che ha fatto tanti 1vs1 nell’ultimo quarto di campo. Ci manca la giocata individuale quando le squadre si chiudono, in questo dato siamo sotto la media. Ci è mancata qualche giocata individuale. In trasferta forse abbiamo trovato qualche spazio in più, sono situazione che dovremo valutare. Ho sentito dire che questa squadra ha approfittato dell’assenza dei tifosi negli stadi almeno inizialmente per trovare serenità, ma sono sicuro che questa squadra qua con l’entusiasmo dei nostri tifosi a San Siro sarebbe cresciuta molto. Quello che hanno fatto i tifosi per noi stamattina e le altre volte ci ha riempito di calore e passione, abbiamo dimostrato di crederci insieme a loro. Per concludere voglio fare gli auguri a mia moglie per il nostro anniversario di matrimonio, sono 34 anni insieme. Concedetemelo (ride, ndr)”.
Gian Piero Gasperini, tecnico dell’Atalanta, si è così espresso a SkySport nel post Atalanta-Milan: “La torta è stata molto grande, a quattro piani, molto bella per noi. Se penso a tutto l’anno solare, il campionato, la qualificazione, i quarti di finali in Champions, poi è vero che ci sono anche i trofei. Noi siamo felicissimi di tutto questo. Abbiamo voglia di andare in vacanza perché è stata durissima, abbiamo giocato tante partite ravvicinate”.
Stasera qual era la cosa più difficile? “La squadra è stata brava anche stasera, il Milan aveva questo traguardo. Ok il secondo posto, ma per noi non poteva essere così forte come per loro. Abbiamo avuto la capacità di essere fuori dalla mischia all’ultima giornata, essere fuori è stato un grande risultato altrimenti sarebbe stato molto molto difficile”.
Dove si può migliorare questa squadra? “All’inizio della stagione nessuno pensava che avremmo potuto fare a meno di Gomez e Ilicic, la capacità della squadra di crescere è stata straordinaria. Abbiamo modificato l’aspetto tattico ma siamo di nuovo il miglior attacco con 90 gol. La crescita dei giocatori è stata una soddisfazione enorme, questa qualificazione è stata la più dura e difficile, aver ottenuto questo risultato è una soddisfazione ancora più grande rispetto agli altri anni”.
Mantenere lo stesso livello difficile per anni è difficile, ora c’è bisogno del salto di qualità: “Penso che sinceramente l’Atalanta sia al piano più alto. Poi non ci tiriamo mai indietro, non ci eravamo messi nei primi 4 all’inizio. Tutto quello che abbiamo ottenuto ce lo siamo creati negli anni. In questo momento credo che sia molto importante avere grande soddisfazione per quello che abbiamo, se la delusione per quello che non abbiamo diventa più grande poi è un problema. Nessuno si tira indietro, non è facile rincorrere le grandi società che hanno disponibilità. Tra fare tanti utili e tanti debiti è difficile…”.