Inter, tris anche alla Roma

L’Inter batte la Roma per 3-1 nel match valido per la 34esima giornata della Serie A e sale al primo posto in classifica, scavalcando il Milan che deve far visita alla Roma. I nerazzurri comandano con 72 punti e una lunghezza di vantaggio sui cugini. La Roma, ferma a 58 punti, rischia di perdere definitivamente il treno per inseguire il quarto posto.

L’avvio della gara è bloccato: le squadre di Inzaghi e Mourinho – ex omaggiato oggi dal pubblico di San Siro – si studiano, senza concedere nulla agli avversari. Serve una fiammata di Calhanoglu al 18′ per accendere il match.
Il turco calcia da 25 metri, Rui Patricio respinge. L’Inter si mette in moto e sfonda al 30′ con una ripartenza perfetta. Quattro tocchi in verticale, imbucata per Dumfries che scatta sul filo del fuorigioco e davanti a Rui Patricio non sbaglia: 1-0. La Roma non riesce a reagire, i padroni di casa continuano a spingere e prima del riposo raddoppiano. Perisic scappa a sinistra e innesca Brozovic, il centrocampista rientra e spedisce il pallone all’incrocio: 2-0 al 40′.
La Roma, in avvio di secondo tempo, prova a riaprire il match. I giallorossi si presentano un paio di volte nell’area nerazzurra, senza però impegnare Handanovic. L’Inter controlla e alla prima chance colpisce. Corner da destra, nessuno marca Lautaro che di testa può colpire in beata solitudine: 3-0 al 52′ e game over. I nerazzurri alzano il piede dall’acceleratore e si limitano a gestire. La Roma all’85’ trova il gol della bandiera. Assist di Shomurodov, destro di Mkhitaryan dal dischetto: 3-1.
L’analisi di Simone Inzaghi, tecnico dell’Inter, ai microfoni di DAZN dopo la vittoria contro la Roma. “Mi soddisfa la concentrazione, temevo molto questa partita e veniva tre giorni dopo il derby dove avevamo speso tanto. Bisognava mettere in campo una prestazione di valore e i ragazzi sono stati bravissimi. Lautaro aveva bisogno dei gol, non è mai stato un problema anche quando non ne ha fatti. Si è sempre allenato nel migliore dei modi, adesso sta benissimo e lo sfruttiamo. Loro ci venivamo a prendere alti, è una squadra che non perdeva da dodici partite e sono stati bravissimi i ragazzi facendo una grandissima partita. E’ un punto di partenza, dobbiamo inseguire. Ora c’è finalmente questo recupero con il Bologna da preparare nel migliore dei modi”.

Portarla a casa vale un pezzo di Scudetto?
“Io penso che ci trovo una vittoria importantissima. E’ un momento intenso, dovremmo essere bravi a gestire forze ed energie mentali con diverse partite ravvicinate, vogliamo giocarcele a petto in fuori”.

Che lavoro ha fatto su Perisic e Dumfries?
“Stanno facendo un lavoro importante, sapevamo che la Roma era aggressiva e ci sarebbe stato spazio per gli esterni facendolo molto bene. Dumfries era fresco e riposato, dobbiamo andare avanti con questa alternanza con Gosens e Darmian”.

Dopo la vittoria di Torino l’Inter non ha sbagliato più un minuto.
“Ci serviva una vittoria in quel momento importante contro la Juventus, eravamo in un momento dove non venivamo i risultati perché se vai a vedere i dati creavamo come sempre. Avevamo bisogno di una vittoria del genere, adesso ne abbiamo fatte altre quattro ma purtroppo non bastano. Abbiamo fatto una grande gara contro un avversario in salute”.

Cosa le ha detto Mourinho alla fine?
“Ci siamo fatti i complimenti, è stato un piacere parlare di calcio con una persona speciale come lui”.

Cosa ha detto ai suoi ex giocatori della Lazio?
“Non li ho sentiti, la Lazio si tifa a prescindere”.