Monza, pari con la Roma

La Roma, nella sua competizione di Serie A, non riesce a ottenere la terza vittoria consecutiva sotto la guida del nuovo allenatore Juric. La partita contro il Monza si conclude con un pareggio di 1-1.

Durante il match, la Roma ha inizialmente preso il vantaggio al 61° minuto con un gol di Dovbyk. Tuttavia, la squadra è stata raggiunta al 70° minuto da Monza, grazie a un gol di Dany Mota.

Questo risultato lascia la Roma all’ottavo posto in classifica con 10 punti, condividendo questa posizione con squadre come l’Empoli e l’Atalanta. Da parte sua, il Monza è ancora alla ricerca della sua prima vittoria stagionale, posizionandosi al penultimo posto con soli 4 punti, al pari del Venezia. Nel primo tempo, la Roma ha cercato di controllare il gioco mantenendo il possesso palla, ma raramente ha creato vere occasioni di pericolo per la difesa del Monza.

Unica eccezione un tiro di Dovbyk che è stato parato dal portiere Pizzignacco. Al 14° minuto, Koné del Monza ha avuto una grande opportunità: ha tirato con il sinistro da fuori area, colpendo il palo alla sinistra del portiere avversario. Dovbyk è poi riuscito a ribattere verso la porta, ma si trovava in fuorigioco. Poco dopo, al 17° minuto, anche il Monza è andato vicino al gol con Maldini che, sfruttando un assist in area, ha tirato forte, ma Svilar, il portiere della Roma, ha respinto con il piede. Un cambio obbligato per la Roma è avvenuto al 19°, quando El Shaarawy si è infortunato ed è stato sostituito da Zalewski. Al 22°, Pellegrini ha ricevuto un ottimo passaggio ed è entrato in area, ma il suo tiro è uscito di poco a lato.

C’erano state proteste per una possibile scorrettezza nei suoi confronti, tuttavia l’arbitro La Penna e il VAR hanno deciso di lasciar proseguire il gioco. Al 24°, Koné si è nuovamente reso pericoloso con un tiro diagonale dall’interno dell’area, ma il giovane portiere del Monza è riuscito ad allontanare il pallone con un tuffo impressionante. Verso la fine del primo tempo, al 33°, c’è stato un cross dalla destra destinato a Dovbyk. Tuttavia, il difensore del Monza, Izzo, ha difeso bene e bloccato l’attacco. Al 40°, Mancini ha subito uno scontro aereo ed è stato costretto a lasciare brevemente il campo per ricevere cure, tornando poi con una fasciatura alla testa che ricordava quella famosa di Chiellini. All’inizio del secondo tempo, Maldini è stato rapidamente servito sulla destra e ha tentato un cross; Ndicka è stato vigile e ha fatto buona guardia in difesa su Djuric. Al 10° minuto, c’è stato un bel gioco di squadra tra Pellegrini e Dovbyk, che gli ha passato la palla di sponda. Pellegrini, trovandosi in una buona posizione, ha tirato col mancino, ma Pizzignacco (tornato titolare dopo la prova non convincente di Turati a Napoli) è pronto.

Al tredicesimo minuto del primo tempo, Dovbyk, un attaccante ucraino, si è reso protagonista di un’azione interessante sulla fascia centro-destra del campo. Ha cercato di sorprendere il portiere avversario con un tiro curvato con il piede sinistro, mirando al secondo palo della porta.

Tuttavia, il tiro non ha centrato l’obiettivo, finendo alto sopra la traversa. Poco dopo, al sedicesimo minuto, Dovbyk si è distinto nuovamente. Dopo un passaggio in profondità ricevuto da Cristante, ha gestito abilmente il pallone spalle alla porta, superando il difensore Izzo.

Con un movimento rapido, si è liberato per attaccare verso la rete, concludendo l’azione con un preciso tiro mancino nell’area, sbloccando così la partita. Pochi minuti dopo il primo gol, l’allenatore Nesta ha deciso di effettuare un cambio tattico: ha inserito Dany Mota al posto di Bianco al diciottesimo minuto. Al venticinquesimo minuto, la squadra padrona di casa è riuscita a pareggiare. L’azione è partita da Maldini che, avanzando centralmente con il pallone, lo ha servito a Carboni posizionato sulla sinistra. Da lì, Carboni ha effettuato un cross teso tra la difesa e il portiere. Sebbene Svilar, il portiere, abbia cercato di deviare la palla, il pericolo non è stato eliminato.

La palla è giunta infine a Mota, posizionato sul secondo palo, che ha segnato tempestivamente. Subito dopo il pareggio, l’allenatore Juric ha reagito effettuando delle sostituzioni: al minuto ventisei ha sostituito Soulé e Hermoso, inserendo Pisilli e Angelino. Due minuti dopo, D’Ambrosio è subentrato a Pereira. Al trentunesimo minuto, Dovbyk è tornato di nuovo alla ribalta, gestendo il pallone sulla sinistra e passando la palla a Koné, che ha tentato un tiro piazzato con il destro dal centro-sinistra.

Il tentativo è stato diretto sul secondo palo ma è uscito di poco. Verso la fine del primo tempo, al quarantunesimo minuto, Juric ha apportato ulteriori cambi: Baldanzi e Shomurodov sono entrati per rimpiazzare Pellegrini e Celik. Al minuto quarantatré, ci sono state alcune proteste per un presunto fallo in area di rigore su Baldanzi, da parte di Kyriakopoulos, in occasione di un cross dalla sinistra. Tuttavia, sia l’arbitro La Penna che il VAR hanno giudicato che non ci fosse nulla di irregolare. Al minuto successivo, Nesta ha optato per inserire Caprari al posto di Maldini. Nell’ultimo minuto del tempo regolamentare, Pizzignacco ha corso un rischio notevole uscendo dalla sua area di rigore per colpire il pallone di testa. In tale azione, ha subito un colpo involontario da un compagno, lasciando la porta incustodita per un breve momento. La Roma, però, non è riuscita a sfruttare l’opportunità. Durante i minuti di recupero, l’ultima occasione pericolosa è stata per Baldanzi.

Alessandro Nesta, tecnico del Monza, è intervenuto ai microfoni di DAZN al termine della gara pareggiata 1-1 contro la Roma: “Siamo un gruppo di lavoro importante, con a capo il dottor Galliani. A volte le cose vanno bene, altre volte male. Abbiamo scelto di pressarli un po’ più alti, nel secondo tempo abbiamo fatto molto meglio. Dobbiamo tenere duro, abbiamo 8 giocatori fuori, ci alleniamo con 6 Primavera e bisogna fare i complimenti a chi sta giocando. La sosta ci deve dare il tempo per recuperare qualcuno perché è molto importante. Una squadra come il Monza non può permettersi di avere tutte queste assenze”.

In cosa si può migliorare?
“Sono sempre state discrete partite, l’impegno non è mai mancato. Ci è mancata un po’ di qualità in mezzo al campo, ma su questi ragazzi metto la mano sul fuoco. Sono molto responsabili”.

Potremo vedere qualche novità anche sul piano tattico?
“Credo che in qualche partita possiamo permetterci un centrocampista in meno e una punta in più come Dany Mota o Caprari. Oggi siamo pochi e tante cose non le possiamo provare. Dobbiamo portare avanti il tempo, per recuperare qualcuno”.

La decisione del ritiro?
“I giocatori si sono auto mandati in ritiro e noi staff siamo andati dietro a loro. Oltre a giocatori sono uomini e bravi ragazzi, non credo che neo 2024 serva punire mandando in ritiro. Credo di più in queste decisioni prese in autonomina”.

Che giocatore può diventare Maldini?
“Daniel è un ragazzo forte, un giocatore top. Vedrete, è molto forte”.

Ne parli spesso con Paolo?
“No, sono due aspetti diversi. Lo conosco da quando ero piccolo perché avevamo fatto qualche vacanza insieme, ma non parlo di lui con il padre. Credo che le cose vadano divise”.