L’Atalanta è matematicamente in Champions! Stagione da incorniciare per gli uomini di Gasperini e che può diventare leggendaria con l’eventuale conquista dell’Europa League.
In attesa della finalissima di Dublino, la Dea fa in pieno il suo dovere ed espugna il Via del Mare grazie al solito, ispiratissimo Scamacca (gol e assist per lui).
L’Atalanta ha tenuto in mano il pallino del gioco nel primo tempo ma non è riuscita a colpire nei sedici metri finali.
Sull’altro fronte il Lecce si è difeso con ordine, facendosi vedere di tanto in tanto, con buona pericolosità, dalle parti di Musso.
Un cambio forzato per mister Gotti, costretto a fare a meno di Gendrey per infortunio (al suo posto Venuti).
Sui piedi di Pasalic, Scamacca e Piccoli le migliori occasioni per fare gol.
Efficaci i cambi effettuati all’intervallo, con De Ketelaere abile a sbloccare il match.
Il Lecce, già salvo, ha disputato una buona prima frazione di gioco, per poi arrendersi di fronte al superiore tasso tecnico degli avversari.
Da adesso però parte la grande festa, con la squadra che in serata girerà per le strade cittadine sul pullman scoperto per prendersi i meritati applausi da parte dei propri sostenitori.
Il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini, ha parlato così ai microfoni di Sky dopo la conquista della Champions League matematica dopo il successo a Lecce: “Qualificarsi in Champions per l’Atalanta è il traguardo massimo, non è che possiamo pensare a vincere lo Scudetto. Certo, il club ha un futuro radioso quindi chissà. Voglio ringraziare tutti i giocatori, solo felice di questo risultato e va dedicato a tutto l’ambiente di Bergamo, alla società e a tutti quanti”.
Dovete switchare e pensare subito al Bayer: come si fa?
“La tranquillità di questo risultato è un motivo in più, abbiamo fatto un percorso durissimo come numero di partite, 53 in totale, ne abbiamo vinte 30. Le ultime cinque vittorie di fila ci hanno dato una grande spinta, la finale con la Juve abbiamo giocato un po’ affaticati, ci è mancata un po’ di velocità, di adrenalina. Oggi gara particolare, ma da qui a mercoledì abbiamo bisogno della miglior Atalanta in assoluto, dal punto di vista dinamico e tecnico. Abbiamo poco tempo per prepararla e mi dispiace tantissimo l’assenza di de Roon, non solo per l’importanza del giocatore ma per lui stesso, verrà in panchina con me sicuramente. E’ una cosa terribile, ma torneremo Dublino con la coscienza a posto, speriamo di fare una impresa per tutta l’Italia”.
Cosa ti farà decidere se lasciare o meno l’Atalanta?
“Noi giochiamo questo mercoledì, poi vediamo. Per me la differenza è la sfida, di quanto sei credibile nelle scelte e nelle valutazioni, ma soprattutto la sfida. La Champions conquistata è straordinaria, ma per me è sempre più importante la sfida, capiremo tutto dopo la finale”.