Finisce con i 75.000 di San Siro a cantare “Pioli is on fire” e rendere omaggio all’allenatore emiliano.
Milan-Atalanta era soprattutto Pioli-Gasperini, ed il tecnico rossonero è riuscito a contenere le avanzate dei bergamaschi ed a risolvere la partita con due stoccate dei suoi fiorettisti più in palla, Rafael Leao e Theo Hernandez.
Le scelte di Pioli hanno premiato anche questa volta: confermato l’undici del Bentegodi con Krunic falso dieci e Tonali incursore.
Pronti, via e partenza sparata delle due squadre. Ritmi altissimi e ribaltamenti di fronte. Rossoneri e bergamaschi mostrano sin dall’avvio che nessuno in campo ha intenzione di fare calcoli. I padroni di casa cercano di innescare Leao, ma i nerazzurri non concedono spazi: non si vedono occasioni nitide, i portieri rimangono sostanzialmente inoperosi.
Primi venti minuti tutti di marca rossonera, poi è l’Atalanta a prendere le misure ed a rendersi pericolosa con una conclusione di Zapata a cui Maignan risponde con una parata plastica.
Il pressing orobico crea problemi al Diavolo, che si scuote solo al 41′. Theo Hernandez accelera a sinistra e serve Leao: conclusione dal limite dell’area, palla alta. Al 42′ il Milan reclama per un contatto tra Djimsiti e Giroud. L’attaccante rossonero cade nell’area atalantina per un intervento che avviene comunque prima del limite: Orsato non fischia, il Var non può intervenire e il primo tempo va in archivio senza gol.
Il Milan cerca di alzare baricentro e ritmo in avvio di ripresa. L’Atalanta si adegua senza perdere la testa: la formazione di Gasperini riesce ad evitare il pressing senza buttare via il pallone. Quando la Dea si fa sorprendere scoperta, viene punita. Messias, appena entrato, accende Leao. Il portoghese vola via, entra in area e fulmina Musso: 1-0. L’Atalanta protesta per un presunto fallo su Pessina all’inizio dell’azione, per Orsato e per il Var è tutto regolare. Il gol ‘stappa’ la partita, l’Atalanta cerca di rispondere immediatamente con Zapata. L’attaccante, gettato nella mischia, al 62′ spaventa la difesa rossonera: controllo e destro, mira sbagliata.
Al 71′ il colombiano prova a fare centro di testa, pallone largo di un metro. I nerazzurri offrono spazi e al 75′ Theo Hernandez ne approfitta con un capolavoro. L’esterno conquista palla al limite dell’area rossonera, mette la quinta, vola per 70 metri, entra nell’area dell’Atalanta e buca Musso con un diagonale rasoterra: 2-0 con un gol straordinario. L’Atalanta non alza bandiera bianca, Zapata continua a cercare il gol. Maignan se la cava anche sul terzo assalto dell’attaccante, il Milan vince 2-0 e prepara la festa scudetto.
I rossoneri volano a 83 punti, con 5 lunghezze di vantaggio sull’Inter che si appresta a far visita al Cagliari. Se i nerazzurri non vincono, il Milan è campione d’Italia.
Queste le parole a DAZN di Stefano Pioli dopo la vittoria contro l’Atalanta:
Sui tifosi: “Dovevo salutarli, era l’ultima partita. E’ un anno che ci fanno emozionare. Il lavoro però non è ancora finito, ci manca una settimana in cui dobbiamo lavorare duramente ed essere sereni”.
Sulla prestazione: “Sono molto soddisfatto perchè avevamo di fronte una squadra forte. Difensivamente abbiamo concesso poco. Abbiamo provato tante cose per provare a trovare la soluzione giusta in zona offensiva. Questa vittoria è un altro bel premio per i ragazzi”.
Sull’atteggiamento: “Tutte le partite precedenti ci hanno insegnato che sta dentro con la testa abbiamo poi la qualità per vincere la partite. Le ultime vittorie ci hanno dato ancora più fiducia. Abbiamo ancora dei difetti, ma noi cerchiamo sempre di esaltare le nostre qualità”.
Sugli ultimi giorni: “Sto vivendo settimane normali a Milanello perchè vedo i ragazzi sereni e tranquilli e che lavorano nel modo giusto. Vedo i ragazzi concentrati e fiduciosi. I tifosi oggi ci hanno dato una grande carica. Io penso a fare un’altra settimana così. Ai ragazzi ho fatto vedere un’intervista di Kobe Bryant in cui diceva che, nonostante il 2-0 nei playoff di NBA, il lavoro non era ancora finito. E lo stesso vale per noi, abbiamo fatto tanto, ma non ancora tutto. Quindi concentrazione, determinazione e serenità”.
Sul modo di stare in campo del suo Milan: “E’ la cosa che mi rende più orgoglioso. I ragazzi sono stati sempre molto disponibili, abbiamo chiesto loro principi di gioco nuovi, c’era bisogno di tempo. A questi giocatori potrei chiedere qualsiasi cosa. A loro piace preparare così le partite ed esaltare le nostre qualità. Ora ci manca ancora una settimana di lavoro, poi vedremo cosa succerà”.
Gian Piero Gasperini, tecnico dell’Atalanta, ha parlato così a DAZN dopo il 2-0 contro il Milan:
Sulla partita: “Il Milan merita lo scudetto. Noi abbiamo fatto una buona gara, siamo rimasti in partita fino al gol di Theo. L’Atalanta mi è piaciuta, il Milan ha avuto difficioltà a tirare in porta. Ci siamo persi un po’ negli ultimi 16 metri, ma sono soddisfatto della prestazione”.
Sulla prestazione: “Ci siamo mossi bene davanti. Siamo riusciti a ripartire bene. Ci sono state poche occasioni pericolose. Dopo il 2-0 la partita è diventata più difficile”.
Sui cambi: “In queste partite i cambi possono essere decisivi. I ritmi sono stati alti, faceva anche molto caldo. Nel finale la freschezza poteva essere decisiva, entrambe le squadre hanno pensato la stessa cosa”.
Sull’Europa: “Dobbiamo vincere l’ultima partite e poi vedere i risultati di Roma e Fiorentina. Al di là di questo, sono felice del nostro campionato, devo fare i complimenti ai ragazzi. E’ stato uno dei campionati più difficili per noi”.