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Milan, si presenta Fonseca: qui per vincere. Garantisce Ibra: in arrivo il 9

Giorno di raduno per il Milan, primo club di serie A ad iniziare la preparazione. Squadra ancora incompleta ma oggi si presentava innanzitutto il nuovo allenatore, il portoghese Paulo Fonseca. Insieme al tecnico ex Roma ed ex Lille Zlatan Ibrahimovic che ha fatto gli onori di casaa.

Buongiorno a tutti, benvenuto a Paulo Fonseca. Primo giorno di attività di allenamento a Milanello. Oggi parliamo di presente, qualche giorno fa abbiamo parlato di Futuro. Siamo contenti che sia arrivata la giornata per presentare Fonseca. Fa parte delle nostre idee e della nostra strategia: stiamo studiando tante cose che arriveranno. Non abbiamo fretta. Siamo molto carichi, abbiamo tanta fame e abbiamo tanta voglia di iniziare di questa nuova avventura, siamo felici. Siamo carichi“.

Ci può dare un aggiornamento sul mercato? Com’è la situazione Zirkzee? “Stiamo studiando, stiamo parlando. Non abbiamo fretta. Il mercato è lungo. Posso garantire che i nuovi acquisti arrivano. Stiamo parlando, discutendo. Non c’è niente di fatto. Zirkee è passato. Ne abbiamo uno in mente, ma non dico il nome. C’è qualcuno che puntiamo. Grazie“.

Per portare giocatori devi anche creare spazio. Non vogliamo avere una rosa di 30 giocatori, ma di 23. Arriveranno i nuovi acquisti, ma bisogna anche creare spazio per non fare avere troppi giocatori non funzionali al mister. Bisogna pensare non solo a chi entra, ma anche a chi esce. Chi arriverà è per migliorare la squadra, tutto è studiato per migliorare la rosa. Non è solo portare, portare, portare, non dobbiamo avere 40-50 giocatori come nel football americano”.

Su Theo: “Theo è un giocatore del Milan. Siamo fortunati che abbiamo 3 giocatori nelle semifinali degli Europei. È un giocatore del Milan, lo sappiamo che è molto felice qua e la famiglia sta bene. Con il nuovo allenatore avrà molto più spazio per giocare come piace a lui. Il gioco di Fonseca sarà costruito anche su di lui, andrà molto bene e non sono preoccupato”.

Origi e Ballo-Touré non figurano nella lista dei convocati per il raduno: “Origi e Ballo-Touré sono convocati, ma nel Milan Futuro. Non fanno parte del progetto della Prima Squadra”:

Sui tanti infortuni sofferti l’anno scorso: È un discorso che non ricade solo sull’allenatore e sullo staff. Abbiamo cambiato tanto nell’area medica. Quando abbiamo avuto tanti infortuni non eravamo soddisfatti. Ci sono stati cambiamenti anche nell’area medica, pensiamo di aver trovato la strada giusta“.

Sei deluso del fatto che Kia Joorabchian non sia sceso dalle sue richieste? No. Deluso mai. Questo è parte di calcio. Realtà e voci sono due cose diverse. Ci sono procuratori che risolvono e procuratori che creano problema. In questo caso non era nessuna delle due. Le voci che giravano non erano la stessa cosa della realtà. Abbiamo un’idea per l’attacco, speriamo che entri il più velocemente possibile”.

Fonseca vivrà a Milanello nei primi tempi: “Perché costa meno (ride, ndr). Si sta bene a Milanello. Ci sono giornalisti che stanno sempre fuori e vogliono vivere dentro, però bisogna pagare l’affitto eh (ride, ndr).”

È possibile che il Milan abbia tre punte per la prossima stagione? Bisogna trovare una soluzione per chi non avrà spazio. Per i tre attaccanti: uno è mister X, quello che puntiamo. Poi dipende dalle situazioni. Jovic è nostro. Poi dipende dal mister, quanti attaccanti gli servono. Vogliamo avere giocatori che saranno utilizzati, non devono essere qua per perdere tempo. Poi c’è il Milan Futuro che vogliamo spingere, vogliamo dare ai ragazzi l’occasione: ma non c’è responsabilità su di loro. Tre attaccanti comunque sono possibili, niente è impossibile. Vediamo cosa succede”.

