Inter sconfitta in casa dalla Fiorentina.

La Fiorentina batte l’Inter 1-0 nell’anticipo della 28/a giornata di Serie A, disputato allo stadio ‘Meazza’ di Milano. A decidere la partita il gol di Bonaventura al 53′.

In classifica i nerazzurri, al 3° ko di fila, il 4° nelle ultime 5 giornate, sono terzi con 50 punti, mentre i viola, al 5° successo consecutivo, salgono all’ottavo posto a quota 40.

Terza sconfitta consecutiva in campionato, la decima in questa Serie A, per la squadra di Simone Inzaghi, che inizia nel peggiore dei modi il tour de force di aprile. Errori, soprattutto quelli sotto porta di un Romelu Lukaku lontanissimo dalla sua miglior versione, ma anche il palo colpito da Barella e la gran parata di Terracciano su Bellanova condannano i nerazzurri, che adesso vedono seriamente la qualificazione alla prossima Champions League a rischio. Più vicina all’Europa la squadra di Vincenzo Italiano, al quinto successo consecutivo in campionato: gol a parte, i gigliati portano a casa un risultato preziosissimo, con il merito di una squadra che se l’è giocata alla pari con l’avversario. La differenza, al netto dell’inevitabile forcing finale dei padroni di casa, l’ha fatta la freddezza sotto porta. Italiano sorride e lascia anche un bel bigliettino da visita dalle parti del Meazza, dove la panchina nerazzurra diventa più bollente che mai. Impossibile cambiare con tante gare cruciali da giocare nei prossimi giorni, ma Inzaghi è sulla graticola. Quest’oggi, non soltanto per colpe sue.

Inzaghi sceglie una coppia d’attacco inedita, almeno dal primo minuto. Tornano Bastoni e Gosens, mentre nei viola restano fuori Amrabat a centrocampo e Milenkovic in difesa.

Il primo tempo è scoppiettante, ma finisce sul risultato di 0-0. Occasioni da una parte e dall’altra, in una frazione giocata davvero a viso aperto: aprono le danze Bonaventura e Gosens, entrambi imprecisi. La prima vera occasione da gol è viola: Onana dice no all’incrocio di Castrovilli, ma soprattutto alla fantozziana ribattuta di coscia di Bastoni. Meriterebbe miglior fortuna il coast to coast di Mkhitaryan, se l’armeno non preferisse la ricerca della gloria personale all’assist per Lukaku. A posteriori, non un’idea così peregrina. Il belga ha fame di gol, forse troppa: clamoroso quello divorato quando, a tu per tu con Terracciano, incespica sul pallone in un goffo tentativo di dribbling anziché spedirlo oltre la linea di porta. Per non essere da meno, Ikoné sul finire di tempo non capitalizza il break di Saponara, mancando l’impatto con la sfera, anche in questo caso soltanto da mandare a gonfiare la rete senza pensarci più di tanto.

Un cambio a inizio ripresa, negli ospiti: fuori Martinez Quarta dentro Milenkovic. La sagra del gol mangiato continua imperterrita, specie sul pianeta Lukaku: Bastoni lo imbocca a porta sguarnita, il belga non ci mette il piedone. Ne approfitta la Fiorentina: i viola passano su calcio d’angolo. Cabral sul primo palo salta in testa a Gosens, Onana ribatte ma Bonaventura è il più veloce di tutti. Il tempo di un palo colpito da Barella e Inzaghi corre ai ripari: dentro Lautaro, applaudito in mezzo ai fischi per il sostituito Correa. Altra rete divorata dell’Inter: Terracciano ipnotizza Dumfries, mentre proprio il Toro chiede un rigore improbabile da pretendere. Mani nei capelli a un quarto d’ora dalla fine per Bellanova: puro istinto di un ottimo Terracciano nel dire no al numero 12 su traversone di Dumfries dalla destra.

Simone Inzaghi, tecnico dell’Inter, ha parlato ai microfoni di DAZN al termine della gara contro la Fiorentina: “C’è grandissima delusione per le due sconfitte consecutive in casa davanti a un pubblico meraviglioso. Dobbiamo lavorare di più, abbiamo perso contro una squadra di assoluto valore. Abbiamo fatto il massimo, è un momento così: dobbiamo essere più cattivi, ci sono state tante palle gol che dovevamo sfruttare. Sul piano della prestazione non posso dire nulla. La classifica non è quella che speravamo, questo ci deve portare a lavorare di più”.

Sui cambi
“Penso che più andava avanti la partita e più la squadra perdeva lucidità, abbiamo cambiato modulo inserendo giocatori con lo spirito giusto. Non so se giocando ancora il risultato sarebbe cambiato però la squadra ha messo tutto in campo”.

Problemi a segnare
“L’anno scorso siamo stati il miglior attacco, quest’anno siamo ancora il secondo però è un dato di fatto che nel 2023 segniamo meno. Capitano questi momenti agli attaccanti, adesso dobbiamo cercare di recuperare più giocatori possibili. C’è bisogno di tutti, vogliamo risultati diversi ma ero molto più arrabbiato dopo la sconfitta contro la Juventus”.

Lukaku
“Se avesse fatto due gol la prestazione sarebbe stata giudicata in modo diverso, oggi si è mosso tanto: ha avuto tante occasioni. Non mi soffermerei solo su di lui, devo essere lucido. La decima sconfitta in campionato fa male, bisogna lavorare.

L’umore nello spogliatoio
“Non dei migliori, ma fa parte del calcio. I giocatori sono lucidi nell’analizzare le partite, la partita di oggi è stata totalmente diversa rispetto a quella con la Juventus. Con la società ci confronteremo come facciamo sempre perché questi risultati non ci soddisfano. In questo momento ciò che stiamo facendo non basta. Tra 72 ore siamo di nuovo in campo per una gara importantissima alla quale teniamo tanto”.