L’Inter pur battendo la Sampdoria nell’ultima di campionato deve scucirsi lo scudetto dalle maglie per consegnarlo proprio ai cugini milanesi.
I blucerchiati hanno resisitito per un tempo grazie alle parate di Audero, poi nella ripresa Perisic (poi uscito in barella con l’ovazione dei supporters nerazzurri), ed una doppietta di Correa regalano alla squadra di Inzaghi la vittoria più amara della stagione.
Una stagione che però non può essere considerata negativa viste le vittorie in Supercoppa Europea ed in Coppa Italia e la qualificazione alla seconda fase di Champions chiusa anche quella con l’amara vittoria di Anfield.
Il copione del match è chiaro sin dalle prime battute. Inter in attacco, Samp a fare muro. All’8′ il primo squillo: Calhanoglu spara, Audero c’è. Da Reggio Emilia arriva la notizia del vantaggio del Milan contro il Sassuolo e l’Inter sembra frenare, sempre più lontana dal sogno scudetto. I nerazzurri rialzano i giri al 22′ con la conclusione di Perisic, imprecisa, e con il colpo di testa di Lautaro, che sfiora il palo. L’Inter ‘giochicchia’, ma il raddoppio e poi il tris del Milan contro il Sassuolo spengono le residue velleità tricolori a San Siro. Nella ripresa i padroni di casa ripartono in avanti e al 4′ sfondano. Barella innesca Perisic, sinistro preciso: 1-0.
La Sampdoria alza bandiera bianca e l’Inter colpisce altre due volte con Correa, a segno al 55′ e al 57′. L’ultima mezz’ora è solo una lunga attesa prima del fischio finale: Milan campione d’Italia.
Dopo il successo contro la Sampdoria, il tecnico dell’Inter Simone Inzaghi ha parlato ai microfoni di DAZN: “Cosa prevale ora? Orgoglio. L’applauso finale dello stadio e della curva, l’arrivo a San Siro è stato molto bello. Vanno fatti i complimenti a questo gruppo perchè hanno fatto un’ottima stagione che sarebbe stata straordinaria con lo Scudetto. Dobbiamo fare i complimenti al Milan che ha fatto 86 punti, noi ne abbiamo fatti 84. Come ho detto prima, l’arrivo a San Siro e l’applauso finale sono orgoglioso di questo gruppo di quello che ha fatto. Abbiamo fatto grandi cose, potevano essere grandissime con lo Scudetto ma dobbiamo fare i complimenti al Milan”.
Cosa ha avuto il Milan in più? Solo i due punti?
“Due punti, sono stati continui in questo ultimo momento. Noi a febbraio abbiamo avuto il doppio confronto con il Liverpool che ha influito sulle prestazioni di quel periodo. 84 punti però sono tanti, mi viene da fare un plauso ai miei ragazzi. Poi nei prossimi giorni, a mente fredda, analizzeremo dove avremo potuto fare quella vittoria in più che avrebbe fatto diventare la stagione da bellissima a straordinario”.
Ripartire più carichi che mai?
“Quello sicuramente. Siamo l’Inter, siamo una grandissima squadra. Abbiamo vinto due trofei ma ora essere arrivati secondi ci dispiace. Abbiamo fatto un percorso straordinario che non è bastato, dovremo cercare di limare quei due punti”.
La stagione.
“Abbiamo fatto un percorso impegnativo. Se mi volto indietro vedo i due trofei alzati davanti ai nostri tifosi. In Champions League abbiamo perso due partite contro Liverpool e Real Madrid che in questo momento sono le migliori squadre d’Europa e si sfideranno in finale. Devo dire che in questo momento essere arrivati secondi non piace nessuno, ma questa stagione sarà difficile da scordare”.
Ha parlato con Zhang?
“Adesso ci incontreremo a mente fredda, lucidi, e parleremo del futuro di questa società. Dovremo fare le cose fatte bene perchè abbiamo dei tifosi che meritano altre gioie dopo quelle degli ultimi anni”.
Come giudica il lavoro di Pioli?
“Gli vanno fatti i complimenti. E’ stato un bel duello. Ci siamo affrontati quattro volte, capita raramente. In campionato hanno vinto loro, in coppa hanno vinto loro. Abbiamo giocato questo Scudetto fino alla fine. Onore al Milan”.
Il lavoro fatto da luglio?
“Alla fine del girone di andata che l’Inter avrebbe vinto lo Scudetto mentre a luglio si diceva che forse sarebbe arrivata quarta. Sono orgoglioso di quello che hanno fatto i ragazzi perchè da luglio l’opinione sull’Inter e gli obiettivi erano cambiati grazie al lavoro dello staff, della società e dei giocatori”.
Come hai creato la fase offensiva della squadra?
“Abbiamo un’identità, sempre creato tanto anche in partite in cui poi non abbiamo vinto. Le mie squadre hanno sempre espresso un bellissimo gioco, quindi sono soddisfatto. Nei prossimi giorni analizzeremo dove bisogna andare a migliorare”.
Teme altre brutte sorprese dal mercato?
“Non lo so. Dobbiamo vederci con la società. Lukaku, Hakimi e anche Eriksen erano state perdite molto importanti. Abbiamo lavorato tantissimo per essere ancora competitivi: l’auspicio è che possiamo ripartire nel migliore dei modi, con un organico sempre più competitivo”.