Inter-Juve, pari pirotecnico

A San Siro, è andata in scena una partita che verrà ricordata a lungo tra Inter e Juventus, il celebre “Derby d’Italia”. Questa sfida, valida per la nona giornata di Serie A, non ha deluso le aspettative regalando emozioni e spettacolo agli spettatori. L’incontro si è concluso con un pirotecnico 4-4, un risultato che testimonia il grande impegno e la determinazione messa in campo da entrambe le formazioni.

I nerazzurri, purtroppo, hanno sprecato l’opportunità di chiudere la partita a loro favore, quando in vantaggio di due gol. Sembrava che il match fosse ormai nelle loro mani quando si trovavano sul 4-2, tuttavia, l’ingresso in campo di Yildiz ha sconvolto gli equilibri della gara. Il numero 10 turco, infatti, ha segnato una doppietta che ha ristabilito la parità nel punteggio finale. Questo pareggio non aiuta né l’Inter né la Juventus a recuperare terreno nei confronti del Napoli, che si trova in fuga solitaria in cima alla classifica con 22 punti.

Di fatto, dopo questo match, l’Inter si assesta al secondo posto con 18 punti, seguita dai bianconeri a 17, in terza posizione. Analizzando le scelte tattiche delle due squadre, l’allenatore dell’Inter, Simone Inzaghi, ha optato per schierare un centrocampo composto da Zielinski, Barella e Mkhitaryan, a causa dell’assenza di Calhanoglu. In difesa, ha deciso di puntare su De Vrij al centro del reparto arretrato, mentre in attacco ha ritrovato la coppia Thuram-Lautaro. Dall’altra parte, Thiago Motta ha scelto di utilizzare Conceicao e Weah come esterni, affidando a Fagioli il compito di muoversi dietro alla prima punta, Vlahovic.

La partita, inizialmente caratterizzata da un atteggiamento prudente da parte di entrambe le squadre, ha visto il primo sussulto al 15° minuto quando Thuram, anticipando Danilo in area di rigore, è stato toccato fallosamente. Per l’arbitro Guida non ci sono stati dubbi: calcio di rigore. Sul dischetto si è presentato Zielinski che ha calciato in modo potente e centrale, superando il portiere Di Gregorio e portando l’Inter in vantaggio 1-0. La reazione della Juventus non si è fatta attendere: dopo soli cinque minuti, un passaggio illuminante di Cabal ha permesso a McKennie di servire Vlahovic che, a pochi passi dalla porta, non ha sbagliato, siglando l’1-1. In questo momento di grande intensità, la squadra di Thiago Motta ha saputo sfruttare al meglio l’inerzia favorevole, e al minuto 26 ha ribaltato il risultato: Conceicao ha fatto una grande giocata penetrando in area e servendo Weah, che ha realizzato il gol dell’1-2. Conceicao si è reso nuovamente pericoloso al 32′, dribblando Dimarco e calciando a rete, ma il portiere Sommer è riuscito a deviare in corner. Colpito nell’orgoglio, Inzaghi ha spronato i suoi a reagire.

Nel racconto di una partita caratterizzata da emozioni e continui rovesciamenti di situazione, Inzaghi motiva la sua squadra a proiettarsi in avanti. Al 35º minuto, il pareggio giunge grazie a una straordinaria azione personale di Mkhitaryan. Dal limite dell’area, il giocatore armeno effettua un dribbling che disorienta la difesa avversaria e, con un preciso tiro di sinistro, inganna il portiere Di Gregorio sul proprio palo, siglando il gol del 2-2. Non passano che due minuti, e al 37º gli uomini di Inzaghi completano la loro rimonta. Dumfries, in un’azione offensiva, viene fermato fallosamente in area da Kalulu, inducendo l’arbitro Guida a concedere un calcio di rigore. Zieliński, sicuro dal dischetto, prende di nuovo la responsabilità.

Con un tiro diagonale ben calibrato, il polacco realizza il suo secondo gol personale della partita, portando il punteggio sul 3-2 a favore dei nerazzurri. Pochi minuti prima dell’intervallo, al 42º minuto, l’Inter si avvicina a segnare un quarto gol. Thuram crea scompiglio nella difesa avversaria con una corsa travolgente, superando tre difensori avversari. Egli effettua poi un preciso cross per Lautaro, il cui tiro viene deviato da Danilo.

