Milan sfortunato tiene testa in 10 alla Juve ma deve arrendersi ad una deviazione su tiro di Locatelli

La Juventus vince 1-0 in casa del Milan nel big match in calendario come posticipo della nona giornata del campionato di Serie A 2023-2024. Il gol di Locatelli, ex di turno, regala il successo ai bianconeri che salgono a 20 punti e si portano ad una lunghezza dai rossoneri. Il Milan, sconfitto nella gara giocata in 10 dal 40′ per l’espulsione di Thiaw, rimane a quota 21 e cede il primato in classifica all’Inter, ora leader con 22 punti.

In avvio, il copione è prevedibile. Milan avanti, Juve ‘allegriana’ e coperta. I rossoneri si fanno vivi al 6′ con Reijnders, che da fuori spara e non inquadra la porta. I padroni di casa spingono alla ricerca di spazi, i bianconeri si difendono e provano a ripartire quando c’è l’opportunità. Al 14′ serve una gran parata di Szczesny per disinnescare la girata di Giroud, che sfrutta il suggerimento di Leao. Il Milan avanza il baricentro e gestisce costantemente il possesso del pallone. La Juve rifiata e si affida ai calci piazzati per mettere la testa fuori da bunker. Al 23′ Kostic cerca la porta dalla distanza, mira sbagliata. Al 34′ lampo di Rabiot, anche in questo caso la precisione non c’è. Il match cambia improvvisamente al 40′. Kean azzecca il movimento sull’imbucata profonda, Thiaw va in bambola e affossa l’attaccante della Juve lanciato verso la porta di Mirante: espulsione, Milan in 10.

In superiorità numerica, la Juve prova a cambiare passo ma non crea occasioni reali. La formazione bianconera rumina calcio a ritmo compassato, Allegri cambia le carte in tavola gettando nella mischia Vlahovic e Cambiaso. La mossa si rivela, se non efficace, almeno fortunata. Al 63′ la Juve sfonda. Locatelli tira da fuori, conclusione deviata e Mirante è battuto: 0-1. Il gol fa saltare l’equilibrio in un match che procede a strappi. La Juve – che colleziona ammonizioni – punge con le conclusioni di McKennie e Gatti. Il Milan prova a sfruttare le palle inattive, il colpo di testa di Leao non inquadra i pali. Una raffica di sostituzioni fa da prologo agli ultimi 10 minuti di match. La Juve si copre e fa girare il pallone, creando al 92′ una colossale doppia chance per il raddoppio. Mirante nega il gol a Cambiaso e respinge il tap-in di Vlahovic. Il Milan resta in partita ma non ha la forza per l’assedio finale: vince la Juve, l’Inter è prima.

Dopo la sconfitta contro la Juventus, Stefano Pioli ha parlato così ai microfoni di DAZN:

Sulla partita: “Non parlo dopo le partite alla squadra, c’è ancora troppa tensione e anche delusione. Abbiamo fatto una partita in 11 e in 10, potevamo essere più attenti, non siamo stati inferiori nemmeno in inferiorità numerica”.

Sul cambio di Pulisic dopo il rosso a Thiaw: “Ho tolto un attaccante per mantenere lo stesso assetto difensivo che avevamo preparato in settimana. Siamo partiti bene nel secondo tempo, dovevamo essere più intensi e attenti nella nostra metà campo per provare a portare a casa un risultato positivo”.

Su Leao: “Mi aspettavo più Weah che Gatti su Leao. Gatti ha fatto tantissimi falli. Se commetti falli ripetuti dovrebbe arrivare il giallo da regolamento. Abbiamo fatto la nostra partita, dovevamo riempire meglio l’area nel primo tempo. Sull’espulsione abbiamo commesso un’ingenuità individuale e di reparto perchè dovevamo stare più stretti. E’ un peccato perchè anche in 10 non siamo stati inferiori. Un risultato positivo sarebbe stato più giusto”.

Sul rosso a Thiaw: “Doveva temporeggiare e non provare l’anticipo. Anche il terzino ha sbagliato perchè doveva stare più stretto. Thiaw è stato anche sfortunato perchè è scivolato, ma poteva fare meglio”.

Su Jovic: “E’ entrato bene, ha tenuto bene palla. La sua condizione sta migliorando, anche Okafor può giocare in quel ruolo. Ma se serve un giocatore che tenga palla Jovic ha caratteristiche diverse rispetto a Okafor che fa meglio in altre situazioni di gioco”.

Sui ko contro Inter e Juventus: “Non ci toglie nulla. Dobbiamo cercare di fare meglio. La squadra è consapevole delle proprie qualità, poi ogni partita ci dice dove migliorare. Sicuramente diventare più concreti è un obiettivo”.