Il tempo supplementare punisce un’Olimpia coraggiosa, che non ha mai mollato, fino alla sirena. A Istanbul, si comincia con una sconfitta, 85-82, in una gara combattuta in cui i tentativi di fuga delle due squadre, prima l’Olimpia nel quarto iniziale, poi il Fenerbahce nella ripresa, numerose volte, sono stati sempre cancellati. Privi di tre guardie, tiratori e portatori di palla, l’Olimpia ha dovuto puntare obbligatoriamente su quintetti grandi e grossi, è stata ferita da 19 palle perse, ma è rimasta in partita controllando i rimbalzi, trovando buoni tiri, buone soluzioni soprattutto con Nikola Mirotic, con Johannes Voigtmann. Alla fine, più stanca che con problemi di falli, spremuti tanto gli uomini che l’avevano portata a lottare fino all’ultimo possesso, si è dovuta arrendere, nonostante un Nikola Mirotic da 27 punti, 11 rimbalzi, 38 di valutazione. Il Fenerbhace ha sfruttato la fisicità delle guardie e anche tre triple del centro Papagiannis che ha rivaleggiato con Voigtmann.
IL PRIMO TEMPO – L’Olimpia parte con Flaccadori in quintetto e tre lunghi, quindi Nikola Mirotic da 3. Il Fenerbahce arma soprattutto la mano di Tyler Dorsey, che firma cinque punti immediati, ma il controllo dei rimbalzi permette di usare bene il buon lavoro della difesa. Con una tripla di Mirotic e una di Flaccadori, l’Olimpia va avanti 14-8. Dopo il primo time-out di Coach Itoudis, il vantaggio tocca due volte i dieci punti, sul 18-8 e poi sul 23-13 con una tripla di Poythress. Il Fenerbahce però alza il livello di aggressività verso la fine del periodo, soprattutto con nove punti di Marko Guduric che usa tutta la sua taglia contro le guardie di Milano ricucendo a meno quattro, 23-19. All’inizio del secondo periodo, prova ad allungare ancora, ma un paio di errori banali e poi i due falli di Pangos e Flaccadori abbassano l’intensità della difesa. Il Fenerbahce si affida a Scottie Wilbekin. I suoi missili generano il sorpasso, poi in transizione Dorsey prova ad allungare per il Fenerbahce. L’Olimpia prova a reggere con due palle rubate praticamente consecutive, resta a contatto e all’intervallo è sotto di tre, 38-35.
IL SECONDO TEMPO – Il Fenerbahce al rientro dallo spogliatoio sembra più centrato nell’esecuzione dei giochi con Madar e Papagiannis al centro, Dorsey sugli scarichi. Due triple consecutive, del centro greco e dello stesso Dorsey, valgono il più otto e obbligano Coach Messina al time-out. Il vantaggio della squadra di casa tocca i dieci punti, poi Mirotic con Voigtmann guida la rimonta, che arriva fino a tre punti di distanza. Poi l’ultimo minuto è quello in cui il Fenerbahce prende di nuovo otto punti piazzando un parziale di 5-0, tripla di Pierre e appoggio di Guduric, 62-54. Nel quarto periodo, Milano prova a restare agganciata. Scivola a meno otto, poi un’entrata di Pangos, una tripla senza ritmo di Shields, un’altra di Tonut e infine un lay-up di Hines la riportano a meno uno. La risposta è una tripla in step-back di Dorsey. Ma l’Olimpia resta in partita. Mirotic firma il sorpasso. Wilbekin replica una volta di più, Voigtmann pareggia. La partita diventa un botta e risposta. Il Fenerbahce ricostruisce quattro punti di vantaggio. Melli dalla lunetta e poi da sotto su un mismatch firma il 4-0 del pareggio a 15 secondi dalla fine.
L’OVERTIME – Una tripla di Pierre su una palla scaricata fuori e poi un’entrata di Dorsey permettono al Fenerbahce di rimettere la testa avanti mentre l’Olimpia perde un paio di opportunità. Stanca (38 minuti Shields, 36 Mirotic, 32 Voigtmann ma anche 28 Melli) e quindi poco lucida in attacco, si aggrappa alla difesa, che tiene due, tre volte di fila. La quarta volta, Wilbekin mette la tripla che scava cinque punti. Mirotic con tre tiri liberi corona una prova di grande cuore riportando la squadra a meno due. Sull’ultimo possesso difensivo, il fallo tattico di Hines manda in lunetta Guduric. Fa solo 1/2 e apre la porta all’ultimo tentativo che però è fuori equilibrio di Mirotic. Il Fenerbhace vince 85-82.
NOTE – L’Olimpia era senza Billy Baron e Maodo Lo ma proprio nelle ore precedenti la gara a causa di un fastidio muscolare è stato mantenuto a riposo precauzionale anche Devon Hall. Mirotic ha fatto 38 di valutazione: il suo record carriera è di 39. Voigtmann ha segnato 21 punti, a due di distanza dal record personale di 23 in una singola gara. Infine, Kyle Hines ha raggiunto Paulius Jankunas a quota 392 gare di EuroLeague. Con la prossima diventerà primatista di tutti i tempi.
Così Coach Ettore Messina ha commentato la partita di Istanbul: “Alla fine, il Fenerbahce ha vinto una partita dura, combattuta da tutte e due le squadre tutti i 45 minuti. Abbiamo fatto 101 di valutazione, abbiamo preso più rimbalzi e dato via più assist, ma le palle perse e alcune decisioni che abbiamo preso nei momenti cruciali ci hanno penalizzato.. Ovviamente, aver giocato senza tre delle nostre guardie l’abbiamo pagato. Quando perdi per un possesso dopo un tempo supplementare rimpiangi tanti momenti. Ma devo dire che mi riporto a casa tanto carattere, resilienza, cuore, poi ci sono stati in attacco tanti momenti di buona circolazione di palla che ci hanno garantito tanti buoni tiri, ribaltando il lato. Infine, il dato positivo sono i rimbalzi. I rimbalzi a questo livello sono sempre importanti e noi abbiamo fatto un buon lavoro. Mi dispiace non aver potuto dare a Kyle Hines la soddisfazione di vincere una partita così importante per lui. Questa volta ha pareggiato il record di presenze. La prossima volta lo supererà”.