La sfera esce di poco a lato del palo, alimentando il rammarico dei tifosi nerazzurri. Sul finire del primo tempo, al 47º minuto, è la Juventus a farsi pericolosa. Weah, in uno slancio d’orgoglio, tenta un tiro a giro che sfiora il palo, forzando un attimo di suspence. Con l’inizio della ripresa, l’Inter non riduce la pressione e al 50º minuto Dimarco tenta la conclusione in porta. Di Gregorio si oppone efficacemente, ma Dumfries, da pochi passi, manca clamorosamente il tap-in che avrebbe potuto chiudere virtualmente il match. Tuttavia, il tanto auspicato quarto gol dei nerazzurri giunge poco dopo. Al 53º minuto, Dumfries si fa perdonare l’errore precedente. Su un calcio d’angolo battuto dall’Inter, la difesa juventina respinge debolmente.

L’olandese ne approfitta, controlla la palla e realizza un gol, fissando il risultato sul 4-2. La Juventus accusa il colpo e sembra in difficoltà. Nonostante ciò, tenta di reagire. Al 64º minuto, Dimarco cerca ancora la rete ma Di Gregorio si supera e devia in angolo con un tuffo. Al 66º, il portiere juventino compie un’altra prodezza, respingendo un tiro al volo di Barella deviato da Vlahovic. Un minuto più tardi, un’opportunità viene sprecata da de Vrij, il cui tiro termina alto sopra la traversa. Al 69º minuto, l’Inter sfiora nuovamente il gol con un colpo di testa di Lautaro, che lambisce il palo. Ma la Juventus non è ancora doma. Al 71º minuto, un contropiede consente alla squadra bianconera di ridurre le distanze. Il numero 10 si porta la palla sul sinistro e calcia ad incrociare, battendo Sommer per il 4-3. L’Inter continua a sprecare, le squadre si allungano ma la Juve ha un Yildiz ispirato. Il turco calia alto all’80’ ma all’82’ trova la doppietta personale e il 4-4. Sul cross di Conceicao, il numero 10 stoppa sul secondo palo e calcia ad incrociare e Sommer non riesce ad opporsi. L’Inter quasi incredula prova a tornare in avanti ma la Juve sembra ora più tonica. Nel recupero l’Inter prova con Frattesi ma senza fortuna.

Al termine del match il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi ha parlato ai microfoni di Sky Sport.

Eravate 4 a 2, con tante occasioni. Quanto è arrabbiato?
“Tanto, c’è delusione, ma devo ripartire. I 4 gol presi saranno motivo di analisi. La Juventus è un’ottima squadra e puoi prendere 4 tiri, ma non 4 gol. La Juve poi aveva preso un gol su rigore e stasera doveva prenderne 7-8. Abbiamo avuto 3-4 occasioni e da squadra esperta dovevamo fare il quinto gol. Non ci sono state avvisaglie fino al gol di Yildiz, Cambiaso è stato bravo a pulire quel pallone. Sul quarto abbiamo triplicato in area che non si fa mai. Meritavamo di vincere, c’è amarezza”.

Come si spiega i gol subiti?
“E’ un momento così, ma bisogna lavorare di più e meglio, io per primo. Calcolando i tiri e gli XG (expected goal), non possiamo subire 4 tiri e 4 gol perché i numeri sono molto simili all’anno scorso”.

Restiamo sui gol presi in una situazione di pieno controllo.
“Chiaramente abbiamo concesso dei gol che non si possono concedere. L’anno scorso non sarebbe successo? Avremmo fatto qualche gol in più. Poi abbiamo pareggiato, non perso, devo essere lucido e razionale. Sul 4 a 2 anche le occasioni di Lautaro, Dumfries, Dimarco, Thuram uno lo dovevamo fare. E’ giusto che ci sia delusione, ma bisogna anche guardare anche le cose fatte bene”.

L’ultimo quarto d’ora avete perso la vostra forza?
“Per i tifosi neutri penso si siano divertiti, noi è normale che abbiamo rabbia dopo una partita così. Non c’era stata una avvisaglia, avevo rotazioni limitate, ma una squadra come la nostra deve sopperire alle difficoltà”.