Olimpia domina a Messina ma perde Shields per infortunio.

L’Olimpia gioca una partita strepitosa a Brindisi dominandola dall’inizio alla fine (98-79). Ha costruito venti punti di vantaggio nel primo quarto, ha retto al rientro di Brindisi nel secondo quarto, persino quando i falli e l’infortunio occorso a Shavon Shields sul suo primo canestro dal rientro hanno obbligato Coach Messina a usare quintetti inediti, anche con Alviti da 4 assieme a tre guardie. Perso Shields dopo pochi minuti, Stefano Tonut ha fatto il suo stesso lavoro in difesa e anche in attacco dove sei uomini hanno segnato in doppia cifra. Brindisi veniva da cinque vittorie di fila, una striscia cominciata con la super rimonta su Bologna, è una squadra in grande condizione come lo era il Partizan battuto nell’ultimo turno di EuroLeague. Alla fine c’è stato spazio anche per l’esordio di Luca Panna da Magenta, ragazzo del settore giovanile.

IL PRIMO QUARTO – L’Olimpia parte eseguendo bene sia in difesa che soprattutto in attacco con la palla che va dentro, esce, trova le mani dei tiratori. Billy Baron segna dieci punti nei primi cinque minuti. Shavon Shields completa un gioco da tre punti subendo un fallo antisportivo che però lo elimina dalla partita (caviglia sinistra). Milano scatta 16-5. Dal primo time-out di Coach Vitucci, Brindisi esce con un 4-0, ma l’Olimpia non i scompone, anche senza Shields. Risponde con un 13-0 orchestrato da Kevin Pangos e vola a più venti sul 29-9. Brindisi finisce meglio il periodo segnando in tre possessi consecutivi e ricucendo a meno 14 sul 29-15.

IL SECONDO QUARTO – D’Angelo Harrison si carica Brindisi sulle spalle segnano a cavallo dei due periodi dieci punti consecutivi dopo un’entrata di Riismaa. Il vantaggio di Milano viene ridotto a 12 punti prima che tre liberi convertiti da Napier ripristina i 15 di margine dopo tre minuti e mezzo e qualche problema di falli (due di Melli, Ricci e Davies). L’Olimpia è costretta ad un quintetto atipico, con Alviti da numero 4. Un canestro di rapina a rimbalzo di Mezzanotte riporta Brindisi a meno dieci, poi Voigtmann, grande presenza nei paraggi del canestro, con un parziale personale di 4-0 riapre i 15 di vantaggio. Brindisi, apparentemente alle corde, risponde ancora. Una tripla di Mezzanotte, autore di dieci punti nel primo, completa un nuovo 6-0 che la riavvicina a nove lunghezze. Nel botta e risposta finale Voigtomann chiude con una schiacciata che vale il 52-41.

IL TERZO QUARTO – L’Olimpia parte lucida in attacco nell’armare i suoi uomini più ispirati. Melli usa il suo gioco in post basso, Baron segna cinque punti consecutivi. Milano soffre un po’ in difesa sul gioco interno di Nick Perkins, ma tocca il più 18 su un canestro in penetrazione lungolinea di Tonut. Brindisi si schiera a zona, ma l’esecuzione dell’Olimpia, eccellente nel trovare i taglianti nelle situazioni di mismtach, produce punti a raffica. Il vantaggio tocca i 21 punti prima della tripla di Bowman. Ma l’Olimpia finisce ancora meglio il periodo e ricostruisce il massimo vantaggio chiudendo sul 79-58.

IL QUARTO QUARTO – Mezzanotte dall’angolo mette la tripla che avvia l’ultimo periodo. Ma la risposta è ancora forte ed è costruita dalla difesa. Una schiacciata di Davies a rimbalzo apre 22 punti di margine e obbliga Coach Vitucci al secondo time-out della ripresa. Brindisi va all’assalto guidata da Burnell che segna due volte di forza. Una tripla di Tonut e una di Melli fanno da sandwich a quella di Bowman. Milano resta avanti di venti, tocca il più 24, e nel finale gioca in totale controllo completando una partita di altissima qualità.

Così Coach Ettore Messina ha commentato così la partita di Brindisi: “Siamo ovviamente molto contenti perché abbiamo battuto una squadra che veniva da una serie di vittorie consecutive in cui aveva dominato le sue partite. Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile in un palasport strapieno e tanto entusiasmo. Penso che i ragazzi siano stati bravi a indirizzare subito la partita dove volevamo in difesa ma soprattutto in attacco abbiamo giocato con grande lucidità, in modo altruistico muovendo bene la palla. La nota negativa è l’incidente occorso a Shavon Shields. Mi dispiace molto perché mettere il piede sotto non è stata proprio una cosa simpatica. Mi auguro che non sia nulla di grave. Voglio dire che è stato bello il minuto di raccoglimento. È una piccola cosa ma moralmente vale tanto: noi facciamo un mestiere divertente, andiamo dietro a una palla ma qui c’è gente che è morta annegata. Non è questione di sponde ma di umanità. Non varrà molto sul piano pratico ma è stato un modo per riflettere”