L’Olimpia fa suo il derby con Cantù.

L’Olimpia non fa sconti, magari soffre a rimbalzo soprattutto quando non ha un centro vero in campo, ma controlla il derby fin dall’inizio e dilaga nel secondo tempo arroccata attorno al totem Arturas Gudaitis che tre giorni dopo il record di rimbalzi in EuroLeague (17) pareggia quello di punti nel campionato italiano con 19 di cui 14 nel secondo tempo. Milano gioca una partita equilibrata in attacco, distribuendo i punti oltre ai minuti (Fontecchio in quintetto monta un’eccellente difesa su Tony Mitchell), riesce a correre quando la difesa frutta palle recuperate, scollina oltre i 100 punti, piazza un quarto periodo da oltre trenta punti, e fa esordire in Serie A il 16enne Christian Barbieri. E’ la nona vittoria su nove gare, ad una dal record societario nell’era moderna. 101-74 il finale.

IL PRIMO TEMPO – Cantù corre più di Milano e con i canestri in contropiede, con Tony Mitchell in evidenza, ribalta il primo vantaggio Olimpia (8-5) schizzando avanti 14-9 quando il problema supplementare sono i falli di Gudaitis, il più efficace nei primi cinque minuti di gara. Mike James produce la rimonta di Milano: prima con un assist che manda a canestro Burns poi con tre tiri liberi. La tripla di Jerrells dopo una palla rubata da Micov e Brooks dalla lunetta amplificano il controparziale dell’Olimpia, 9-0. Sul 18-14, Cantù accelera ancora in campo aperto e riesce ad impattare, aiutata da un paio di stop difensivi, 18-18, alla fine del primo periodo. Cantù rimette la testa avanti all’inizio del secondo ma il canestro a rimbalzo di Ike Udanoh è cancellato dal gioco da tre punti di Burns che firma questa fase di gara con la sua energia anche a rimbalzo. Una tripla di Micov e una di Kuzminskas dai due angoli spingono Milano a più cinque sul 27-22. Dal time-out di Coach Pashutin, l’Olimpia esce con la seconda tripla di Kuzminskas, quella del più otto. Il secondo fallo di Burns, costringe Coach Pianigiani ad abbassarsi con Brooks da centro nominale. Non appena Cantù rientra a meno quattro, l’Olimpia piazza un nuovo parziale nel quale ci sono un contropiede di Burns (subito rientrato a riequilibrare il quintetto), uno di Kuzminskas su assist di Cinciarini, una tripla di Bertans. Improvvisamente il margine esplode a più 15. La reazione di Cantù però non tarda: in una gara con tanti parziali, la squadra di Pashutin fa 6-0 e convince Pianigiani al secondo time-out del secondo quarto. Alla fine del primo tempo, l’Olimpia conserva otto punti di vantaggio, 44-36.

IL SECONDO TEMPO – L’Olimpia prova subito l’allungo usando il gioco interno e la potenza di Gudaitis. Cantù punta sull’uno contro uno di Davon Jefferson, ha un paio di guizzi e con una tripla di Blakes rientra a meno quattro. Una tripla di Jerrells e poi un gioco da tre di Brooks ripristinano 10 punti di margine, poi undici su un contropiede spettacolare avviato da una stoppata con recupero di Gudaitis e un alley-oop alzato da James a Kuzminskas. Milano risale a più 15 sul 63-48, complice una bomba da 10 metri di Jerrells, prima di fermarsi per qualche possesso e chiudere il terzo periodo avanti 64-52. Cantù ricorre a tutto il suo atletismo per aggredire il tabellone offensivo. La coppia Udanoh-Jefferson produce il massimo sforzo per rientrare a meno 10, ma la risposta è un canestro e fallo di Gudaitis seguito da una tripla di Cinciarini che crea ancora 15 punti di buco tra le due squadre. Qui la partita si chiude, perché la difesa dell’Olimpia prende il sopravvento e genera contropiedi a raffica che allargano il divario, scollinando anche oltre i venti punti e chiudendo 101-74 segnando 37 punti nel quarto periodo.

Coach Simone Pianigiani così ha commentato la partita di Cantù: “Credo si sia visto qualcosa di importante ovvero che ho giocatori seri perché chiunque sia entrato ha provato a difendere, ha fatto le cose giuste e così è stata una partita importante per i tifosi e per il club, per tenere botta in campionato per quello che vale adessp e per dare respiro a chi in EuroLeague sta spendendo di più. Ci capita di sperimentare in partita quintetti inediti e superare queste difficoltà non è facile. Oggi abbiamo avuto questo atteggiamento di serietà e condivisione, voglia di aiutarci pur sapendo che questa è stata la partita numero 13 giocata senza Nedovic il che ha cambiato un po’ il modo di giocare rispetto alle nostre idee. Jerrells oggi ha fatto bene. In EuroLeague magari non riesci a insistere dopo qualche difficoltà ma la risposta oggi è stata notevole e lui ci serve tanto come ci serve Burns. Oggi Christian ci ha dato minuti importanti e permesso di far riposare uno dei due centri. Stiamo recuperando anche Della Valle e anche lui è importante per noi. Sono contento anche perché aver allungato nell’ultimo quarto mi ha permesso di non rimandare in campo James e il fatto che tutti fossero pronti è un segnale positivo e di fiducia anche se poi sappiamo che la prossima è a Istanbul contro il Fenerbahce. Mi sono arrabbiato su una palla persa nel quarto periodo perché sono errori banali che devi eliminare mentalmente per evitare di commetterli poi in una partita punto a punto”.