L’Atalanta supera in rimonta il Sassuolo.

Vittoria in rimonta per l’Atalanta al Gewiss Stadium contro il Sassuolo per il terzo anticipo della decima giornata. I bergamaschi salgono a 24 punti, il Sassuolo rimane a quota 16. Gli emiliani vanno al tappeto nella gara che si decide tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo.

I neroverdi sbloccano il risultato al 41’ con una splendida ripartenza. Cross da destra per l’inserimento di Kyriakopoulos che accompagna sulla fascia sinistra e scarica un potentissimo sinistro al volo: 0-1.

L’Atalanta ribalta tutto a cavallo dei due tempi. Al 45’, Consigli tocca ma non allontana un cross rasoterra. Soppy, nel cuore dell’area emiliana, invece di concludere serve Pasalic: tocco elementare da pochi metri, 1-1. I padroni di casa mettono la freccia in avvio di ripresa. Soppy, sempre lui, intercetta e imbuca per Lookman che si presenta davanti a Consigli: sinistro all’incrocio dei pali, 2-1. Il Sassuolo prova a ripartire dopo aver incassato l’uno-due. Al 64’ Berardi cerca il jolly da 20 metri. Sinistro perfetto, incrocio dei pali. L’Atalanta si salva, vince ed è prima.

Il tecnico dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, ha parlato a SKY dopo la vittoria contro il Sassuolo per 2-1. “Scudetto? Sono belle domande. Per non perdere amicizie non rispondo”.

Siete andati sotto nel punteggio: essere in testa cosa significa?
“È una bella soddisfazione per tutta quanta la squadra. Dieci partite non sono poche, avere fatto 24 punti è un grande merito per loro. Siamo partiti al meglio, sempre molto quadrati e lucidi. Stiamo crescendo nel gioco, ma anche nella condizione. Sappiamo benissimo di essere lì e cercare di farlo il più a lungo possibile”.

Viste le premesse, siete ben oltre le più rosee aspettative?
“Indubbiamente sì, ora stiamo crescendo anche con i ragazzi, c’erano giovanissimi in campo. Siamo soddisfatti del percorso, quando fai risultato e punti in classifica”.

Dopo Palladino ci sono Bocchetti, Thiago Motta, Juric…
“È una bellissima soddisfazione, sono molto contento per loro, spero che possano avere un’ottima carriera, che possano arrivare a vertici maggiori rispetto ai miei. Quegli anni sono stati molto belli. Il prossimo? Spero che venga fuori dall’Atalanta. Quel Genoa era straordinario, era una squadra che giocava un calcio diverso, dove loro ci credevano fortemente. Siamo arrivati quinti a pari merito con la Fiorentina”.

Come De Roon?
“Sicuramente, ma anche tanti altri. Quelli che sanno giocare possono diventare allenatori forti, perché conoscono le scelte, il calcio, non hanno solo le potenzialità fisiche, tecniche e atletiche per giocare”.

Qual è la differenza fra l’Atalanta di quest’anno e quella dello scorso?
“L’anno scorso nel girone di ritorno abbiamo, al di là degli episodi, abbiamo perso alcune partite in casa… come oggi. Attaccavamo molto ma non eravamo prolifici, sicuri e tecnici come in passato dove per anni abbiamo fatto record di gol. Quest’anno siamo partiti perché non sapevamo che campionato fare, se vincere o fare i 40 punti che chiede il Presidente. Abbiamo deciso di partire più bassi, con ripartenza e palle lunghe. La mia strada è quella di ritornare, in questo momento alterniamo un po’, mi è piaciuto molto il primo tempo. Se fai così devi concretizzare di più, altrimenti rischi”.

Ora sa che campionato dovete fare?
“È troppo presto e non abbiamo dei sogni particolari. Incontrando un po’ tutte le squadre capiamo se possiamo competere. Abbiamo incontrato il Milan, la Roma, l’Udinese e ora avremo Lazio, Napoli e Inter. Queste sono le partite che ti danno la sensazione di quanto puoi essere competitivo. Noi faremo bene la nostra parte, quanto in alto… Ci vuole ancora parecchio. Dipende dalla crescita di squadra”.