Un’altra sconfitta per l’Inter dopo la sosta che aveva lasciato i nerazzurri sconfitti ad Udine.
La Roma vince 2-1 in rimonta sul campo dell’Inter nel match valido per l’ottava giornata della Serie A 2022-2023. Il successo consente ai giallorossi di salire a 16 punti. I nerazzurri, in crisi di risultati, incassano il quarto k.o. nel torneo e sono fermi a quota 12. La squadra di Inzaghi passa in vantaggio con Dimarco (30′), i giallorossi di Mourinho ribaltano il risultato con Dybala (39′) e Smalling (75′).
L’Inter va al tappeto nella gara cominciata con atteggiamento aggressivo. I padroni di casa sbloccano il risultato all’11’ con Dzeko, a segno di destro. Il gol dell’ex, però, viene annullato per fuorigioco dopo l’intervento del Var. La Roma è attenta e concede poco: la formazione di Mourinho rischia al 22′ quando Calhanoglu, da fuori, cerca il jolly. Mira sbagliata per questione di centimetri. Il possesso palla nerazzurro non produce risultati fino alla mezz’ora, quando l’Inter abbina velocità a precisione. L’imbucata di Barella è perfetta, Dimarco si inserisce e con un destro preciso buca Rui Patricio: 1-0.
La Roma incassa il colpo e riparte. Al 38′ Handanovic disinnesca il tentativo di Dybala, ma nel duello successivo deve arrendersi. La Roma recupera palla a centrocampo e riparte, Spinazzola serve l’argentino che spara al volo di sinistro: 1-1 al 39′.
L’Inter cerca di riprendere in mano la sfida in avvio di ripresa. Lautaro al 54′ si fa vivo, ma la mira è rivedibile. Al 64′ riecco Calhanoglu: punizione perfetta, la traversa salva gli ospiti. Poco dopo, al 68′, Asllani sfiora il bersaglio grosso: palo pizzicato. L’Inter non segna, la Roma sì. Al 75′, punizione dalla trequarti e Smalling può colpire di testa: 1-2. L’Inter ha un quarto d’ora per raddrizzare la situazione ma, a parte una conclusione sballata di Bellanova da ottima posizione, non produce granché. La Roma spreca un paio di chance per il tris ma non paga dazio: finisce 1-2.
Dopo la sconfitta contro la Roma, il tecnico dell’Inter Simone Inzaghi ha parlato ai microfoni di DAZN: “Martedì ci sarà questa partita in Champions contro una squadra fortissima ma è normale che ci sia delusione per una sconfitta immeritata. Questo è il calcio. E’ stata la nostra miglior partita stagionale e usciamo con una sconfitta: brucia, fa male”.
Terza rimonta subita nelle ultime quattro giornate.
“Dobbiamo fare di più in questo momento. Lavorare di più sul particolare. Perdiamo una partita dove il nostro portiere non ha fatto una parata. Abbiamo preso pali e traverse. Ci sono partite segnate ma non basta quello che stiamo facendo”.
Starete insieme ad Appiano per preparare la gara col Barcellona.
“Quello lo facciamo sempre. Io stasera ho avuto una bellissima risposta dalla squadra per quanto riguarda il gioco creato. Spiace davanti ai nostri tifosi che ci hanno incitato dall’inizio fino alla fine e ora siamo a leccarci le ferite”.
Se non avessi subito l’1-2 Asllani sarebbe uscito?
“In quel momento sarebbe uscito ugualmente. Abbiamo dei problemi in mezzo con l’infortunio di Brozovic. Ho Gagliardini che è voluto venire in panchina ma non riusciva a giocare
Giocherà Onana martedì?
“Non lo so. Questo ci penseremo. Ora analizzerò la partita. A caldo, delle prime otto, è quella fatta bene. Dobbiamo, lavorare sui particolari perché stiamo parlando di una sconfitta”.
Problemi nell’uno contro uno?
“La squadra ha fatto bene al di là dei duelli uno contro uno. I giocatori importanti ce li abbiamo, poi ho inserito anche Correa e ci siamo messi a specchio con la Roma. Delle gare con la Roma a San Siro paradossalmente è quella dove abbiamo sofferto meno, ma abbiamo perso. Questo è il calcio e dobbiamo fare di più”.
Le partite dure l’Inter le ha sempre perse. Si sente un allenatore a rischio?
“Il problema in una piazza difficile, con dei tifosi straordinari. A rischio lo siamo sempre ogni settimana. Ho avuto una grandissima risposta dalla squadra perché in campo ha fatto quello che doveva fare. Dobbiamo lavorare di più sugli episodi”.
Come lo vede il gruppo?
“E’ normale che le sconfitte non portano mai serenità però in pochi giorni abbiamo analizzato la partita di Udine, non all’altezza nostra. Stasera ho rivisto la mia Inter, ho rivisto cose che l’anno scorso ci hanno permesso di vincere due trofei. Ora dobbiamo uscire da questa brutta situazione col lavoro”.
L’abitudine a gestire le partite si può allenare?
“La tranquillità te la dà le vittorie e i risultati. Ora alla minima disattenzione paghiamo. Non va bene quello che stiamo facendo. Dobbiamo fare tutti di più, io mi primis che sono l’allenatore”