Un rigore trasformato da Calhanoglu al secondo tentativo (l’arbitro Irrati aveva fatto ripetere, dopo la parata di Szczesny sul turco) regala all’Inter la vittoria per 1-0 sul campo della Juventus nel ‘derby d’Italia’.
Ma il tiro dal dischetto è stato il frutto di un discusso caso da moviola a fine primo tempo.
Così ora i bianconeri di Allegri si fermano dopo sedici risultati utili consecutivi, mentre Inzaghi risponde al Napoli e rimane aggrappato al treno scudetto, in attesa di vedere cosa farà stasera il Milan contro il Bologna. (ANSA).
“Era una tappa fondamentale, stiamo rincorrendo il Milan e Napoli e volevamo rimanere lì. E’ normale che ci sia un po’ di pressione all’Inter, abbiamo avuto fuori dei giocatori importanti e ancora è lunghissima. Diranno che la favorita è ancora l’Inter, però ricordo quello che si diceva all’inizio e non vinceva qui allo Stadium da undici anni”. Così Simone Inzaghi, tecnico dell’Inter, dai microfoni di Dazn.
Poi una battuta sul suo futuro e certe voci circolate nei giorni scorsi.
“Ho un contratto di due anni che la società mi ha chiesto di prolungare – dice Inzaghi -. lo ho detto di aspettare perché i contratti valgono ciò che valgono. Sette mesi sono stati offuscati da tre pareggi, sento la fiducia della società, dei calciatori, della curva e sono contentissimo di quello che è stato fatto. E’ venuta fuori qualche critica, ma siamo nel calcio da trent’anni e possiamo capirle”.
C’era il calcio di rigore che ha deciso la sfida con la Juve? “Si c’era, era già gol sulla ribattuta perché non c’era niente su Calhanoglu. Non andava ripetuto. All’andata ho lanciato la casacca e sono stato espulso prendendomi un pareggio”. (ANSA).