In molti si chiedono se, dopo aver raggiunto la finale nella scorsa annata, l’Inter riuscirà a recitare un ruolo da protagonista anche in questa edizione della Champions League. Nella passata stagione il club nerazzurro, che in partenza non era certo annoverato tra i favoriti per la vittoria del più importante trofeo per club europei, è stato protagonista di una grande cavalcata interrotta soltanto in finale al cospetto di una squadra fortissima come il Manchester City.
Eppure, se in molti pronosticavano una colossale disfatta per la squadra di Simone Inzaghi, gli inglesi hanno avuto la meglio con un solo gol di scarto e la differenza tra i due organici è stata molto meno evidente rispetto a quanto non in molti addetti ai lavori non avessero pronosticato alla vigilia.
Seppur l’Inter non venga considerata favorita dai siti di scommesse per quanto riguarda la conquista della Coppa dalle grandi orecchie, quanto accaduto lo scorso anno potrebbe indurre a ricredersi anche i più scettici.
Infatti, la finale raggiunta al cospetto del Manchester City non è stata raggiunta per caso poiché i nerazzurri sono stati protagonisti di un cammino in crescendo: prima hanno superato un girone di ferro in cui c’erano top club come Bayern Monaco e Barcellona, poi nella fase a eliminazione diretta hanno acquisito ulteriore autostima eliminando avversari temibili come Porto e Benfica, oltre a prevalere nell’euroderby in semifinale col Milan.
Nella finale giocata a Istanbul (città che avrebbe dovuto ospitare la partitissima già nel 2021, salvo lo slittamento all’anno successivo poi deciso dall’Uefa) il gol decisivo di Rodri ha impedito all’Inter e ai suoi tifosi di rivivere le emozioni del 2010, quando Diego Milito e compagni sollevarono la Champions battendo il Bayern Monaco.
Nonostante l’amarezza, però, la formazione nerazzurra ha tratto grandi benefici in termini di esperienza e consapevolezza, e gli effetti si sono visti in questa prima metà della nuova stagione.
Com’è cambiata l’Inter rispetto allo scorso anno
Rispetto allo scorso anno, infatti, guardando giocare l’Inter si ha l’impressione di trovarsi di fronte ad una squadra ancora più matura e determinata, nonostante siano cambiati diversi interpreti, per giunta non di secondo piano.
In un certo senso si può dire che, per diverse ragioni, sia stata smontata la spina dorsale della squadra dello scorso anno.
Il portiere André Onana, dopo una sola stagione alla Pinetina, è stato ceduto al Manchester United a fronte di un’offerta irrinunciabile, Marcelo Brozovic è stato venduto all’Al-Nassr di CR7, mentre Edin Dzeko, dopo non aver trovato l’accordo per il rinnovo, si è accasato al Fenerbahce. Ha fatto scalpore soprattutto il mancato ritorno di Romelu Lukaku, dopo il flirt del belga con la Juve e il successivo approdo alla Roma.
Ausilio e Marotta, ad ogni modo, hanno lavorato egregiamente sul mercato trovando rimpiazzi assolutamente all’altezza. Esempio lampante è il nazionale svizzero Yann Sommer, portiere reattivo e d’esperienza preso dal Bayern Monaco, mentre a centrocampo il colpo è stato Davide Frattesi, calciatore ritenuto di grande prospettiva. Le scelte sono state indovinate anche in attacco dove si è scelto di puntare su un profilo come Marcus Thuram (bruciando la concorrenza del Milan) e su un “usato sicuro” come Marko Arnautovic, che aveva già vestito i colori nerazzurri in passato e che conosce bene la Serie A.
A corredo di questi, che sono i principali volti nuovi, ci sono stati innesti altrettanto importanti come quelli di Juan Cuadrado (uno che ha giocato due finali di Champions con la Juve) e dell’emergente Carlos Augusto, due acquisti che hanno notevolmente alzato il livello delle alternative ai titolari, diminuendo il gap con i titolari.
Squadra più esperta e coesa: la Champions non è un sogno
Considerando che può contare su uno spogliatoio più coeso, con meno primedonne, su una panchina più profonda e su giocatori che si stanno dimostrando ancor più determinanti (basti pensare a Lautaro Martinez, in piena corsa per la Scarpa d’Oro) e funzionali, non è assolutamente utopistico pensare all’Inter come una possibile candidata per la vittoria della Champions League.