Il Milan vince 1-0 a Cagliari nel match valido per la 30esima giornata della Serie A e prosegue la marcia in vetta alla classifica. I rossoneri salgono a 66 punti, mantengono 3 lunghezze sul Napoli e si portano a +6 sull’Inter, che deve recuperare una gara. Il Diavolo conquista il bottino pieno in Sardegna grazie al gol di Bennacer, che fa centro al 59′ con un sinistro preciso dal limite dell’area dopo la sponda perfetta di Giroud. Il Milan sfonda dopo un’ora di gioco in una sfida cominciata col piede sull’acceleratore.
La formazione di Pioli si rende pericolosa con Giroud in avvio, scheggia un palo con Kessie e spreca una colossale chance con Brahim Diaz. Il Cagliari si assesta dopo l’avvio traballante ma non riesce a rendersi pericoloso dalle parti della porta di Maignan. Dopo la stoccata di Bennacer, il Milan rimane padrone del gioco e sfiora il raddoppio con una ripartenza perfetta: Calabria ispira e va a concludere, Cragno para. Al 90′, il Milan trema: cross da destra, Pavoletti schiaccia di testa, la palla rimbalza e centra la traversa: finisce 1-0.
Nel finale accenno di rissa, provocata probabilmente da insulti razzisti rivolti dalla curva rossoblu a Maignan e Tomori.
Manuele Baiocchini, inviato di SkySport, ha raccontato cosa è successo nel finale di gara di Cagliari-Milan: “Sotto la Curva del Cagliari, quando è finita la partita, a Maignan è stata rivolta qualche parola di troppo e Maignan ha risposto con il gesto delle orecchie, dopo il quale i calciatori sardi hanno reagito dicendo al portiere francese di non dover fare quel gesto”.
Stefano Pioli, tecnico rossonero, si è così espresso a SkySport nel post Cagliari-Milan: “Vittoria importante, tutte le partite sono un crocevia importante e difficile. Abbiamo giocato una bella partita, la squadra mi è piaciuta: abbiamo giocato con qualità e intensità. L’avversario ci ha messo in difficoltà, ma è normale quando ci sono così tante motivazioni”.
Terzo 1-0 consecutivo per il Milan: è questa la strada per il paradiso calcistico?
“La strada migliore è quella di chiudere le partite, ma stiamo lavorando benissimo con e senza palla con grande sacrificio e collaborazione. È questa la strada”.
Nel gennaio 2011 il Milan vince 0-1 a Cagliari con Strasser e poi vinse l’ultimo Scudetto…
“Stiamo facendo ottime cose, ma sappiamo altresì che ci sono 4 squadre che possono vincere lo Scudetto. Il calendario è molto complicato per tutti, inutile guardare troppi avanti. Concentriamoci sul nostro percorso che è positivo: non andiamo oltre”.
I terzini del Milan spesso aprono e chiudono l’azione.
“Ho la fortuna di avere due terzini molto intelligenti, che sanno leggere gli spazi. Oggi il Cagliari pè stato aggressivo fuori e ci ha lasciato più spazio dentro al campo. Noi siamo stati bravi. Quando hai giocatori intelligenti e disponibili diventa tutto più facile… C’è tanto merito dei giocatori. Stiamo facendo una buona stagione, ma è ancora lunga. Appena andrò via comincerete a dire che vinciamo solamente 1-0…”.
Oggi il Milan ha messo in campo un ottimo atteggiamento.
“Una volta sbloccata la partita ultimamente abbiamo pensato di gestirla, ma noi non siamo nati per gestirla. La mentalità deve essere quella di stasera. Mi siamo piaciuti tantissimi. Quello che conta è avere la giusta mentalità senza farsi condizionare troppo dal risultato temporaneo”.
Dopo Salernitana e Udinese, oggi ottima prestazione del Milan…
“Con tutto il rispetto per gli avversari, ci sono oggi le lezioni imparate nelle ultime partite. Noi siamo votati all’attacco, a creare sempre pericoli e se lo facciamo attacchiamo anche meglio. Non siamo capaci di difendere bassi. Ognuno ha le sue caratteristiche, a me piacciono queste e noi siamo capaci di farlo”.
Ti preoccupa questo spreco di occasioni? Cosa può fare un allenatore?
“Bisogna riprovorre queste cose in allenamento. Per fare goal servono qualità e determinazione e sono cose che si possono allenare. Dobbiamo chiudere le partite quando ne abbiamo la possibilità, altrimenti poi rischiamo di non vincere…”.
Cosa è successo nel fine gara?
“Maignan mi ha riferito che ha ricevuto da dietro la porta insulti (razzisti). Mi dispiace, nessuno merito alcun tipo di insulto”.