L’Olimpia controlla la partita solo nei primi venti minuti. Poi nel terzo quarto la consegna alla Reyer, che da meno 11 di inizio ripresa in nove minuti vola a più sei. Il quarto periodo è quello della generosità con cui Milano tenta di riprendersi una gara sfuggitale di mano. Si riavvicina tante volte, ma non ha mai la lucidità o la precisione per azzannare l’avversaria e superare. Il finale appartiene alla Reyer che trova i canestri più importanti prima con Tessitori che cancella una prima rimonta e poi Spissu che respinge la seconda. Finisce 76-73 per Venezia. Nell’Olimpia è rientrato Devon Hall, ma Gigi Datome dopo il primo tempo è uscito di nuovo per un riacutizzarsi del problema alla caviglia.
IL PRIMO QUARTO – L’Olimpia si scopre sulla tripla di Derek Willis, ma poi segna cinque punti consecutivi Voigtmann e arriva la tripla di Shabazz Napier che allarga il vantaggio sul 10-3 obbligando Coach Spahija al time-out immediato. Il vantaggio tocca gli 11 punti quando la Reyer trova buone risorse in attacco dal gioco interno di Tessitori. Una tripla di Pangos permette all’Olimpia di allungare ancora prima che qualche palla persa o errore banale favorisca Venezia. Un gancio di Brooks ricuce a meno sette, 22-15, alla fine del primo quarto.
IL SECONDO QUARTO – Un gioco da tre di Kevin Pangos ripristina dieci punti di margine per Milano. Ma Venezia resta in partita. Prima Parks segna in situazione di post basso, poi Tessitori, il più efficace nella Reyer, mette una tripla e ricuce il divario a cinque punti forzando il time-out di Coach Ettore Messina. Pangos con una tripla restituisce ritmo all’Olimpia, ma Venezia ha tanto dal nuovo arrivato Adam Mokoka. Una tripla di Granger riduce il vantaggio di Milano a tre punti. Napier con una penetrazione al ferro, poi un tiro dalla media e infine un buzzer-beating da tre sulla sirena costruisce ancora nove punti di margine per l’Olimpia, 40-31.
IL TERZO QUARTO – Per un attimo Napier firma il più 11 con un tiro dalla media. Poi però si sblocca lo specialista Michael Bramos. Con due triple riporta la Reyer a meno tre. Una tripla di Shields sembra rimettere in ritmo Milano. Invece fa da preludio a due siluri consecutivi con cui Grande consegna alla Reyer il primo vantaggio dopo sette minuti del secondo quarto. Qui l’Olimpia si innervosisce, perde un po’ il controllo del ritmo e della propria difesa. Venezia ne approfitta e scappa via sei punti avanti sul 58-52.
IL QUARTO QUARTO – Milano scivola a meno otto, poi Napier con una tripla e Melli dalla media riducono il disavanzo a tre punti. Poco dopo una sua tripla riporta l’Olimpia a meno due, ma in mezzo ci sono cinque punti di fila di Tessitori. Venezia allunga ancora. Due tiri liberi di Granger valgono il più sette a tre minuti dalla fine. L’Olimpia tenta l’ultimo assalto. Con tre tiri liberi di Shields poi un gancio di Hines si riporta a meno due. Subisce un canestro di Parks dopo una tripla di Spissu. Shields ci prova ancora con un canestro da tre punti, ma è tardi. A cinque secondi dalla fine, Willis segna i due liberi che di fatto chiudono la partita, 76-73 Reyer.
Così Coach Ettore Messina ha commentato la partita con Venezia: “Purtroppo non siamo riusciti a rendere omaggio ad un allenatore leggendario che ha fatto la storia della nostra società. Per tutto quello che ha significato questa giornata ci avremmo tenuto a giocare una gara migliore e ovviamente a vincerla. Gigi Datome non ha giocato nel secondo tempo perché ha avuto un risentimento alla caviglia nel corso del primo tempo. Ovviamente, ci sarebbero tante cose da dire adesso, ma è meglio chiudersi in palestra e lavorare. Meno parliamo e meglio è. Peccato perché dopo la prestazione con il Bayern che il pubblico aveva apprezzato dimostrandocelo, abbiamo inanellato una serie di quattro gare consecutive molto brutte. Al di là della stanchezza non me lo so spiegare razionalmente. Sono ovviamente preoccupato. Ma in questo momento si tratta di chiudersi in palestra e lavorare per ritrovare i nostri equilibri”.