L’Inter supera il Lecce e tiene a distanza la Juve

L’Inter si lascia alle spalle il ko di mercoledì con il Bologna in Coppa Italia e supera al ‘Meazza’ per 2-0 il Lecce mantenendo la vetta della classifica a quota 44, con 4 punti di vantaggio sulla Juventus e ben 11 sul Milan.

I salentini restano invece fermi a quota 20 in 12/a posizione. A decidere la partita i gol di Bisseck, al primo gol in Serie A, al 43′ e Barella al 78′.

La prima vera chance del match arriva all’8′ sul piede di Gonzalez. Azione manovrata del Lecce, che salta la pressione dell’Inter e arriva al tiro dal limite con l’ex Barcellona: Sommer si distende e difende il suo palo. Passano due minuti e arriva la risposta dell’Inter. Gran lavoro di Mkhitaryan sulla sinistra: l’armeno si invola e mette al centro per Arnautovic, che calcia di prima ma trova l’opposizione di Falcone.
Al 17′ tentativo di Barella con l’esterno dal limite dell’area ma la sua conclusione viene murata dalla difesa ospite. Passa qualche minuto e i nerazzurri si fanno di nuovo pericolosi. Bella ripartenza dei padroni di casa, con Carlos Augusto innescato sulla corsa: l’ex Monza cerca Thuram sul primo palo ma Falcone è bravo a leggere la situazione e a sventare la minaccia.

Al 23′ uno-due fantastico tra Thuram e Barella, con l’azzurro che mette in porta Arnautovic. L’ex Bologna controlla a tu per tu con Falcone ma sbaglia un rigore in movimento calciando a pochi centimetri dal palo. Al 27′ torna a farsi vedere il Lecce, Oudin tiene vivo il pallone sulla sinistra e pennella un cross a centro area per Banda, che però colpisce male e non inquadra la porta. Al 35′ altra bella azione dell’Inter in velocità: Mkhitaryan serve in area Thuram, che a sua volta imbecca Carlos Augusto. L’ex Monza perde un tempo di gioco e la difesa ospite riesce a chiudere il suo cross in angolo. Al 40′ corner di Calhanoglu, Bisseck si coordina in qualche modo e al volo centra in pieno la traversa. Sono i preparativi per il gol che arriva al 43′ con gli protagonisti: Punizione di Calhanoglu per la testa di Bisseck, che stacca all’indietro e trova l’angolino. Primo gol in Italia per il difensore. Il Lecce non si perde d’animo e costruisce subito una palla gol: cross tagliente a centro area di Gallo dalla sinistra, Strefezza prova a coordinarsi ma conclude alto.

Al 4′ della ripresa Marcenaro assegna un rigore al Lecce per un presunto tocco di braccio di Carlos Augusto. L’arbitro poi richiamato da Var, toglie il penalty perché Carlos Augusto aveva respinto tra schiena e gomito, con il braccio comunque attaccato al corpo. Al 12′ grande azione dei vice campioni d’Europa: Thuram per Mkhitaryan che appoggia per Arnautovic, con l’austriaco anticipato all’ultimo, sarebbe stato di nuovo solo davanti a Falcone come nel primo tempo. Al 16′ ancora Bisseck pericoloso di testa con Falcone che respinge in corner. Poco dopo ripartenza del Lecce chiusa da un tiro di Strefezza alto.

Al 24′ giallorossi ancora in attacco e doppio salvataggio in area di rigore di Acerbi, che prima respinge così così e poi chiude in scivolata su Rafia. Al 26′ Ancora Lecce: prima Rafia crossa in mezzo con palla che attraversa tutta l’area, poi lo stesso tunisino va a colpire sul cross di Gallo, para Sommer. Alla mezz’ora azione insistita di Kaba che lotta in mezzo al campo e poi calcia dalla distanza: Sommer in due tempi neutralizza la sfera.

Nel momento migliore del Lecce arriva il raddoppio nerazzurro al 33′: Arnautovic fa una giocata stellare: spalle alla porta si inventa un assist di tacco alla Ibrahimovic per l’inserimento di Barella, che non può sbagliare e firma il 2-0. Al 39′ i salentini restano anche in 10 uomini per l’espulsione di Banda, che esagera nelle proteste e si becca il cartellino rosso diretto. Al 42′ doppia super parata di Falcone: prima dice no a Pavard, che aveva colpito in spaccata su assist di Sanchez, poi si distende sulla botta da fuori di Asllani. L’ultima emozione del match arriva al 44′, con Falcone che nega ancora il tris all’Inter, questa volta su un colpo di testa da corner di Acerbi.

 Il tecnico dei nerazzurri, Simone Inzaghi, si è così espresso ai microfoni di Sky Sport al termine della gara vinta contro i pugliesi: “Venivamo da un risultato che non ci ha reso felici perché in Coppa Italia avremmo meritato la qualificazione dopo un’ottima gara. Eravamo molto delusi, ma siamo scesi in campo con la giusta cattiveria e concentrazione: abbiamo avuto 48 ore per preparare una partita non semplice, non vedevamo l’ora di sbloccarla. Nella ripresa il Lecce ha fatto bene nei primi 15-20 minuti, mentre dopo il 2-0 abbiamo controllato la gara”.

Altra partita senza subire gol: c’è grande compattezza in difesa
“I ragazzi sono stati lucidi. Avevo chiesto loro di non essere frenetici: abbiamo affrontato un avversario di valore e molto ben allenato, dovevamo stare attenti e la mia squadra ha fatto un’ottima partita. La vittoria è meritata”.

I cambi sono stati fatti soltanto nel finale: perché?
“Ero contento della squadra e, allo stesso tempo, stasera avevo scelte limitate. Sanchez lo abbiamo recuperato ieri, De Vrij oggi: Pavard è venuto in panchina e aveva giocato mezz’ora contro il Bologna in Coppa Italia. Avevo le mezzali e il play che potevano entrare subito: mancavano Dimarco, Cuadrado, Lautaro Martinez e Dumfries. Stasera eravamo in grandissima emergenza, ma da questa emergenza stiamo tirando fuori risorse. Pavard non faceva il quinto da tantissimo tempo e ha quasi fatto gol. I ragazzi stanno andando oltre i problemi, sono molto soddisfatto di questo”.

Hai in mente altre cose, a parte un laterale, nel mercato?
“Con la società stiamo già parlando. La dirigenza è già al lavoro, abbiamo tantissime partite. Pavard è rientrato da tre giorni da un lussazione della rotula, in questo momento stiamo facendo bene ma Cuadrado sarà assente fino ad inizio aprile: la sua assenza è pesante”.

Un voto all’assist di Arnautovic?
“Stasera è come se avesse fatto due gol. E’ stato bravissimo dal primo all’ultimo minuto, ha lavorato in entrambe le fasi: l’unico dispiacere è che non abbia trovato il gol. Sulla prima chance è stato bravissimo Falcone, ma Arnautovic deve continuare a lavorare come sta facendo: le soddisfazioni personali vanno messe in secondo piano. Si è inserito benissimo all’interno della squadra, deve continuare a lavorare così”.

Ha pensato a un regalo per la squadra?
“Due giorni di riposo consecutivi: i giocatori non li avevano dal 13 luglio”.