Il Milan conquista un successo importante a San Siro per 3-1 sulla Roma superando una situazione alquanto problematica tra Covid e Coppa d’Africa.
I rossoneri calano il tris firmato da Giroud, Messias e Leao con una Roma che regala due gol e due uomini, con le espulsioni di Karsdorp e Mancini nella ripresa. Di Abraham la rete giallorossa che ha comunque creato molto, ma il portiere rossonero Maignan si è superato in più di un’occasione.
La prima rete è arrivata dopo 8 minuti, dal pressing iniziale del Milan tiro dalla distanza di Theo Hernandez con grande parata di Rui Patricio, la conclusione è deviata dall’attaccante inglese della Roma Abraham, l’arbitro Chiffi viene richiamato dal Var perchè il n.9 giallorosso ha deviato la palla con il braccio largo, si va alla on field review e Chiffi assegna il calcio di rigore al Milan ed ammonisce Abraham. Sul dischetto va Giroud (ex Chelsea proprio come Abraham) ed il francese di piatto sinistro trasforma e spiazza Rui Patricio.
La pressione del Milan non si esaurisce, si dà un gran da fare l’ex Florenzi mentre in mezzo domina Tonali, così al minuto 17 un errore in fase di disimpegno di Ibanez mette in condizione Giroud di presentarsi anche se in posizione defilata davanti al solo Rui Patricio, la conclusione del francese colpisce in pieno il palo ma finisce sui piedi di Messias che a porta praticamente sguarnita con un gran sinistro fa 2-0.
La Roma prova a riorganizzarsi e trova il gol proprio con Abraham, sugli sviluppi di un calcio d’angolo originato proprio da una deviazione di testa dell’attaccante inglese su un tiro a giro di Zaniolo che ha trovato Maignan pronto alla parata.
Al riposo sul 2-1 per il Milan, si riprende a ritmi sostenuti, il Milan prende due traverse, una con Brahim Diaz e l’altra con l’ex Florenzi su punizione.
La Roma prova a scuotersi e guadagna una serie consecutiva di calci d’angolo impegnando più di una volta Maignan.
La partita di fatto si chiude al 74′, Karsdorp già ammonito (a fine primo tempo con Theo Hernandez per un pallone non restituito) prende il secondo giallo e lascia la Roma in 10 dopo che Mourinho aveva fatto dei cambi offensivi (dentro il giovane Afena Gyan e l’altro ex El Shaarawy) mentre Pioli aveva tolto Saelemaekers e Krunic per il rientrante Leao e Bakayoko.
Altri due cambi per il Milan, staffetta in avanti tra Giroud ed Ibrahimovic mentre Conti (alla sua prima presenza stagionale) prende il posto di un esausto Florenzi.
Dopo pochi minuti arriva il gol che fissa il punteggio, una palla riconquistata dal Milan sulla sua trequarti, sponda di Ibrahimovic che serve Leao lanciato a rete, il portoghese tirato a lucido sprinta e si presenta solo davanti al connazionale Rui Patricio mettendo alle sue spalle.
La Roma poi rimane anche in 9 per l’espulsione di Mancini (secondo giallo) per fallo in area su Leao, ci sarebbe occasione anche per Ibrahimovic di timbrare il cartellino ma lo svedese si fa ipnotizzare da Rui Patricio.
Con il successo, i rossoneri di Pioli si portano a 45 punti a -1 dall’Inter che però deve recuperare la sfida con il Bologna, mentre i giallorossi di Mourinho restano fermi a 32 punti.
Mister Pioli è stato intervistato da DAZN al termine di Milan-Roma 3-1:
Sul momento: “Ero sicuro che avevamo fatto una buona sosta. La squadra aveva bisogno di rifiatare e lavorare con il giusto volume e intensità. Ho trovato giocatori molto disponibili. Siamo preparati, pronti, vederli con le idee così chiare è un bellissimo segnale che ci deve accompagnare in questo girone di ritorno”.
Sui ricambi in panchina: “È chiaro che i rientri di Leao e Rebic, non l’ho fatto entrare ma sta meglio, possono fare la differenza. L’abbiamo interpretata bene, abbiamo coperto bene il campo. Da sempre le qualità singole possono fare la differenza e per fortuna stiamo recuperando giocatori con queste caratteristiche”.
L’essere pronti dalla panchina: “Ci lavoriamo tutti. Io, il club e i dirigenti che mi sono sempre vicini. È un lavoro continuo, è un piacere allenare questi ragazzi: generosi, vogliono crescere e vogliono imparare anche attraverso gli errori. Sono soddisfatto di questa gara, ma dobbiamo concentrarci subito perché siamo veramente in pochi e fra due giorni giochiamo un’altra partita importante”.
Su Kalulu: “La sua posizione migliore sarebbe da centrodestra in una difesa a tre, lì ha le caratteristiche perfette. Però ha una personalità in campo incredibile, nel senso che può sbagliare qualcosa com’è normale che sia ma ci passa sopra. È intelligente, si sa muovere bene, è veloce. È forte, non mi sorprende più perché lo conosco bene. È arrivato a fari spenti, lavora bene e si applica tanto, è un ragazzo serio e sono molto contento sia per lui che per Gabbia che si sono fatti trovare pronti contro un avversario di tutto rispetto: la coppia della Roma nell’ultima trasferta aveva creato tantissime difficoltà, noi abbiamo concesso poco sia per merito della squadra e sia perché i centrali hanno lavorato con efficacia”.
Una prova da grande squadra: “Sono importanti prove così ma solo se saremo capaci di replicarla domenica prossima, la continuità fa la differenza in un campionato così competitivo e difficile. Noi abbiamo un obiettivo in testa che è quello di migliorare il punteggio dell’anno scorso e siamo partiti bene. Ora concentriamoci sulla prossima partita. In Serie A o sei sempre ad altissimi livelli o rischi di fare brutte figure”.
Sulla posizione di Tonali e Krunic: “Se avessi deciso di costruire con due centrocampisti avrei sicuramente scelto Bakayoko e non Krunic, abbiamo scelto di costruire solo con un vertice basso e con Krunic e Diaz vicino a Giroud per lavorare dietro le loro mezzali e soprattutto qualche volta di far uscire i loro terzi per cercare la profondità. Abbiamo creato tanto e siamo stati pericolosi”.
Su Tonali: “Ha fatto una partita strepitosa Sandro, in Italia non so quanti 2000 siano a quel livello o che giochino con così tanta continuità e adesso finalmente con tanta lucidità e qualità. Ha fatto un lavoro fantastico in tutte e due le fasi di gioco. È stato molto attento, sta crescendo tanto. È un ragazzo generoso, ha sicuramente margini di crescita e deve continuare così. Ha dimostrato di essere un giocatore importante”.