Oggi la Curva Sud non sarà presente al raduno… “Capisco questa passione e ambizione che si aspettano. Capisco che i tifosi vogliono vincere, ma siamo sulla stessa pagina. Oggi non ci saranno gli ultras perché mancano tanti giocatori importanti, capisco. Alla fine è una questione d’amore. Facciamo questo per soddisfarli. Essere al Milan vuol dire avere a che fare con la pressione, chi lavora qua sa che bisogna vincere. C’è garanzia? No. Ma siamo sulla stessa barca tutti quanti. Andiamo dritti tutti insieme, si pedala e si arriva. I miracoli non esistono, Dio non ha creato il mondo in un giorno, ma in sette giorni. Siamo al primo giorno“.

Poi parola a Fonseca

“Buongiorno a tutti. Devo ringraziare come sono stato accolto in questi giorni. Voglio ringraziare la società per la fiducia in me e nel mio lavoro. Sono molto motivato, emozionato, fiducioso di fare qui un gran lavoro. So che arrivo in un club che vuole vincere, sono stato nel bel Museo e ho visto la storia del Milan e devo dire che ho una grande ambizione di fare parte di questa storia. Zlatan mi ha mostrato anche lo spazio per i nuovi trofei. Voglio fare parte di questa storia. Sono pronto per iniziare. Non vedo l’ora di cominciare”

Che momento è per lei oggi? “Io sono qui con grande ambizione. So che gli allenatori che arrivano qua, arrivano per vincere. Ho guardato tante volte Baresi e tanti altri giocatori che hanno fatto la storia del Milan. Ho la consapevolezza che è una grande responsabilità ma anche un grande orgoglio. Il Milan è un club universale. So la responsabilità che ho nelle mie mani ma ho grande fiducia di far vincere il Milan”

A che punto è la rosa nella sua costruzione? Questo Milan può ambire allo Scudetto? “Devo dire che sono qui anche perché credo molto nei giocatori che abbiamo e nella rosa. Penso che non è una novità che abbiamo bisogno di calciatori, non tanti, ma è vero che abbiamo qualche posizione che dobbiamo migliorare”

Punto più importante della sua carriera? L’ultimo straniero a vincere fu Mourinho… “Voglio essere il nuovo straniero che vince in Italia. Voglio vincere qui nel Milan. Ho grande ambizione. So la responsabilità e voglio vincere… voglio vincere”

Com’è il Milan sul campo nella sua testa? Quali sono i concetti chiavi? “Io penso che il Milan è un club con storia di avere un calcio offensivo. Per vincere dobbiamo essere una squadra dominante: questo voglio costruire qui. Una squadra coraggiosa, dominante, offensiva, reattiva, una squadra che non lascia pensare e giocare le altre squadre. Ma prima di tutto voglio vincere. La qualità del gioco per me è importante. Voglio costruire una squadra che lasci i tifosi orgogliosi, con un’identità forte. Spilla dell’Ucraina? Abbiamo la responsabilità di non dimenticare ciò che sta succedendo”

Sull’attacco: quale caratteristiche deve avere il numero 9? “Tutti noi sappiamo che ne abbiamo bisogno. Insieme stiamo cercando di portare qui l’attaccante con le caratteristiche giuste. Se siamo una squadra che gioca negli ultimi trenta metri, dobbiamo avere un attaccante forte. Sappiamo chi è il giocatore che vogliamo e lo aspettiamo qui a breve”

Colmabile il gap con l’Inter? “Posso promettere che lotteremo in ogni partita per vincere. Non sarà diverso con l’Inter. Sappiamo che abbiamo una squadra forte e che l’Inter è una delle squadre più forti. Ma dobbiamo giocare con coraggio e senza paura di niente. Sempre con l’ambizione di vincere”

Cosa si aspetta Leao? “Leao è un giocatore importante per il Milan, è decisivo. Mi aspetto un giocatore motivato, pronto per giocare per la squadra. Penso che sia giovane e che ha possibilità di imparare tutti i giorni: voglio lavorare per fargli imparare cose che penso possa imparare, sempre per aiutare la squadra”

All’8 di luglio ancora nessun acquisto. Quando arriveranno gli acquisti? A che punto siamo con l’attaccante? Cosa è successo con Zirkzee? “Noi abbiamo una frase in portoghese che dice “la fretta è nemica della perfezione”. Abbiamo una situazione puntuale e come Zlatan ha detto sappiamo quello che vogliamo. Nel momento giusto avremo il giocatore”

