L’Olimpia gioca una partita convincente con cinque uomini in doppia cifra e la lucidità giusta per colpire quando serve. Fa eccezione il secondo quarto quando un po’ di confusione ha permesso ad Avellino di segnare 29 punti e trasformare un vantaggio convincente in un momento di difficoltà subito corretto nella ripresa. Non fosse stato per qualche tiro libero inaspettatamente sbagliato di troppo, sarebbe stato tutto più semplice. In ogni caso è 85-79 con un Mike James decisivo su ambedue i lati del campi, i misisli giusti di Jerrells e Nunnally, la difesa di Brooks, l’attacco di Kuzmisnaks e il dominio interno di Kaleb Tarczewski. 85-79 Milano nella serata dlel’omaggio a Joe Barry Carroll, che avvicina il primo posto in regular season ad una sola vittoria di distanza.
IL PRIMO TEMPO – L’Olimpia chiude i rifornimenti dentro l’area, ruba palloni, corre in contropiede, segna e scappa via 13-0 con triple di Nunnally, James e Brooks. Kaleb Tarczewski incide dentro l’area, produce sette punti nel primo quarto, anzi in sette minuti. L’Olimpia tocca i 15 punti di vantaggio sul 20-5. Poi Avellino, che patrte con un quintetto enorme in cui Nichols gioca da 3 e Udanoh affianca Young, si scuote. Hamady Ndiaye attacca il ferro con la sua potenza nel momento in cui Tarczewski va in panchina e finisce meglio il primo quarto rientrando a meno otto, 22-14, approfittando anche di quattro errori dalla lunetta dell’Olimpia con tre giocatori differenti. Avellino continua a sfoggiare la sua fisicità dentro l’area, per prendere falli e chiudere la porta vicino a canestro. Arrivano in sequenza il secondo fallo di Tarczewski e poi una palla rubata da Demonte Harper che si traduce in un contropiede facile per il meno cinque che convince Coach Pianigiani a spendere il time-out. Una tripla di Campogrande ricuce il divario a due punti, prima che sia Kuzminskas a mettere la seconda tripla che fa respirare un po’ Milano. Cinciarini mette tre tiri liberi su quattro, Harper segna anche da tre e firma il meno uno. Poi Nichols dalla lunetta scrive il primo vantaggio di Avellino. Mike James con due liberi e un canestro in contropiede per un attimo rimette avanti Milano, ma Young da sotto e D’Ercole dalla lunetta chiudono il primo tempo con il 4-0 che vale il 43-40 per la Scandone.
IL SECONDO TEMPO – Nunnally con una tripla e un lungo jumper dall’angolo impatta a quota 45. Ariel Filloy risponde con una tripla allo scadere dei 24″, che però Mike James cancella con un gioco da tre punti. Milano scappa a più sei con una schiacciata di Tarczewski su alzata di Nunnally e una prodezza di James in fade-away. Campogrande con un canestro di rapina ferma il parziale. Ma l’Olimpia continua, con Nunnally, James, Tarczewski, poi la tripla di Jerrells che scava 11 punti di vantaggio in un terzo quarto energico e preciso (27-12), nonostante i tre falli di Mike James. Una seconda tripla di Jerrells., con potenziale gioco da quattro punti non completato, chiude il terzo sul 67-55 Olimpia. Avellino aggredisce il quarto periodo con un contropiede di Harper e un lungo jumper di D’Ercole. Il 4-0 spinge Coach Pianigiani a fermare subito la partita. Con due tap-in consecutivi, Tarczewski riapre 12 punti di margine a favore dell’Olimpia. Poi Sykes in contropiede e Filloy da tre ricuciono a meno sette. Kuzminskas replica con la terza tripla della sua gara, poi con un alley-oop suggerito da James. Udanoh in transizione riporta Avellino a meno otto. Cinciarini dalla lunetta e Omic a rimbalzo conservano i 10 punti di margine. Poi Sykes completaun gioco da quattro forzando il quarto fallo di Kuzminskas e Avellino “ruba” un possesso, Udanoh da sotto firma il meno quattro a 1’53” dalla fine. Mike James, in una serata sfortunata dalla linea, forza il quinto fallo di Sykes ma fa solo 1/2. Udanoh segna il meno tre. Poi l’Olimpia difende bene due volte sull’attacco di Avellino. Nunnally spende il fallo su Udanoh quando l’Olimpia ha tre punti di vantaggio. Il lungo irpino mette un libero su due, Nunnally strappa il rimbalzo e centra i liberi del più quattro a 12 secondi dalla sirena. Poi Jerrells chiude i conti, 85-79.
Coach Simone Pianigiani così ha commentato la gara con Avellino: “È stata una partita buona per come stiamo adesso, considerando che abbiamo sbagliato tanti tiri liberi contro una squadra attrezzata e grossa. Abbiamo costruito un bel vantaggio subito in avvio poi è chiaro che dobbiamo migliorare in quel secondo quarto. Ho cercato di cambiare un po’ alla volta per non prendere break, ma è successo lo stesso. Quello che serve è essere performanti appena si va dentro, mettere i tiri aperti e farsi trovare pronti. Ci manca una vittoria per un primo posto che ha un valore simbolico, ma vogliamo lo stesso perché i ragazzi se lo meritano. Chiaro che non è semplice avere l’identità che vorremmo avere in questo momento e lavorare in modo omogeneo per i playoff. A Brescia eravamo senza James e Jerrells e oggi senza Nedovic e Micov. Il che significa che non riusciamo a lavorare come vorremmo però siamo compatti e abbiamo desiderio ed è quello su cui lavoreremo. Le risposte emotivamente sono incoraggianti poi vedremo con chi giocheremo. Sul piano dello spirito è importante non fallire, ma sono ottimista. Jerrells ha lavorato bene di recente, poi si è fermato prima di Brescia, ma è uno esperto, oggi ha difeso e se sta in campo poi segna anche, non è quello che mi preoccupa. Nei playoff sarà importante averne tanti nelle migliori condizioni possibili, poi se dopo due gare qualcuno deve stare fermo è giusto aspettarsi che sia pronto la gara successiva. Non vale solo per Jerrells. Poi è importante avere Tarczewski al meglio: con lui oggi eravamo +22, ma anche a Brescia dove aveva giocato poco per i falli e il tecnico con lui in campo eravamo abbondantemente avanti. Però dobbiamo performare con tutti”.