Olimpia, buona la prima in Eurolega, vittoria di carattere a Villeurbanne.

La difesa. La difesa, che ha tenuto l’Asvel a 18 punti nel secondo tempo e appena otto nel quarto conclusivo, ha consentito all’Olimpia di partire in questa stagione di EuroLeague con il piede giusto imponendosi a Villeurbanne 69-62. Dopo un primo quarto carico di problemi, l’Olimpia si è gradualmente rimessa in partita. Nicolò Melli e Billy Baron sono stati i più continui in attacco e alla fine proprio Baron ha segnato il tiro più importante: quando l’Asvel era tornato avanti, rimontando il meno sette dei minuti finale del terzo periodo, il suo missile da lontanissimo ha spaccato l’equilibrio emotivo della gara. Kevin Pangos, in ritardo di condizione, ha centrato un’altra tripla poco dopo, chiudendo la partita. In mezzo, c’è stata la palla rubata da Nicolò Melli dopo che Devon Hall aveva obbligato l’enorme Nando De Colo del primo tempo ad un passaggio forzato. La difesa di Hall è stata determinante: De Colo nella ripresa ha segnato due punti, su tiro libero, dopo che per metà gara aveva giocato al massimo del suo enorme potenziale.

IL PRIMO QUARTO – La gara è cominciata con due sorprese, il maxi quintetto dell’Olimpia con Voigtmann e Melli accanto ad Hines, e poi l’assoluta assenza delle segnalazioni elettroniche. Si è giocato l’intero primo periodo senza punteggio, situazione time-out, falli e bonus visibili a giocatori e allenatori, con le notizie sull’andamento della gara fornite dallo speaker. Dopo un paio di possessi, Kyle Hines è stato anche costretto a rientrare momentaneamente negli spogliatoi per un taglio alla fronte. L’Olimpia, concedendo un 8/9 da due iniziale all’Asvel, è scivolata sotto 20-5. E’ stato qui cheha cominciato a rispondere prima con Johannes Voigtmann poi con le penetrazioni utilizzate da Tonut e Hall per procurarsi qualche viaggio in lunetta e ridurre il divario a nove punti, 23-14, nonostante il 4/12 dal campo.

IL SECONDO QUARTO –  Nei primi quattro minuti, l’Olimpia ha dato equilibrio alla propria partita, subendo soprattutto i giochi in isolamento di Nando De Colo (16 punti a metà gara). E’ stato lui a conservare il vantaggio dell’Asvel tra gli otto e i 10 punti. Poi finalmente, Milano ha ribaltato l’inerzia della gara soprattutto in attacco con sette punti consecutivi di Billy Baron e poi un gancio di Melli per tornare a meno quattro dopo sei minuti. I canestri di Melli (nove nel primo tempo) hanno riportato Milano a contatto con l’Asvel prima che un nuovo passaggio a vuoto, sia difensivo che offensivo, restituisse all’Asvel otto punti di vantaggio a 1:49 dall’intervallo. Qui dopo il time-out di Coach Messina, ancora Baron (12 punti) ha ricucito il margine a tre punti, 44-41.

IL TERZO QUARTO – Il 4-0 iniziale di Hall e Tonut consegna all’Olimpia il primo vantaggio della partita. Qui si contano cinque sorpassi e controsorpassi consecutivi più la parità di David Lighty dalla lunetta. Con i due lunghi, Melli e Voigtmann, ad alternare il gioco interno e perimetrale, l’Olimpia ha costruto cinque punti di vantaggio a metà del periodo. Il margine ha raggiunto i sette punti, 56-49, quando qualcosa è stato sbagliato in modo banale, inclusi due lay-up al ferro. Con De Colo, cancellato da Devon Hall, nei primi otto minuti del periodo, l’Asvel paradossalmente è andato meglio senza la sua stella, ricucendo a meno due, 54-56.

IL QUARTO QUARTO – Il quarto periodo è stato come prevedibile una battaglia condizionata da falli, stanchezza, meccanismi da perfezionare. L’Asvel ha impattato a quota 56, l’Olimpia ha pagato subito il quarto fallo di Davies. Senza segnare, sbagliando anche qualche tiro libero di troppo, Milano si è aggrappata alla difesa per restare avanti. L’Asvel ha superato con due tiri liberi di De Colo a meno di due minuti dalla sirena. La risposta è stata, dopo un time-out, una tripla da otto metri senza ritmo di Billy Baron; sul ribaltamento di fronte Hall ha messo la museruola a De Colo e Melli è andato a rubare palla; infine Kevin Pangos a 54 secondi ha centrato il primo tiro della sua gara riaprendo cinque punti di margine per l’Olimpia, che poi ha chiuso la gara 69-62.

Così Coach Ettore Messina ha commentato la vittoria di Villeurbanne: “E’ stato un grande successo per noi, qui non è mai facile soprattutto a inizio stagione. Abbiamo cominciato la partita molto male, sia a noi che a loro mancavano alcuni giocatori importanti, il nostro attacco è molto lontano da un livello accettabile, Kevin Pangos, il nostro playmaker, è lontano dal suo standard dopo essere stato fermo tre settimane e in pratica aver saltato la preseason, ma la difesa ci ha tenuto in partita. Averli tenuti a 18 punti nel seconod tempo è significativo di quanto questi ragazzi si impegnino e siano dedicati alla squadra. Tonut ci ha dato tanto nel corso della gara e non è scontato per un giocatore che in questa competizione è un esordiente. Il fatto che lui e un altro nuovo giocatore, Billy Baron, abbiano dato tanto è molto incoraggiante perché di solito serve tempo per capire come inserirsi e cosa serva ad una squadra. Adesso ci concentriamo sul lavoro e speriamo di avere presto qualche altro giocatore. Ma è stata una vittoria importante, contro una squadra per la quale ho il massimo rispetto”.

Su cosa è cambiato dopo il primo quarto – “Un paio di palle rubate, qualche buona difesa, un paio di rimbalzi e poi abbiamo attaccato più velocemente, mosso di più la palla e creato tiri migliori. Questo tipo di partite cambiano quando, pur sbagliando in attacco, resti in partita con la difesa. E’ quello che è successo stasera. Nel primo quarto non è successo e siamo stati terribili. Per questo dico che l’apporto di Baron e Tonut è stato decisivo”.

L’ultimo minuto – “In certe situazioni il massimo che puoi fare è mettere la palla nelle mani giuste. L’ha fatto TJ Parker con De Colo per tanti possessi, e qui devo dire che la difesa di Devon Hall nel secondo tempo è stata determinante nel tenerlo senza canestri dal campo e appena due punti, e l’ho fatto io alla fine con Baron, che stasera ha sempre tirato con grande fiducia, e poi con Pangos. E’ importante che Pangos abbia avuto la fiducia e l’abilità di prendere e segnare quella tripla dopo una gara difficile. Dice molto del suo carattere. Noi eravamo senza due playmaker, Naz Mitrou-Long e Baldasso, Pangos è appena rientrato e per lunghi tratti tutta la regia è stata sulle spalle di Hall. Anche per questo è stato fondamentale il suo lavoro difensivo”.