Inter fuori ai rigori, sfuma il sogno Champions

Inter eliminata ai rigori dall’Atletico Madrid negli ottavi di finale di Champions League. Dopo la vittoria per 1-0 dei nerazzurri all’andata, gli spagnoli si impongono 2-1 al ritorno nei 90 minuti regolamentari. Al vantaggio dell’Inter firmato da DiMarco, i colchoneros replicano con i gol di Griezmann e Depay. Ai supplementari l’equilibrio resiste. Si va ai rigori, l’Inter ne sbaglia 3 con Sanchez, Klassen e Lautaro: nerazzurri fuori, Atletico Madrid ai quarti.

L’Atletico parte sparato e dopo 2 minuti si accende con la fiammata Griezmann-Lino. Al 4′, Savic cerca il colpo di testa vincente: Sommer è attento. Il portiere nerazzurro pochi secondi dopo deve respingere la conclusione di Lino, il più vivace tra i padroni di casa in avvio. L’Inter, dopo l’inizio in trincea, esce progressivamente dall’angolo e comincia a oliare le ripartenze. Al 13′ prima chance per i nerazzurri, con Dumfries chiamato a concludere due volte in pochi secondi: Oblak non si fa mai sorprendere.

Il copione è delineato e il ritmo è altissimo. L’Atletico gestisce il possesso del pallone e cerca il varco per l’imbucata, l’Inter chiude e riparte. Un ribaltamento di fronte al 33′ regala il vantaggio ai milanesi. Barella si inserisce e crossa basso, Dimarco arriva a rimorchio e non sbaglia: 0-1. L’Atletico carica a testa bassa e pareggia subito. Koke addomestica il pallone e lo offre a Griezmann, che ringrazia per il buco di Pavard: l’attaccante si gira e fulmina Sommer, 1-1 al 35′. Pavard si riscatta al 43′, stavolta il difensore è perfetto e Griezmann viene murato.

Il secondo tempo si apre con una nuova chance per Griezmann. Llorente scappa a Dimarco e crossa, il bomber ha a disposizione un rigore in movimento: sprecato al 52′. L’Inter fatica a arginare Llorente, che al 60′ offre un altro pallone eccellente a Morata. L’ex attaccante della Juve sparacchia malamente e manca la porta. La formazione di Inzaghi soffre e cerca manovre di alleggerimento con gli strappi di Barella e Thuram: i nerazzurri escono dal bunker, ma davanti non arrivano a pungere.

I colchoneros provano l’assalto finale nell’ultimo quarto d’ora e si sbilanciano. Al 76′ l’Inter ha a disposizione il colpo del k.o. con Thuram. Il francese viene innescato e si presenta da solo davanti a Oblak: palla alta, Atletico graziato. Simeone getta nella mischia anche Depay alla ricerca del gol che varrebbe i supplementari. L’olandese lascia subito il segno. Al’85’ colpisce un palo clamoroso, con Sommer immobile davanti al destro dell’attaccante. Depay ci riprova all’87’ su imbucata di Koke: il destro stavolta è perfetto, 2-1. Verdetto rinviato ai supplementari.

L’Atletico, con un assetto estremamente offensivo, concede spazi ai nerazzurri. Al 94′ ancora una palla d’oro per Thuram. Bisseck scodella un cross perfetto all’altezza del secondo palo, il francese può colpire di testa: altro errore. Al 98′ il match point capita sulla testa di Lautaro: nemmeno l’argentino, però, riesce a indirizzare il pallone nello specchio della porta da posizione invitante. Gli spagnoli pagano qualcosa a livello fisico e faticano a ritrovare compattezza e distanze dopo la raffica di sostituzioni. Il primo overtime va in archivio con qualche rimpianto per gli uomini di Inzaghi.

L’Inter tiene il pallino del gioco, l’Atletico – che perde Griezmann – bada soprattutto a contenere, raccolto nella propria trequarti. Calhanoglu prova a pescare il jolly su punizione dal limite dell’area, il pallone sfila oltre la traversa. Non ci sono occasioni da gol, si va ai rigori.

La sequenza dei rigori: Calhanoglu (I) gol; Depay (A) gol; Sanchez (I) parato; Saul (A) parato; Klassen (I) parato; Riquelme (A) gol; Acerbi (I) gol; Correa (A) gol; Lautaro (I) fuori.

Nel suo intervento ai microfoni di Amazon Prime VideoSimone Inzaghi commenta così l’eliminazione dell’Inter negli ottavi di Champions League: “C’è delusione per tutta la famiglia Inter, per la nostra società e i nostri tifosi. Ai ragazzi ho detto che devono essere orgogliosi di quello che hanno fatto in questo percorso-Champions, abbiamo fatto otto partite e non abbiamo mai perso. In questa partita dovevamo fare meglio, nel secondo tempo della partita dovevamo fare meglio. Nei supplementari abbiamo controllato la partita, ma in queste partite non si può mollare un centimetro e lo paghiamo”.

Questo risultato è figlio della gara d’andata?

“All’andata si è fatta quella partita e non ho rimpianti. Dovevamo essere più bravi a tenere il vantaggio segnato da Dimarco, la partita sembrava in mani nostre e invece li abbiamo rimessi in gioco con un errore. C’è grande rammarico”.

Nello sport si perde e si deve ripartire. Credi che la squadra sia capace di ripartire subito col Napoli?

“Quello sicuramente, è normale che la squadra non è abituata a perdere, ma deve accettare la sconfitta anche se avevamo la gara in mano dopo l’andata e il gol di vantaggio. Resto super-orgoglioso di allenare questa squadra che mi dà tante soddisfazioni. Siamo usciti dalla Champions ai rigori e dalla Coppa Italia ai supplementari, ora dobbiamo dare tutto in queste dieci partite per centrare un risultato importante”.

Non ci sarà contraccolpo dopo quest’eliminazione?

“Assolutamente. Sappiamo che i particolari fanno la differenza e stasera abbiamo avuto tre occasioni nei supplementari che dovevamo sfruttare”.