Svolta storica per la Lega Serie A: secondo quanto appreso, i 20 club, riuniti in assemblea a Milano, hanno dato il loro via libera alla creazione della media company, con conseguente ingresso dei fondi di private equity nella nuova società che verrà creata per la gestione dei diritti tv e commerciali. Le 20 società hanno votato all’unanimità a favore della creazione della media company.
Il presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino, ha risposto già ieri ai dubbi sollevati dall’ad del Monza, Adriano Galliani, sull’eventuale ingresso dei fondi di private equity nel calcio. Secondo quanto apprende l’Ansa, il numero uno della Lega ha inviato una lettera al dirigente brianzolo, rassicurandolo che per quanto riguarda l’operazione dei fondi di private equity costruita negli ultimi mesi è stato considerato e valutato approfonditamente ogni aspetto, compresi quelli da lui sollevati.
Nella lettera inviata ieri al presidente Dal Pino, come riportato da diversi quotidiani, Galliani, che è stato anche presidente di Lega, aveva sottolineato in particolare i propri dubbi riguardo le garanzie e tutele per i club che dovessero venire promossi, che verrebbero discriminati se il denaro proveniente dalle offerte dei fondi venisse distribuito alle società attualmente in Serie A.
La cordata dei fondi di private equity che entreranno nella media company della Lega Serie A sarà scelta “in una prossima assemblea”. Lo ha detto il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, uscendo dall’assemblea di Lega in cui i club hanno il loro via libera alla creazione della media company, con conseguente ingresso dei fondi di private equity nella nuova società che verrà creata per la gestione dei diritti tv e commerciali. In una prossima assemblea sarà quindi decisa quale delle due proposte sul tavolo: la prima cordata è composta da Cvc, Advent e Fsi, mentre la seconda proposta è formata da Bain Capital con Nb Renaissance Partners. Entrambe prevedono l’ingresso con il 10% del capitale della media company.
“Il sistema senza tifosi rischia di collassare, togliere la possibilità di avere fatturato dalla biglietteria per le nostre squadre è un elemento dirompente”. Lo ha detto il presidente della Lega Serie A Paolo Dal Pino, in conferenza stampa al termine dell’odierna assemblea dei club.
“Dobbiamo essere prudenti ma, facendo le cose giuste, non si può dire che pubblico sia zero. In amichevole possono entrare mille persone, in campionato nessuno. Rischio default per club? È situazione difficile, ma è pieno di presidenti con grinta e passione che investono”, ha aggiunto.
“Ora ci sono alcuni passi da fare, approfondiremo le due proposte delle cordate per la media company perché ci sono alcuni dettagli da verificare. Se non andasse in porto la trattativa, l’unica soluzione resta la media company, indipendentemente dalla presenza dei fondi, ma sarebbe solo l’ultima istanza”. Lo ha detto il presidente della Lega Serie A Paolo Dal Pino, intervenuto in conferenza stampa al termine dell’odierna assemblea dei club.
“La Lega ha lavorato per anni con intermediari, ma è ora che il valore resti in casa – ha aggiunto -. Unanimità? Non sono io che ho convinto nessuno, sono loro che si sono convinti nel cammino.
Difficile che qualcuno remi contro l’interesse complessivo, non abbiamo visioni diverse sul futuro. Bando per i diritti tv? Lo faremo comunque, ci sono i tempi e incastreremo tutto”.
“Via libera ai fondi? È stata una buonissima decisione, un cambiamento importante ed epocale che valorizzerà molto di più il calcio italiano. Credo che decideremo nelle prossime due-tre settimane chi sarà il fondo di private equity che ci accompagnerà, l’agenda è fitta e veloce”.
Lo ha detto il presidente del Torino Urbano Cairo, all’uscita dall’odierna assemblea di Lega.
“È stato dato un bel segnale di unità, perché è nell’interesse della Serie A fare una scelta di questo genere, delegando la gestione a manager competenti che saranno scelto dal fondo di private equity – ha aggiunto -. È un successo di Dal Pino? Sicuramente, ha introdotto alcuni elementi di novità, ha esperienza e competenza notevoli e sta crescendo anche dal punto di vista della competenza sugli argomenti calcistici”.
(ANSA).