Una partita giocata a strappi, a tratti molto bene, in altri momenti condizionata da qualche palla persa, qualche errore difensivo, sicuramente dai falli, ma l’Olimpia l’ha vinta 88-85 guidandola per tutto il secondo tempo in cui ha toccato anche i 12 punti di vantaggio. Cinque uomini hanno segnato in doppia cifra: David McCormack contro un centro navigato, esperto e forte come Miro Bilan ha prodotto una gara di grande energia e attivismo; in alcuni frangenti Armoni Brooks ha segnato canestri vitali, incluso un lungo due nel finale di estremo peso specifico; e Neno Dimitrijevic ha aggiunto sei assist ai suoi 15 punti. Il suo pull-up dalla media è stato letale. Ancora più importante che sia rimbalzato con forza da un inizio rovinato anche a lui dai due falli commessi subito. Insomma, non è stata solo la vittoria dei veterani, è stata anche la vittoria degli esordienti. Era importante giocando con un solo giorno di pausa rispetto alla gara di EuroLeague e con due assenze pesanti come quelle di Leandro Bolmaro e Josh Nebo.
IL PRIMO TEMPO – Brescia usando il più possibile il gioco in post basso di Miro Bilan parte forte, 7-2, soprattutto crea problemi di rotazione all’Olimpia perché i falli limitano subito Mirotic, Dimitriejvic e Diop, due a testa. Shavon Shields (sette nel primo quarto) guida rimonta e sorpasso in due tempi, mentre c’è anche una grande mole di lavoro di David McCormack (quattro rimbalzi d’attacco, tanta energia). Il primo tempi si rivela subito ad elastico: entrambe le squadre allungano, sempre entro i cinque punti di margine ma senza riuscire a dare continuità alla propria gara. L’Olimpia ribalta la gara con due triple, di Brooks e Flaccadori, per chiudere il primo quarto avanti 27-24. Brescia però risponde all’inizio del secondo periodo, non solo con Bilan ma anche con un Marko Ivanovic da 14 punti in metà gara. Va avanti 32-27, poi torna a più cinque sul 40-35. L’Olimpia finisce meglio il tempo. Ricci segna a rimbalzo, McCormack completa un gioco da tre punti, Mirotic segna da tre dopo una prodezza di Shields. Il parziale è di 10-0 e permette all’Olimpia di allungare a sua volta sul 45-40. Della Valle con una tripla ferma l’emorragia di Brescia, poi Bilan pareggia una volta di più anche se il canestro conclusivo lo firma ancora Shields, 47-45.
IL SECONDO TEMPO – L’Olimpia tenta l’allungo risolutivo, anche perdendo presto Diop, quattro falli, e subendo la verve di Della Valle dopo un primo tempo sotto i suoi standard abituali. Gradualmente, amplifica il vantaggio. Una tripla di Mirotic vale il più dieci per la prima volta, nel momento in cui segna cinque punti consecutivi, di puro talento, anche Armoni Brooks. McCormack sale di colpi anche difensivamente contro il mestiere di Bilan. Il vantaggio schizza a più 12, prima della tripla di Della Valle che riduce il margine a nove lunghezze, 72-63, alla fine del terzo quarto. All’inizio del quarto, arriva anche il quarto fallo di Mirotic quando Brescia rientra a meno sette. Qui LeDay segna due volte di fila, ma intanto l’Olimpia brucia il bonus in poco oltre un minuto e difensivamente lo paga. Una tripla di Cournooh in transizione riporta Brescia, che è capace di parziale importanti, a meno sei con ancora otto minuti da giocare. I problemi di falli riducono la capacità di difendere dell’Olimpia. Brescia va ripetutamente in lunetta. Coach Messina deve usare due time-out nel quarto periodo per ritrovarsi con l’avversaria a meno due con 5:11 da giocare. A quel punto la gara diventa tutta da vincere una seconda volta. L’Olimpia ci riesce mantenendosi sempre avanti nel punteggio e infine anche con qualche giocata difensiva. Della Valle e Ndour riavvicinano Brescia fino a meno uno a 35 secondi dalla fine quando a condizionare l’Olimpia sono anche alcuni errori banali, incluse un paio di palle perse gratuite. Ma sul possesso decisivo, Ivanovic esegue un tiro difficile, Shields strappa il rimbalzo e converte i due liberi. Sul più tre l’ultima difesa è inappuntabile: 88-85.
Così Coach Ettore Messina ha commentato il successo su Brescia: “E’ stata una partita in cui abbiamo alternato momenti belli ad errori. Abbiamo segnato tanto contro la difesa schierata, abbiamo avuto la coesione necessaria per vincere, abbiamo commesso qualche errore, di comunicazione in difesa dove naturalmente abbiamo perso alcuni giocatori con una forte predisposizione difensiva. Poi ci sono stati tanti falli commessi sul tiro, altri commessi in situazione di bonus. Sono tutti errori che dobbiamo limare, un passo alla volta, per arrivare dove vogliamo arrivare. Non avere un giocatore come Leandro Bolmaro, che ha taglia e atletismo, e ti consente di cambiare di più in difesa, non è da sottovalutare, come il fatto che avevamo speso tanto appena venerdì sera. Lo stesso Nebo, dei nostri tre centri, è quello con maggiore esperienza, ma McCormack e Diop in coppia hanno avuto numeri da centro importante, contro Bilan. Questo è un dettaglio positivo. Per ora ci sta dando tanto come collante Pippo Ricci. Alla fine è stato importante non disunirci mai. Insisto che con qualche errore eliminabile in breve in meno saremmo arrivati alla fine con un vantaggio più rilevante, perché ad esempio la difesa sul pick and roll è stata buona e così quella su Bilan in post basso, senza raddoppi”.
Su Peppe Poeta – “Gli siamo molto legati, ci ha dato molto nei due scudetti vinti con lui e siamo contenti che si senta così a suo agio in queste vesti. La squadra mi sembra cambiata ma ha duttilità, può alzare e abbassare l’assetto in ogni momento. Oltre a Della Valle e Bilan ha un playmaker come Ivanovic che dà grande ritmo alla squadra, sono atletici. Sono sicuramente candidabili ai playoff ma anche di più”: