L’Atalanta sconfigge per 3-1 la Roma nel posticipo della 31/a giornata di Serie A, disputato al Gewiss Stadium di Bergamo.
A decidere il match in favore dei nerazzurri i gol di Pasalic al 39′, Toloi al 74′ e Koopmeiners all’84’; per gli ospiti inutile la rete di Pellegrini all’83’ per il momentaneo 1-2.
In classifica gli orobici salgono a quota 52, mentre i giallorossi sono quarti insieme al Milan con 56 punti.
In avvio di match la sfida risulta decisamente frammentata: tanta, tantissima, intensità ma poca precisione e profondità quasi mai sfruttata dalle due formazioni. I padroni di casa rubano maggiormente l’occhio grazie ad un baricentro più alto rispetto agli ospiti. Al 39′ dopo quasi una intera frazione di nulla assoluto l’Atalanta passa in vantaggio con Marko Pasalic. Il croato batte Rui Patricio con una conclusione al volo su assist dalla destra di Zapata dopo un grande lavoro in fase di recupero di Scalvini. Male Abraham nella gestione del pallone poi decisivo e Ibanez nella marcatura dell’88 orobico.
La ripresa inizia con gli stessi effettivi della prima frazione. A differenza dei primi 45′, però, arriva subito un’occasione per la Roma. Ad averla sulla propria testa è Abraham che spizza di poco a lato un pallone lanciato in profondità da Mancini. Con il passare dei minuti, però, la compagine di Mourinho torna ad abbassare il baricentro e questo atteggiamento presta il fianco alla pressione degli atalantini. Al 64′ Mourinho prova a stravolgere il match effettuando quattro cambi in contemporanea, con l’inserimento di Dybala ed El Shaarawy per ravvivare le chance offensive.
Come si fa a dare motivazioni dopo così tanto tempo?
Sette anni in una squadra sono tanti, stasera guardavo Cristante, Spinazzola, Mancini, Ibanez: effettivamente è passato tanto tempo da quando erano con noi. La nostra è una società che evolve, cambia tanto: ultimamente un po’ meno, però diciamo che ho trovato un ambiente ideale per lavorare. C’è tanto rispetto con la società e questo ci aiuta a lavorare togliendoci soddisfazioni”.
Soddisfatto della crescita di Zapata?
“Duvan lo conosciamo, quest’anno ha attraversato un periodo difficile. Con il miglior Duvan potevamo avere molte più chance anche se Hojlund e Lookman hanno fatto bene. In più abbiamo anche Muriel e con loro possiamo ambire al traguardo che vogliamo raggiungere”.