Ci mette troppo l’Olimpia per alzare il muro difensivo. Lo fa nel quarto periodo tenendo la Reggiana senza segnare per cinque minuti ma in un secondo tempo senza triple non riesce che ad avvicinarsi. Da meno 15 torna a meno due, sbaglia due volte il tiro del pareggio, e perde la quarta partita della sua stagione italiana, tutte in trasferta. 73-68 il finale.
IL PRIMO QUARTO – Il primo problema è il secondo fallo fischiato a Naz Mitrou-Long che modifica subito la rotazione di Coach Messina. L’Olimpia ha buone cose in attacco da Davies e Melli (nove punti in coppia consecutivi) e con loro scatta avanti nel punteggio. Ma al primo giro di cambi, si abbassa il rendimento della difesa e si smarrisce l’efficacia dell’attacco. Tutte le guardie messe assieme producono appena un punto (Baron dalla lunetta) così Reggio Emilia ne approfitta. Prima Cinciarini segna una tripla fuori equilibrio, poi chiude il periodo con una penetrazione che scava i tre di vantaggio della Reggiana sul 18-15.
IL SECONDO QUARTO – L’Olimpia trova una tripla di Hall e un grande canestro dalla media di Davies, si avvicina a meno due, ma non riesce ad imporre la propria difesa. Reggio Emilia con una tripla del debuttante Senglin allunga a più sette e forza il time-out urgente di Coach Messina. Milano esce dalla sospensione con un canestro di Davies, poi però ha qualche disattenzione difensiva, si espone ad una tripla di Burjanadze e poi anche ad un fallo su un tiro da tre del georgiano. La Reggiana due volte schizza a più otto. L’Olimpia risponde con un jumper dalla media di Hines e poi una palla rubata trasformata in un canestro in contropiede di Baron per il meno tre. Ancora tre tiri liberi di Baron impattano la gara a due minuti dalla fine, poi Davies firma il momentaneo sorpasso, cancellato allo scadere da un fade-away di Cinciarini per il 39-38.
IL TERZO QUARTO – L’Olimpia rientra molle dagli spogliatoi, incassa un parziale di 10-0 in quattro minuti, con due triple di Olisevicius, poi anche tre tiri liberi di Olisevicius. Con Senglin ispirato al tiro da tre come tutta la Reggiana, l’Olimpia scivola a meno 13. Con un 6-0 dettato da Mitrou-Long, canestro e assist per Hines, Milano dà l’impressione di poter rientrare in partita. Ma è frustrata da una tripla di Senglin e un contropiede concluso da Vitali. Su un gioco da tre punti convertito a rimbalzo da Diouf, Reggio Emilia fugge a più 15, prima che l’Olimpia accenni ad una reazione nel finale del periodo, con Hines e Baron risalendo a meno 10, 65-55.
IL QUARTO QUARTO – L’Olimpia estende il momento favorevole, nonostante il quarto fallo di Mitrou-Long e un fallo in attacco fischiato a Melli. Una schiacciata di Melli e poi un canestro in transizione di Davies la riportano a meno cinque. Il secondo time-out di Coach Sakota arriva dopo la schiacciata di Davies che vale il meno tre. Nel momento in cui dovrebbe produrre il massimo sforzo per superare, e ci sono altri due canestri di Davies, l’Olimpia incassa una penetrazione di Cinciarini e un tiro libero di Senlgin tornando a meno quattro con Mitrou-Long fuori per falli. A un minuto dalla fine un’entrata di Melli riduce il divario a due punti. Ma Davies sbaglia sul pick and roll del potenziale pareggio, lo stesso fa poco dopo Baron sulla tripla che potrebbe allungare la partita. Così Reggio Emilia vince 73-68.
Così Coach Ettore Messina ha commentato la partita di Reggio Emilia: “Reggio Emilia ha giocato una bella partita, ha contenuto la nostra rimonta e meritato di vincere. Noi ce la siamo giocata dopo un inizio di terzo periodo mediocre quando abbiamo concesso tre triple consecutive e perso due palloni. La reazione difensiva è stata buona ma facciamo fatica a fare canestro, questo è evidente. Non tiriamo bene, non riusciamo a costruire vantaggi. Adesso possiamo solo continuare a lavorare. Ma abbiamo perso contro una squadra eccellente che ha aggiunto un giocatore di qualità e naturalmente Cinciarini ha giocato un’altra partita eccellente. Salvo l’impegno, salvo lo sforzo difensivo e non solo lo sforzo abbiamo fatto cose buone e li abbiamo messi in difficoltà per tutto il quarto periodo. Salvo il gioco dei lunghi. Portiamo a casa queste cose è ripartiamo da qui”.