L’Inter si ferma a 10, l’ex Juan Jesus (che ha denunciato un insulto razzista di Acerbi) trova il pari

Inter e Napoli pareggiano 1-1 nel match che oggi chiude la 29esima giornata della Serie A. Nerazzurri avanti con Darmian, replica partenopea con la rete di Juan Jesus che nega alla capolista l’undicesima vittoria consecutiva. L’Inter sale a 76 punti e guida la classifica con 14 punti di vantaggio sul Milan. Il Napoli è a quota 45, con poche speranze di rimanere in corsa per il quarto posto, ora lontano 9 punti.

 

L’Inter comincia con atteggiamento aggressivo, il Napoli fatica a uscire dalla pressione nerazzurra. I padroni di casa creano occasioni in serie al 13′. Meret deve negare il gol prima a Darmian e poi a Lautaro, l’azione si chiude con il tentativo impreciso di Barella.

L’Inter mantiene l’iniziativa, il Napoli chiude i varchi e non concede chance rilevanti ai padroni di casa. Quando il pareggio sembra destinato a resistere fino all’intervallo, i nerazzurri sfondano. Bastoni crossa, Darmian da centro area buca Meret: 1-0.

La formazione allenata da Inzaghi mantiene l’iniziativa anche in avvio di ripresa. Dimarco al 53′ prova a sorprendere Meret su punizione, il portiere partenopeo è attento e devia. Il match si trascina per una lunga fase senza azioni di rilievo. L’Inter amministra gioco e energie, il Napoli non sembra avere la forza per una reazione. Gli azzurri faticano a creare gioco ma hanno il merito di sfruttare una palla inattiva. All’81’ corner di Politano, Juan Jesus è puntuale all’appuntamento: colpo di testa e gol dell’1-1.

“Mi ha detto ‘n…’ e questo non mi sta bene”. Juan Jesus, durante la sfida Inter-Napoli, come evidenziato dal labiale ripreso dalle telecamere si è rivolto così all’arbitro La Penna per denunciare insulti razzisti che gli sarebbero stati rivolti da Acerbi. Il calciatore del Napoli, attorno al 58′ della gara terminata 1-1, nel conciliabolo con il direttore di gara ha mostrato la patch sulla manica della maglia con un messaggio contro il razzismo, quasi a evidenziare l’importanza del tema. Dopo l’episodio, i due giocatori hanno parlato in maniera amichevole, abbracciandosi. Juan Jesus è stato l’autore del gol del pareggio del Napoli nel finale di partita.

Dopo la partita, il difensore brasiliano è tornato sull’episodio ai microfoni di Dazn ridimensionando tutto: “Acerbi è un bravo ragazzo, ha detto delle cose non belle. E’ andato un po’ oltre, ma mi ha chiesto scusa perché si è reso conto di aver esagerato. Sono cose di campo e lì rimangono”

Al termine del match di San Siro, l’allenatore nerazzurro Simone Inzaghi è intervenuto ai microfoni di Dazn per commentare la partita.

Altro risultato utile, ma c’era tanta rabbia nel finale?

“C’è un po’ di delusione per la partita fatta dai ragazzi, siamo stati molto bravi contro i campioni d’Italia. Purtroppo abbiamo commesso una leggerezza sul gol che ci è costata cara. Abbiamo avuto un cammino fantastico, ma oggi c’è delusione. Sommer è stato quasi inoperoso”.

Darmian giurava di non aver toccato quel pallone sul corner del gol…

“C’è da rivederlo, l’arbitro ha fatto una buona gara”.

Che settimana è stata?

“Veniamo fuori da una settimana che sapevamo che sarebbe stata da “cerchio rosso” sul calendario. Ma gli ho fatto i complimenti ai ragazzi, siamo tornati alle 5 di mattina da Madrid. Grazie ai tifosi per l’accoglienza, ci sarebbe piaciuto dedicar loro una bella vittoria, ma ogni settimana ci sono cose da imparare. Sull’azione del corner probabilmente potevamo far salire la squadra e marcare meglio”.

E’ un’ossessione quella del record di punti? Certe scelte sono sembrate affrettate.

“Probabilmente abbiamo sbagliato qualche scelta anche alla fine, quando abbiamo fatto ripartenze che andavano condotte meglio, ma contro l’Inter ci sono sempre degli avversari. Nell’occasione di Barella, fa un controllo e tira a botta sicura dove Juan Jesus ha fatto un intervento meraviglioso. Al di là di qualche demerito nostro bisogna rendere onore agli avversari”.

Come sono stati questi giorni?

“Di analisi con i ragazzi, nello sport e nelle sconfitte si cresce, la delusione con l’Atletico è stata forte, ma loro volevano vincere come noi ed hanno vinto ai rigori”.

Cosa le è piaciuto di più oggi?

“La concentrazione avuta dai ragazzi. Abbiamo analizzato tante cose, ma con meno sorriso questa settimana. L’unica amarezza oggi è di non aver dedicato una vittoria ai tifosi che ci hanno regalato una accoglienza da brividi”.

Arriverà lo Scudetto, cosa si prospetta in queste settimane?

“C’è questa speranza, mancano 27 partite con uno scontro diretto, mancano due mesi alla fine, non dobbiamo mollare niente”:

Cosa ne dice dell’episodiio di Acerbi?

“Non ho materiale per commentare, spiegherà lui”.