Il secondo quarto è stato fatale. L’Olimpia – senza cinque giocatori, senza centri – ha perso il controllo di rimbalzi, ritmo, difesa, si è disunita e non ha arginato la tempesta. Quando il parziale di 23-0 attraverso i due quarti iniziali si è arrestato, la partita era andata via. Nel secondo tempo c’è stato un piccolo tentativo all’inizio del terzo periodo, ma niente di più. Il finale è 91-57.
IL PRIMO TEMPO – L’Olimpia usa il gioco in post basso di Nikola Mirotic che usa anche la sua statura contro Anthony Lamb e crea subito opportunità anche per i compagni. Armano Brooks aggiunge cinque punti e l’Olimpia sembra in ritmo, avanti 11-4. Invece, con i cambi è Trento a mettersi in gara e usare la sua aggressività a rimbalzo d’attacco per rimontare. L’Olimpia perde in fretta il controllo del ritmo. Arrivano tre triple di fila, di Cale, Zukaukas e Forray, e ribaltano la partita con l’aiuto di quattro tiri liberi sbagliati di fila. Trento chiude il primo periodo avanti 21-18. Poi il secondo quarto è quello del crollo, la squadra si disunisce in attacco, dove non segna per quasi sei minuti e anche in difesa. Il break è tremendo 20-0 e Trento va addirittura a più 23, 41-18. Solo qui l’Olimpia ha un sussulto, con l’energia a volte anche confusa ma energia di Caruso, Flaccadori, LeDay. Ricci dall’angolo centra la seconda tripla che riporta l’Olimpia a meno 17 ma l’ultimo canestro è di Bayehe e vale il 48-29.
IL SECONDO TEMPO – L’Olimpia ripropone il quintetto che aveva cominciato bene la partita. Armoni Brooks resta il più pericoloso soprattutto quando attacca l’area e arriva al ferro trovando anche angoli complessi. Segna tre volte di fila prima di commettere un errore in nove minuti abbondanti trascorsi sul parquet consecutivamente. Ma il divario non diminuisce. L’Olimpia torna al massimo a meno 17, mentre Trento ha energia, precisione ed entusiasmo. Quinn Ellis in questa fase della gara è il più vivace. Quando esce lui ci pensa l’intramontabile Forray. L’Olimpia precipita ancora a meno 24, 66-42 alla fine del terzo quarto. Il quarto periodo a quel punto è solo una passerella per la squadra di casa che resta imbattuta al comando della classifica.
Così Coach Ettore Messina ha commentato la partita di Trento: “Venivamo da una settimana molto difficile e i giocatori che ci avevano aiutato a reggere a Vitoria e a vincere la partita con la Virtus oggi non avevano nulla nel serbatoio. Eravamo partiti bene ma quando loro hanno alzato il ritmo, la fisicità noi non avevamo nulla da opporgli. Purtroppo ci siamo anche lasciati andare. Ci sono state cose che abbiamo provato, speravo qualcosa di diverso, ma senza lucidità e senza gambe non siamo riusciti a fare nulla, abbiamo ad esempio sbagliato tanti appoggi al ferro, tiri che normalmente non sbagliamo. Purtroppo, con la squadra così corta, i nostri giocatori più importanti non avevano nulla da dare. Complimenti a Trento. Noi possiamo solo chiudere la pagina di questa settimana durissima e aprirne una nuova”.