L’Olimpia fa suo il derby con Varese.

Sette uomini in doppia cifra in un derby che l’Olimpia ha dominato molto oltre il divario conclusivo, 12 punti. E’ stata avanti di 28, ha giocato bene sulle due estremità del campo e ha potuto infine distribuire il minutaggio su 12 giocatori, nel 96-84 finale. L’Olimpia completa così un 2022 da imbattuta in casa in campionato.

IL PRIMO QUARTO – Come previsto la partita si incanala subito su binari esplosivi, alto ritmo e percentuali elevate. Ma è l’Olimpia a tirare con grandi medie nel tiro da tre, usando anche la difesa per generare tiri in transizione. Ci sono due triple di Luwawu-Cabarrot, due di Billy Baron, una di Nicolò Melli in meno di sei minuti, per il 23-11. Coach Matt Brase usa il suo primo time-out e al rientro, Varese accelera e trova ritmo nel tiro da tre. Segnano Johnson e Ross in transizione. La risposta è un 6-0 che convince Coach Messina a interrompere la gara. Con il vantaggio ridotto a sei punti, l’Olimpia riparte grazie a due giochi da tre consecutivi, di Hall e Hines (che domina a rimbalzo d’attacco), poi una tripla di Mitrou-Long che genera il massimo vantaggio di 17 punti, prima che Caruso con un tap-in sulla sirena lo riduca a 15 lunghezze, 36-21.

IL SECONDO QUARTO – L’Olimpia scappa a più 23 dopo due jumper dalla media di Nicolò Melli e una palla rubata a metà campo con schiacciata conseguente di Brandon Davies. Varese ha un sussulto con il gioco interno di Guglielmo Caruso, anche se a favorire un mini-parziale favorevole è soprattutto il passaggio a vuoto in attacco di Milano, che perde qualche pallone di troppo (nove nel primo tempo). La difesa però forza Varese a tanti tiri fuori equilibrio, a bassa percentuale (11/37 dal campo), così basta ritrovare un po’ di spaziature e con una tripla di Hall e due tiri liberi di Ricci, il margine esplode ancora a più 26, prima del 57-32 dell’intervallo.

IL TERZO QUARTO – Il margine raggunge subito i 28 punti su una tripla dall’angolo di Devon Hall, ma subito dopo Luwawu-Cabarrot commette un fallo tattico che viene considerato antisportivo. Sommato al fallo tecnico del primo tempo determina l’espulsione automatica. Segue un momento di flessione, che una squadra vivace come Varese non si fa sfuggire. A metà del periodo, dopo una palla rubata e un canestro ravvicinato di Caruso, il divario è ridotto a 15 punti. Kyle Hines a rimbalzo ferma l’emorraggia, poi Billy Baron ripristina i 20 di vantaggio. L’Olimpia finisce meglio il terzo periodo. Mitrou-Long converte un gioco da tre punti, Baldasso centra una tripla e Melli due tiri liberi. Il divario torna a quota 24, prima che alla fine del periodo sia 82-60 Olimpia.

IL QUARTO QUARTO – Varese gioca tutta la partita senza mollare. Milano vorrebbe gestire il vantaggio, ma non è più concreta e precisa come prima, soprattutto nella metà campo offensiva. Davies è il più efficace nell’attaccare l’area e copre anche i rimbalzi. La gara non si riapre, l’Olimpia la porta in fondo senza patemi anche se il divario alla fine viene contenuto aldilà delle differenze emerse in campo, 96-84.

Con Coach Ettore Messina ancora alle prese con lo smaltimento dello stato influenzale che l’aveva obbligato a saltare la partita di venerdì scorso contro l’AS Monaco, è stato Mario Fioretti a commentare il derby con Varese: “Nei primi due quarti abbiamo fatto quello che dovevamo fare soprattutto in difesa, tenendo sotto controllo quello che forse è il miglior attacco del campionato. Nel secondo tempo siamo andati meno bene, abbiamo perso qualche pallone di troppo, alcuni per merito loro altri non forzati, e non abbiamo finito bene la partita, ma siamo stati bravi a chiuderla prima. L’utilizzo di Kyle Hines era previsto eprché era già stato fuori a Trento e volevamo utilizzarlo anche senza spremerlo troppo. Datome è sulla strada giusta ma per rivederlo in campo servirà ancora un minimo di pazienza. La mossa di mettere Luwawu-Cabarrot su Colbey Ross non è una novità nel senso che altre volte l’abbiamo schierato sul playmaker per pressarlo a tutto campo ricavandone buoni risultati. Oggi per venti minuti quello che avevamo pensato di fare è riuscito, ci siamo anche passati bene la palla e trovato buoni canestri, dopo un po’ meno”.