Più fondamentale l’arrivo di un difensore o il numero 9? Come si migliora il rendimento difensivo? “Ho studiato la squadra e non voglio fare paragoni con il passato. Devo guardare a ciò che devo imparare. Una delle cose che dobbiamo migliorare per vincere è essere una squadra più equilibrata. Ho studiato la questione difensiva, dobbiamo migliorare. Questo èm relazionato con il modo di difendere. Ciò che posso dire è che vogliamo una squadra più aggressiva e che difende più lontana dalla nostra porta. Lavorerò per migliorare questa fase. Noi abbiamo dei buoni difensori e non penso sia un problema individuale, dobbiamo migliorare collettivamente. La priorità è l’attaccante in questo momento”

Scetticismo dei tifosi: cosa si sente di dire ai tifosi? “Ho una voglia molto grande di cominciare e di poter convincere i tifosi. Voglio far credere ai tifosi che noi saremo una squadra ambiziosa e che giocherà per vincere. So la responsabilità che ho e sono io che devo convincere i tifosi: sono sicuro che saranno con noi in tutti i momenti. Tutti insieme saremo molto forti”

Quanto tempo ci vorrà per vedere la sua mano? “Io penso che la prima partita contro il Torino mi aspetto di vedere le mie idee sul campo. Questo è un processo che ha bisogno di tempo. Cominciamo oggi ma senza giocatori importanti: arriveranno più tardi e non penso che saremo perfetti il primo giorno di campionato ma si potrà cominciare a vedere una squadra diversa”

Milan reduce dal secondo posto. La parola scudetto che significa? “Vincere. Come ho detto l’allenatore che arriva qui, lo fa per vincere. Sono qui per questo, è la verità e non possiamo scappare da questa verità”

Chi sono i giocatori che conosci di persona? “Ho giocato contro tanti giocatori. Non ho un rapporto personale con nessuno ma li conosco tutti”

Che ne pensi di Florenzi? “U giocatore della squadra e in questo momento conto su di tutti che sono in rosa. Florenzi è uno di questi”.

Sui terzini: come vede la situazione attuale? Hai sentito Theo: cosa c’è nel suo futuro? “Theo è un giocatore importantissimo per noi. Penso di giocare con diverse strutture. Devo capire le caratteristiche dei giocatori che abbiamo. Se c’è un Theo molto forte offensivamente, a destra non posso prenderne uno uguale: magari possiamo giocare con un terzino bloccato oppure con uno più avanzato, dipende dalla strategia per ogni partita. Abbiamo soluzioni per le diverse strutture che vogliamo, è positivo”

Ha chiesto un giocatore più esperto? Morata le piace? “Non voglio parlare di nomi. Come abbiamo detto noi sappiamo chiaramente chi è il giocatore che vogliamo. Quello che sappiamo è che vogliamo grande qualità per questa posizione molto importante per la squadra. Quando cambiamo, cambiamo per migliorare. L’attaccante deve apportare tanto per la squadra. Stiamo lavorando e credo che avremo brevemente questo giocatore”

Sugli infortuni: “Non conosco in profondità le ragioni per avere avuto questi infortuni. Da ieri abbiamo cominciato a parlare con Milan Lab e siamo tutti a parlare insieme per non averli più. Gli infortuni sono di più con tante competizioni e tante partite: ma sono fiducioso che non avremo grandi problemi”

Cosa si porta dietro dall’esperienza alla Roma? E’ maturato? “Io ho una grande passione per l’Italia. Ho avuto una grande esperienza a Roma: è stata molto importante per prendere questa decisione di tornare in Italia. Sono contesti diversi. Conosco bene il campionato, gli altri allenatori, le caratteristiche della Serie A. Sono prontissimo”

Che idea hai del livello della Serie A? Come interagirai con Milan Futuro? “Il campionato qui è fortissimo. Penso che la Serie A è uno dei campionati più difficili del mondo, con caratteristiche molto proprie. In questo momento so che c’è la preoccupazione dia vere  più giocatori italiani. Siamo un esempio in questo momento con il Milan Futuro: penso che stiamo preparando molto bene il presente e il futuro del club. Ho guardato e conosco giovani giocatori di qualità che abbiamo. Non ho nessun problema a far giocare giovani giocatori italiani se hanno coraggio e qualità”

Quando i primi contatti con il Milan? Quanto è importante avere Ibra come riferimento? “Zlatan è molto importante: un riferimento per tutti noi. Non è importante quando abbiamo cominciato a parlare, ma è stata importante la comunione di idee: quello che la società vuole è quello che posso apportare alla squadra. Penso che siamo tutti fiduciosi per il futuro e il presente del Milan”

