Inter, manita all’Udinese, poi la festa scudetto.

Inter Milan’s coach Antonio Conte (L9 and team manager Gabriele Oriali jubilate at the end of the Italian serie A soccer match between FC Inter and Udinese at Giuseppe Meazza stadium in Milan, 23 May 2021. ANSA / MATTEO BAZZI

L’Inter ha battuto l’Udinese 5-1 in un incontro della 38/a e ultima giornata del campionato di serie A, giocato al Meazza. Nel primo tempo sono andati in gol Young all’8′ ed Eriken al 44′, nella ripresa Lautaro al 10′, Perisic al 19′ e Lukaku al 26′, con la rete della bandiera friulana realizzata da Pereyra al 34′. Dopo il fischio finale, è cominciata la festa scudetto dei nerazzurri.

E’ stata una festa iniziata alla mattina e proseguita anche dopo la partita: l’Inter ha celebrato con i suoi tifosi lo scudetto fuori e dentro lo stadio di San Siro dove ha battuto per 5-1 l’Udinese nell’ultima giornata di campionato.

La festa scudetto della tifoseria interista, iniziata nella mattinata, è proseguita infatti con l’accoglienza trionfale per i giocatori nerazzurri, arrivati in pullman al Meazza: due ali di folla hanno festeggiato tra cori, fumogeni e bandiere, con la polizia schierata lungo la strada per cercare di evitare che i tifosi si avvicinassero troppo al pullman al cui interno Hakimi, Bastoni, Lautaro, Skriniar e Padelli, tra gli altri, erano in prima fila per festeggiare.

La partita è stata poi vinta con i gol dei giocatori che sono stati decisivi per tutto l’anno, compreso ovviamente Lukaku che si è commosso, dedicando lo scudetto a suo nonno.

La festa scudetto è poi proseguita anche fuori dallo stadio. I giocatori nerazzurri, insieme alla dirigenza e al tecnico Antonio Conte, si sono infatti affacciati da una delle torri di San Siro mostrando la coppa dello scudetto, alzata dal capitano Samir Handanovic, alle diverse migliaia di tifosi che attendevano fuori dallo stadio.

Tra i cori (soprattutto per Lukaku, Lautaro e Conte) e qualche sfottò verso Juventus e Milan, i giocatori sono rimasti affacciati da una delle torri per una decina di minuti, prima di rientrare all’interno dello stadio.

I tifosi hanno poi iniziato lentamente a defluire e a lasciare la zona di San Siro. (ANSA).

“Il futuro di Conte? Due anni fa c’era un progetto importante per l’Italia e l’Europa. Il progetto dovrebbe proseguire, dovrebbe continuare. Questa, però, è una riposta che sarà la società a dare, perché è lei che crea il progetto. Se questo progetto può continuare, da parte nostra c’è l’entusiasmo di andare avanti. Ma quando hai a che fare con un allenatore top, i progetti devono essere di alto livello e devono restare in alto”.

Lo ha detto il viceallenatore dell’Inter Cristian Stellini, intervistato da Dazn. “Se il progetto cambierà, deve essere la società a dirlo e dichiararlo.  E deve spiegarlo all’allenatore e queste sono scelte della società. Non so quando ci sarà l’incontro, non so quali saranno le discussioni. Quindi è la società che deciderà il destino dell’allenatore – ha proseguito -. Noi siamo super ottimisti, abbiamo creato una squadra che primeggia in Italia e ha l’ambizione per crescere ed emergere anche in Europa. Abbiamo questa possibilità e non vogliamo farcela scappare”, ha concluso. (ANSA).

“A chi dedico lo scudetto? Onestamente a me stesso. So che non è stato un percorso semplice in questi due anni, ho dovuto tirare fuori tutto da dentro di me. In certi momenti vengono dei dubbi, anche su te stesso, ma ho superato tutto e tutti ed alla fine è la dimostrazione che siamo stati tutti bravi. Anche il sottoscritto”.

È questo il pensiero dell’allenatore dell’Inter Antonio Conte, intervistato da Inter Tv sul canale Twitch dopo l’ultima partita di campionato, vinta 5-1 contro l’Udinese.

Guardando alla propria carriera, Conte ha spiegato di collocare questo successo “tra le imprese fatte. Non era semplice – ha spiegato -, venendo all’Inter mi sono messo in grande discussione perché arrivavo in una squadra che non vinceva da tanto. Abbiamo lavorato e dopo un anno di lavoro abbiamo fatto qualcosa di incredibile. Non è stato semplice e non è semplice, l’Inter è una squadra che quando ci lavori capisci tante cose. Vincere lo scudetto qui mi dà grande soddisfazione e mi fa capire che la serietà, il lavoro e il sacrificio sono l’unica arma che io e i calciatori possiamo avere. Siamo stati bravi tutti: io, i calciatori e il club”.

“Penso che la partita di oggi sia stato il giusto finale di un’annata straordinaria – ha aggiunto Conte -. Abbiamo fatto un bella partita, ho chiesto ai ragazzi di non risparmiarci. Nonostante il finale di campionato e il fatto di essere già appagati, è la dimostrazione che i ragazzi hanno preso la mentalità giusta. Sono 91 punti, abbiamo la miglior difesa e il secondo miglior attacco. Abbiamo fatto qualcosa di importante”. (ANSA)