Cinquantotto anni dopo la Coppa Campioni alzata da Cesare Maldini esordisce in Champions Daniel, Maldini di terza generazione. E’ in questo dettaglio del finale il senso di una storia che attraversa il tempo: quella del Milan nella coppa piu’ prestigiosa, anche quando come stasera finisce con una sconfitta.
La sfida che segna il ritorno dei rossoneri tra le grandi d’Europa dopo otto anni va al Liverpool, che vince 3-2, e poteva essere una disfatta.
L’hanno evitata le parate di Maignan, la prestazione maiuscola di Kjaer ma soprattutto il Dna rossonero, adatto a sfide del genere. Ad Anfield il Milan perde 3-2.
Al 9′ autogol di Tomori poi le reti di Rebic al 42, Diaz al 44′ e Salah al 49′, Henderson al 69′.
Maignan al 9′ para un calcio di rigore a Salah concesso per fallo di mano di Bennacer.
“Il risultato è troppo importante e determinante, il Liverpool ha giocato una gran partita soprattutto nei primi 25 minuti. Poi l’abbiamo ribaltata, il rimpianto sono i 2 gol subiti nel secondo tempo, anche a causa di errori nostri.È una sfida che per intensità e qualità ci farà crescere tanto”. Così il,tecnico del Milan Stefano Pioli intervistato da Sky Sport al termine di Liverpool-Milan.
Avete sofferto troppo? “La squadra era motivata, ci aspettavamo una partenza forte dei nostri avversari. Siamo stati troppo statici e non siamo riusciti a saltare la loro pressione. L’ambiente, la partita, la qualità dell’avversario ci hanno creato qualche difficoltà”.
A fine partita hai parlato con Maldini, Massara e Klopp, che vi siete detti? “Come sempre valutiamo la prestazione collettiva e dei singoli e delle situazioni che abbiamo affrontato. Klopp aveva un bel sorriso, ha detto che è stata una grande partita.
Peccato per il risultato, sarebbe stato importante iniziare con un risultato positivo” Vai via da Anfield rammaricato? “Vado via con la consapevolezza che la squadra può crescere e che il livello della Champions è veramente alto, dovremo sforzarci ancora di più. Quella palla non dovevamo respingerla fuori area ma in fallo laterale, ma queste sono occasioni per crescere ancora”.
Sul modo di giocare: “Avevamo preparato delle posizioni per saltare le loro pressioni, ma hanno pressato molto forte e abbiamo fatto fatica a palleggiare. Quando ti indirizzano da una parte le situazioni diventano meno vantaggiose. Rebic ha attaccato spesso la profondità con i movimenti giusti ma non sempre l’abbiamo servito. La trasmissione della palla deve essere veloce, in questo il Liverpool è a un livello molto alto. La loro pressione ci ha dato fastidio. Abbiamo fatto due-tre imbucate centrali, l’azione del gol di Rebic è stata molto molto bella”.
“La cosa che dispiace – conclude Pioli – è che oltre la qualità innegabile del Liverpool nelle situazioni pericolose noi sappiamo fare meglio e lavoreremo meglio. Di solito siamo molto più attenti, potevamo difendere meglio”. (ANSA).