Nel giorno dell’esordio davanti al suo nuovo pubblico (9.700 spettatori), Nikola Mirotic ha lasciato il segno in modo inaspettato: dopo tre periodi di sofferenza, sia al tiro che in difesa, come dicono i problemi di falli che l’hanno virtualmente eliminato nel primo tempo, ha segnato nove punti negli ultimi quattro minuti consentendo all’Olimpia di rimontare il tentativo estremo di Treviso e vincere 86-80. Non è stata una partita facile per l’Olimpia, perché Treviso ha giocato una partita di qualità e soprattutto è entrata in campo determinata e convinta di poter realizzare l’impresa. Così ha dovuto inseguire per venti minuti e quando ha pensato infine di aver debellato la resistenza avversaria, i falli hanno rimescolato le carte e costretto Milano a giocare con tante seconde linee smarrendo l’inerzia generata dalle due triple dell’allungo di Kevin Pangos. L’Olimpia ovviamente ha avuto tantissimo da Shavon Shields, sia come realizzatore che come suggeritore (sette assist), e da Alex Poythress, che soprattutto nel primo tempo ha dato energia vicino a canestro.
L’avvio di Treviso è stato bruciante: usando il proprio atletismo, il pick and roll per alimentare il gioco interno di Paulicap, e infine il tiro da tre degli esterni, l’Olimpia è stata spinta dietro anche di 11 punti nei primi minuti. La difesa ha cominciato a rimettersi in moto solo dopo la prima metà del periodo. Due canestri consecutivi di Stefano Tonut hanno convinto Coach Vitucci a spendere subito un time-out. Ma al ritorno in campo, due triple consecutive, a giochi rotti, di Booker e Allen, hanno restituito ritmo alla squadra trevigiana. Così approfittando anche di qualche errore dalla lunetta di Milano, la Nutribullet nel primo quarto ha conservato sette punti di vantaggio, con l’Olimpia efficace soprattutto nell’armare il gioco aereo di Alex Poythress (10 punti in metà gara anche se con quattro errori dalla lunetta). Nel secondo periodo, la difesa di Milano è salita decisamente di tono. Treviso ha segnato tre punti in cinque minuti e, con una sequenza completata da un contropiede di Shields dopo un’entrata di Pangos e una tripla di Mirotic, l’Olimpia è tornata a meno due, 27-25. Il pareggio, il primo, l’ha firmato Nicolò Melli con un semigancio. Ma Harrison con due jumper dalla media consecutivi ha risposto ancora, forzando Coach Messina a spendere il secondo time-out della gara. Il secondo pareggio è arrivato dopo il terzo fallo di Mirotic grazie ad una tripla di Ricci. All’intervallo tuttavia Treviso ha mantenuto due punti di margine, 40-38, grazie anche ai rimbalzi d’attacco.
Stefano Tonut è stato ancora il primo ad attaccare il ferro con successo. Un suo canestro e fallo ha subito permesso all’Olimpia di impattare per la terza volta la partita e poi di andare avanti, nonostante i falli siano stati un problema. Dopo i tre di Mirotic sono arrivati anche quelli di Melli e Lo, subito dopo la sua prima tripla italiana. Sull’asse Shields-Poythress sono state accumulate tre lunghezze di vantaggio per Milano a metà del terzo quarto, poi con due triple di fila di Kevin Pangos il divario è esploso a più nove. Quello è stato il momento in cui Coach Messina ha dovuto proteggere la situazione falli, che ha permesso a Treviso di rimanere a contatto, 62-61 dopo tre quarti con la sfuriata finale di Ky Bowman. A quel punto, la partita era durata troppo a lungo perché fosse possibile evitare il classico corpo a corpo conclusivo del quarto periodo. C’è stato così il sorpasso di Mezzanotte, cancellato da Shields, poi Bowman ancora con una tripla dall’angolo ha restituito a Treviso tre punti di vantaggio, poi due volte sono diventati quattro con i missili di Young. Con l’inerzia della gara nuovamente nelle mani trevigiane, è arrivato anche il momento atteso di Nikola Mirotic: due tiri liberi poi la seconda tripla dall’angolo e infine sette punti consecutivi, quelli che hanno cambiato la partita. Treviso si è affidata fino in fondo a Young, il più ispirato nel quarto periodo., ma l’Olimpia ha lavorato bene in difesa e messo la palla nelle mani giuste in attacco. Due tiri liberi di Tonut poi ancora due di Mirotic hanno indirizzato il risultato. Infine, Shields con una palla rubata e due tiri liberi ha completato l’allungo decisivo e una partita sontuosa. L’Olimpia dopo una domenica in cui ha dovuto soffrire e ha dimostrato di saperlo fare chiudendo 86-80.
Così Coach Ettore Messina ha commentato la vittoria su Treviso: “Ci siamo complicati la partita con un approccio molle, contro una squadra molto frizzante, messa bene in campo da Frank Vitucci. Poi piano piano abbiamo trovato energia nei giocatori di riferimento. Ovviamente, Shields ha giocato una grande partita, Melli ha finito bene, Pangos nel secondo tempo ha cambiato passo dopo un avvio un po’ timido, Stefano Tonut direi che è stato molto solido. Infine, Mirotic ha fatto quello che qualche volta sanno fare i grandi campioni: per tre quarti ha giocato al contrario e poi nel finale ha fatto le cose che sono servite per vincere la partita, penso alla sua tripla dall’angolo, i tiri liberi. Nel secondo tempo, abbiamo segnato 50 punti. Sono contento, credo che lavorando gli altri ragazzi seguiranno la leadership dei veterani. Tonut ha giocato bene, mi aspetto questo da lui. Ora conosce compagni, ambiente, situazioni. I suoi minuti, tanti oggi, sono stati meritati ovviamente. Kamagate ha fatto qualche minuto promettente, ha fatto vedere quello che può diventare. Continueremo a lavorarci. E’ stato promettente. Naturalmente, quando le partite si mettono male per i giovani non è facile avere spazio perché tendi a utilizzare quelli più sicuri. Ma sono stati segnali importanti i suoi”.