Olimpia, non riesce la rimonta a Bologna

Senza Shavon Shields (e Stefano Tonut),per vincere a Bologna sarebbe servito limitare al massimo il numero di piccoli errori, tiri liberi, palle perse non forzate o rimbalzi non controllati, per vincere. In qualche momento l’Olimpia ha dato la sensazione di poterlo fare ma puntualmente arrivava una sbavatura a punirla. Bologna ha vissuto su una serata di grande ispirazione nel tiro da tre, 17/34, e con quest’arma ha prima spaccato la partita e poi l’ha protetta anche se a deciderla sono stati gli 11 punti di Belinelli all’inizio del secondo quarto. Hanno creato il gap che l’Olimpia ha ridotto più volte ma non a cancellare. Si è avvicinata a meno sei, poi meno sette con il rimbalzo di Voigtmann corretto a canestro ma cancellato. Alla fine è 84-75, prima sconfitta dopo sette vittorie di fila.

IL PRIMO TEMPO – L’Olimpia parte costruendo buoni tiri da fuori. Segnano sia Napier che Lo, ma è Bologna ad essere ispirata al tiro in avvio di gara. Le prime quattro triple tentate sono tutte a bersaglio, poi diventano cinque delle prime sei. Si rischia il tracollo, ma piano piano Milano aggiusta un po’ le cose. Le triple di Hall e Mirotic la riavvicinano a meno tre, poi Mickey chiude il quarto sfruttando un mismatch su Hall. Bologna dopo il primo quarto è avanti 24-19. L’inizio del secondo periodo però è complicatissimo, perché Belinelli due volte trova lo spazio per eseguire il suo tiro da tre. Firma un personalissimo 6-0 e scava 11 punti di margine per la sua squadra, 31-19, obbligando Coach Messina al time-out. Al rientro però fischiano un antisportivo a Mirotic, che reagisce ad un fallo sanzionato di Belinelli. La conseguenza è che Nikola deve tornare in panchina con due falli e Belinelli ne firma altri cinque, inclusi i liberi, spaccando la gara sul più 16. Da quel momento, l’Olimpia si riassesta, trova qualche buona giocata anche di Caruso, Shabazz Napier è in modalità aggressiva (15 punti nel primo tempo) e qualche punto riesce a mangiarlo, nonostante qualche episodio sfortunato come un’interferenza di Polonara su un’entrata di Napier che genera un contropiede facile di Hackett nel momento migliore di Milano. Alla fine del primo tempo è 47-37 Bologna.

IL SECONDO TEMPO – L’Olimpia tenta di rimanere aggrappata all’avversaria. La Virtus continua a trovare canestri da tre anche insperati, tre sono di Shengelia, oltre alle solite sfuriate di un’irreale Belinelli. Milano prova a usare il gioco dentro-fuori di Mirotic, che firma otto punti nel terzo quarto, un periodo maledetto anche per i tiri liberi sbagliati, quattro consecutivi. Bologna allunga ancora, sempre oltre la doppia cifra di margine. L’ultima zampata però la vibrano prima Mirotic dalla media, poi Ricci da tre ricucendo a meno dieci, 64-54 alla fine del terzo. Napier con una penetrazione riporta il divario sotto la doppia cifra a poco meno di otto minuti dalla fine. Bologna replica con una tripla di Hackett. Melli centra a sua volta il bersaglio dall’arco e ancora Hackett punisce la difesa milanese da fuori ripristinando gli 11 di margine. Dopo il time-out di Coach Messina, l’Olimpia produce il massimo sforzo. Mirotic dall’angolo la riporta per la terza volta a meno otto. A 3:02 un alley-oop di Napier manda a canestro Voigtmann per il meno sei. Sul meno sette dopo l’1/2 di Cordinier, l’azione chiave sarebbe un rimbalzo d’attacco convertito da Voigtmann, ma viene chiamato un fallo a Melli. Qui Bologna respira e porta in fondo la partita, 84-75 con le sue 17 triple.