La Cremonese si arrende alla Fiorentina.

Fiorentina's Rolando Mandragora scores the goal 0-1 during the Italian Serie A soccer match US Cremonese vs ACF Fiorentina at Giovanni Zini stadium in Cremona, Italy, 12 March 2023. ANSA/FILIPPO VENEZIA

Missione compiuta per la Fiorentina che esce vincente dallo Zini di Cremona per l’antipasto di quella che sarà la semifinale di Coppa Italia tra qualche settimana.

Due a zero il risultato per la Viola che doma una Cremonese mai veramente pericolosa. Soprattutto una gara senza mai alzare troppo i ritmi, fondamentale per gli uomini di Italiano reduci dalle fatica di Conference League.

Il match lo decidono con un gol per tempo Mandragora (autore di una grande prestazione) e Cabral (su assist sempre di Mandragora).

Il resto è stato controllo del gioco per i toscani, bravi a tenere sempre lontano la Cremonese dalla propria area. Unica sbavatura a 10′ dalla fine con l’inserimento di Okereke su cui però ha messo una pezza l’ex Sirigu in campo al posto dell’acciaccato Terracciano.

Davide Ballardini, tecnico della Cremonese, analizza ai microfoni di DAZN la sconfitta per 2-0 nella gara contro la Fiorentina: “La sfortuna non c’entra, c’è stato impegno nella nostra prestazione ma serve altro. Bisogna avere più personalità e furore. Nel primo tempo siamo stati ordinati, la Fiorentina non ha avuto occasioni pericolose però bisogna fare molto di più perché così non ci divertiamo e non va bene”.

Cosa ha detto alla squadra?
“Dopo la partita non sono abituato a dire nulla, nei prossimi giorni analizzeremo insieme la partita”.

Perché la squadra deve subire gol per accendersi?
“Questo è un aspetto che va allenato nella testa e nelle gambe. Il nostro cruccio è questo, dobbiamo partire subito con dinamicità muovendo la palla e aggredendo gli avversari dall’inizio della partita invece è qualcosa che si vede solo a tratti. Non esiste perché la nostra è una squadra che non ha paura di correre”.

La decisione di inserire un centrocampista in più?
“Quando abbiamo giocato 3-5-2 contro squadre che fanno il 4-3-3 abbiamo avuto sempre un due contro due centrale e lì devi essere bravo a sfruttarlo, il cambio di gioco sul nostro quinto poteva metterli in difficoltà. Questa era la partita che avevamo preparato ma anche se l’impegno non è mancato bisogna avere un altro atteggiamento e una intensità diversa”.