Come vuole intervenire sulla fase difensiva? “Non è tanto un problema individuale ma settoriale e collettivo. Penso sia legato con il modo di difendere. Voglio cambiare con una squadra più aggressiva, pressare le altre squadre, più reattiva quando perdiamo palla e più alta a difendere. Se miglioriamo questo, dopo ci sono situazioni settoriali o specifiche. Ma dobbiamo trovare un modo che lasci sicura la squadra nel momento difensivo. Questo equilibrio è importante da trovare per non prendere tanti gol”

Centrocampo: a due o a tre? Ha bisogno di un mediano difensivo? “Non voglio fare paragoni. Ho un modo di difendere diverso rispetto a quello che aveva il Milan gli anni scorsi. Per questo so che ho una tendenza, più qui in Italia, a fare uomo su uomo: penso che in qualche momento possiamo farlo ma io non sono un allenatore che fa in tutto il campo così. Cambierà l’approccio del mediano”

Quale l’obiettivo per la Champions? “Noi vogliamo andare più avanti possibile. Sappiamo come è difficile. Abbiamo l’ambizione di vincere tutte le partite. Avremo bisogno anche di fortuna. Ma in tutte le partite avremo ambizione di vincere”

La seconda stella è una pressione o stimolo? “E’ una motivazione, una motivazione”

Come ti sei approcciato con Cardinale: avete parlato? “Abbiamo parlato. E’ stata importante anche questa conversazione. Una delle cose che mi è piaciuta di più è che Gerry mi ha detto “il Milan vuole vincere non solo oggi ma domani”. Questo è ciò che la società sta facendo: si prepara per vincere oggi ma ha un progetto chiaro per il futuro. Poi siamo sempre in contatto, normalmente”

Soddisfatto dalle caratteristiche dei centrali? Come vede Kalulu, terzino o centrale? “Kalulu gioca nelle due posizioni. Sono soddisfatto di avere quasi tutti i difensori per cominciare il lavoro. Normalmente comincio con la fase difensiva, manca solo Theo. Positivo avere questa possibilità di avere Kalulu con diversi ruoli: non è molto offensivo ma dipenderà dalla struttura di gioco. Sono soddisfatto di questa possibilità di giocare in diversi ruoli”

Quale giocatore può essere valorizzato? Okafor per esempio? “Abbiamo tante qualità qui. Abbiamo diverse soluzioni per diverse posizioni. Tutti i giocatori saranno importanti. Una delle cose più importanti per me è vedere imparare e crescere i calciatori che lavorano con me. Se miglioriamo i giocatori, la squadra sarà milgliore. Ho questa preoccupazione di far progredire”

Zirkzee è il passato. L’attaccante che ci aspettiamo è simile come caratteristiche? “Penso che Zlatan ha detto tutto. Non mi piace molto fare nomi. Per noi è molto chiaro il giocatore che vogliamo”

Rapporto con Milanello? “Vivo solo per adesso (ride, ndr)… Per me è molto semplice: posso lavorare molto. Non abbiamo molto tempo disponibile. Qui adesso non c’è la mia famiglia e normalmente lavoro tante ore: per me è più facile stare là e con lo staff possiamo rimanere più ore a lavorare. In questo momento è più pratico vivere a Milanello”

Commento positivo di un tifoso della Roma. Ora che è a Milano, cosa si sente di dire ai tifosi rossoneri? Cosa può portare al Milan che non ha portato alla Roma? “Sono squadre diverse. Non voglio parlare molto del passato. Quello che voglio dire è che sappiamo che Roma non è piazza facile ma sono stato molto felice lì. Porto nel cuore quel momento ma ora è il passato. Ai tifosi dico che avrò rispetto di loro sempre e che c’è la volontà di costruire una squadra onestamente che li renda orgogliosi”

Ha uno slogan particolare? “Dentro la squadra creiamo sempre qualche frase o parola, ma ci devo pensare… é una cosa di feeling, devo conoscere bene i giocatori e lo staff”

Lei è molto flessibile. Preferisce il centravanti di peso alla Dzeko o di movimento alla David? “Sti provando a capire l’attaccante che vogliamo (ride, ndr)… Dipende dai giocatori che abbiamo, dipende dal modulo. A Lille abbiamo giocato anche senza attaccanti. In diverse zone del campo possiamo giocare con diverse strutture. Quello che sappiamo è che vogliamo giocare negli ultimi 30 metri e l’attaccante che vogliamo deve giocare senza spazio negli ultimi trenta metri”

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