Monza-Sampdoria 2-2 (1-1) in un posticipo della 21/a giornata del campionato di Serie A.
Doppietta di Gabbiadini (12′ e 58′) per i liguri, e gol di Petagna (32′) e Pessina su rigore (99′) per i padroni di casa.
Un digiuno di gol lungo 5 partite, un poker di sconfitte consecutive e una necessità inderogabile: quella di tornare a fare punti per continuare a sperare. Un sogno cullato fino al minuto 98, per la Samp, prima del rigore di Pessina che ha ristabilito il pari e congelato nella gelida serata brianzola le speranze blucerchiate di vittoria. La squadra di Stankovic sembrava aver scelto Monza per ridare del tu al successo, con Manolo Gabbiadini alla sua seconda doppietta in serie A e al 40% delle reti doriane di questo campionato. Allo U-Power Stadium finisce così 2-2 la partita che Raffaele Palladino, alla vigilia, aveva definito come la più difficile. Sapendo quanto avrebbe potuto essere pericolosa una Samp ferita dalla classifica e dalle incertezze societarie. E sapendo, soprattutto, che abbassare la tensione era la principale tentazione dei suoi. Tanto che sul campo l’equilibrio lo rompono i doriani: al 12′ lancio lungo dalla trequarti di Lammers, Caldirola si fa aggirare da Gabbiadini, bravo a farla sfilare e a battere Di Gregorio.
È la fame a fare la differenza: Samp aggressiva, Monza che alla predilige il fioretto alla sciabola, con il risultato che a far male sono i liguri. Colley, in campo per un risentimento all’adduttore di Gunter durante il riscaldamento, inizia e conclude una ripartenza a cui Di Gregorio si oppone in presa bassa. Il campo e i più di 2.200 tifosi doriani in Brianza spingo gli ospiti, che hanno la palla del raddoppio: Leris la mette in mezzo per Gabbiadini, per poco non non agevolato da una deviazione di Marì. La paura sveglia il Monza: azione destra sinistra, Carlos serve Petagna, controllo aggirando Nuytinck e sinistro per il pari. Avrebbe anche la palla del raddoppio, Petagna: Mota si fa schermare in area da Amione, sulla ribattuta il 37 di Palladino trova Nuytinck che si immola. E che poi anticipa nella propria area Mota, servito da Caros per quello che sarebbe stato il più facile dei raddoppi. Quel che fa Augello, ai primi scambi della ripresa, meriterebbe invece di più: sinistro al volo su cross di Leris ed esterno che gira a pochi centimetri dal palo lontano. Ma sono le prove generali di raddoppio: Murru prende il fondo a sinistra, crossa per la testa di Winks e Di Gregorio si deve superare per respingere di lato. Dove però è pronto Gabbiadini per il tap-in che vale il sorpasso. Il Monza cambia, cerca di accerchiare la Samp con i traversoni, ma i liguri si difendono con ordine. Fino all’ottavo di recupero, due oltre i 6 concessi, con Petagna atterrato in area da Murru: Pessina, dal dischetto di sinistro spiazza Audero e ristabilisce il pari. Partita finita, il sogno doriano pure.
Raffaele Palladino rende merito alla Sampdoria e, al tempo stesso, rimarca il carattere del suo Monza.
Dopo il 2-2 in rimonta, il tecnico biancorosso spiega: “Mi aspettavo una partita difficile, ma non attendevo così complicata.
Merito della Sampdoria e di mister Stankovic. Avevo studiato tantissimo la Samp nei precedenti, sapevo che era una squadra viva e i suoi risultati non erano veritieri. Ci hanno messo in difficoltà e noi a volte abbiamo forzato troppo la giocata. È un punto che vale d’oro, quello di questa sera. L’ho detto alla mia squadra: da 20 anni vivo nel calcio e non ho mai visto uno spogliatoio così coeso. Proprio per questo non è un caso che il risultato sia venuto fuori al 96esimo, perché la squadra ci ha creduto”. (ANSA).