L’Olimpia a Venezia gioca una partita di difesa, sacrificio, impegno, in cui attacca gli spazi trovando tanti viaggi in lunetta (24/26), ma non il tiro da fuori (1/12 da tre alla fine) così per la prima volta quest’anno perde con Venezia 69-63. Sergio Rodriguez, Gigi Datome e Kyle Hines erano fermi per turnover nel mezzo di uno snodo cruciale della stagione di EuroLeague che vedrà l’Olimpia subito in campo martedì a Belgrado. In più come da tempo succede non c’era l’infortunato Malcolm Delaney e segnare è stato difficile per tutta la partita che pure è rimasta in bilico per tutto il suo svolgimento.
IL PRIMO QUARTO – L’Olimpia parte 6-0 con due jumper dalla media di Shavon Shields (sei al primo passaggio in campo) e un assist di Punter per Tarczewski (4/4 dalla linea nel primo). Venezia impatta dopo sette minuti quando costruisce due triple consecutive con Tonut e Daye. La seconda dell’americano, poco dopo, determina il primo sorpasso sul 13-12. La risposta la firma Zach LeDay con quattro punti consecutivi, poi Milano completa il lavoro con qualche eccellente possesso difensivo e alla fine del periodo è avanti 16-13.
IL SECONDO QUARTO – Milano prova ad allungare su un gioco da tre punti completato da LeDay, ma Venezia replica immediata prima con un canestro e fallo di Chappell poi un fade-away di Daye. Una tripla di Campogrande completa un parziale di 8-0 che restituisce alla Reyer il vantaggio. L’Olimpia riparte con un gioco da tre di Punter poi un’iniziativa di Moraschini e la prima bomba della gara, ancora di Punter (all’intervallo, è 1/6 da tre di squadra). Il controparziale di 8-2 rimette la testa di Milano avanti a metà del quarto. Qui la partita si ferma un po’, l’Olimpia ha anche problemi di falli, quattro uomini ne hanno due (Stone ha tre per Venezia). Nella parte finale del tempo, Venezia trova un po’ di ritmo in attacco e prende cinque punti di margine, prima di una prodezza con cui Moraschini ricuce a meno tre, 37-34.
IL TERZO QUARTO – Venezia non segna per tre minuti, ma Milano rientra solo fino a meno uno, perché non arrivano canestri a parte un jumper dalla media di Tarczewski subito prima del suo terzo fallo. La Reyer con Tonut e Chappell scava ancora cinque punti di vantaggio. Con Moraschini da playmaker, nonostante arrivino terzo e quarto fallo anche di Biligha, Milano si riavvicina fino a un punto. Però non riesce a trovare ritmo in attacco e su una tripla di Daye scivola ancora a meno sei. Con Brooks e Wojciechowski da lunghi, trova la forza di replicare ancora. Clark però vibra l’ultima zampata del periodo che la Reyer chiude avanti 54-50.
IL QUARTO QUARTO – Un jumper di Micov riavvicina l’Olimpia a due punti. Uno sforzo difensivo viene punito allo scadere da una tripla di De Nicolao. Con orgoglio e sacrificio, resta in partita, arrivano anche due canestri di Wojciechowski a rimbalzo. Un’entrata di Tonut apre sette punti di vantaggio per Venezia, perché l’Olimpia gioca una partita di sacrificio, ma senza il tiro da tre. Punter, con le penetrazioni, raggranella falli e tiri liberi. All’Olimpia manca però la brillantezza per piazzare lo sprint conclusivo. Così la Reyer vince 69-63.
Così Coach Ettore Messina ha commentato la partita di Venezia: “E’ stata una partita giocata con grande intensità da ambedue le squadre. Io sono soddisfatto di come abbiamo giocato per larghi tratti in difesa oltre che per il grande impegno dei ragazzi, poi chiaramente non siamo riusciti a fare canestro, come era prevedibile date le assenze dei nostri due playmaker Delaney e Rodriguez e anche quella di Kyle Hines, che è l’altro nostro facilitatore di gioco. In compenso abbiamo avuto dei minuti importanti da parte di Ricky Moraschini e Jakub Wojciechowski che ci serviranno. Penso sia stata una buona partita difensiva, nonostante la sconfitta, e adesso ci prepariamo alla prossima gara esterna di EuroLeague, a Belgrado”.