Con una tripletta di Ademola Lookman l’Atalanta supera il favoritissimo Bayer Leverkusen, imbattuto da 51 partite e che aveva appena vinto la Bundesliga senza sconfitte e conquista quella che una volta veniva chiamata Coppa UEFA.
Partita dominata dalla squadra di Gasperini che è stata sempre in controllo.
Il vantaggio atalantino arriva dopo appena 12 minuti, palla recuperata da Koopmeiners sulla fascia destra, spunto di Zappacosta ed inserimento di Lookman sul secondo palo che brucia la difesa tedesca.
Al minuto 26 il raddoppio con uno spunto personale dell’attaccante nigeriano che con un tiro a giro che si insacca alla sinistra del portiere.
La terza rete (è record, mai nessuno aveva segnato una tripletta in finale di Europa League) arriva a conclusione di un contropiede iniziato da Scamacca.
La Dea impone la prima sconfitta stagionale al Leverkusen, campione di Germania, alza la coppa e si guadagna la qualificazione alla prossima Champions League, dove potrebbe approdare anche la Roma. Se i nerazzurri chiudessero il campionato al quinto posto, ai giallorossi basterebbe la sesta posizione per centrare la qualificazione.
Ora inizia la festa a Bergamo.
Le parole di Gian Piero Gasperini, tecnico dell’Atalanta, ai microfoni di Rai1 dopo la vittoria dell’Europa League. “Mai come in questi giorni abbiamo sentito l’affetto della gente e della nostra tifoseria. Bisogna dare merito ai ragazzi, sono stati meravigliosi e straordinari. C’era rimasto indigesta la finale di Roma, quella non siamo riusciti a giocarla come volevamo”.
E’ stata uno stimolo la finale di Coppa Italia?
“Ci ha dato fastidio indubbiamente, con la Juventus puoi perdere ma non abbiamo giocato al meglio delle nostre possibilità”.
Una vita fa questa visione l’aveva solo lei.
“Devo ringraziare tutti quelli che mi hanno dato questa possibilità, dall’avventura con il Genoa fino a qui. Mai una parola, sempre grandissima fiducia e siamo cresciuti nel tempo e sono cambiato anche io. Sono felice per questi ragazzi perché abbiamo cambiato l’Atalanta in questi anni ma l’entuasiamo della gente ci ha trascinato”.
Adesso rimarrà a Bergamo?
“Io sono un po’ pesante, me ne rendo anche conto. Abbiamo sempre l’ambizione di fare qualcosa in più, è sempre un qualcosa di tecnico che si vuole fare e vogliamo sempre fare qualcosa in più. Rimanere? Devono parlare con il presidente. Se uno deve scegliere il momento di uscire è questo ma penso di no”.
Ha riportato a vincere in Europa una squadra italiana.
“Mi da grande soddisfazione, quello che ha fatto l’Atalanta è un titolo straordinario senza aver tantissimi debiti. Vincerlo così ha un valore diverso, non credo che oggi sono più bravo di ieri e credo che il Bologna ha vinto, il Lecce ha vinto e l’Hellas ha vinto. Il concetto di vincere allarga tanta persone, ognuno è vincente nei propri limiti”.
A chi dedica questa vittoria?
“La dedico alla città di Bergamo, al presidente, ai giocatori e a tutti quanti ed un pezzettino anche all’Italia che ci ha sostenuto”.