Olimpia shock, in vantaggio di 15 punti si fa raggiungere dal Panathinaikos e perde all’overtime.

Trentanove minuti e 52 secondi comandando la partita anche con 15 punti di vantaggio. Quella di Atene è una sconfitta durissima da digerire. L’Olimpia per la seconda volta in questa stagione perde all’overtime, un 90-77 ovviamente bugiardo. Era stata capace di rispondere ai tre falli immediati di Tim Luwawu-Cabarrot, giocando anche con tanta qualità sulle due estremità del campo. Ma non è bastato. Non ha torvato l’antidoto ad una partita fantastica di Dwayne Bacon, ha commesso anche qualche errore banale, al tiro, dalla lunetta, qualche palla persa gratis. Aveva fatto abbastanza per vincere la partita, ma non è riuscita a chiudere i conti e ha finito per cedere.

IL PRIMO QUARTO – La partita si mette subito in salita: Coach Messina cerca di sbloccare Mitrou-Long richiamandolo in panchina dopo due palle perse, poi Luwawu-Cabarrot si trova con tre falli a carico perché dopo il secondo viene sanzionato anche con un velocissimo tecnico. Ma l’Olimpia trova in Brandon Davies la valvola di sfogo in attacco. Segna tre volte in tre modi diversi, quando la difesa di Milano, nonostante il bonus e i falli, la rotazione subito compromessa, si fa sentire. Una tripla di Mitrou-Long, ritornato in campo per Luwawu-Cabarrot, scava il più cinque Olimpia. Dopo il primo time-out, ancora utilizzando il muro difensivo, Milano allunga sul più nove: tripla di Melli, contropiede chiuso da Mitrou-Long, due liberi di Hall e poi assist del playmaker per Kyle Hines. Dopo il secondo time-out, Hall mette altri due liberi, ma prende anche un colpo alla bocca che gli ferisce il palato. L’Olimpia chiude il periodo 22-13.

IL SECONDO QUARTO – Con Ricci da ala piccola, l’Olimpia trova qualche opportunità a rimbalzo d’attacco. Il vantaggio raggiunge gli 11 punti, poi Dwayne Bacon con un gioco da tre punti tenta di capovolgere l’inerzia della gara. Coach Messina rischia Luwawu-Cabarrot con tre falli. La risposta è una tripla dall’angolo e anche un contropiede chiuso al ferro che genera il nuovo massimo vantaggio, 12 punti, dopo quattro minuti. Dopo il time-out di Coach Radonjic per un attimo l’Olimpia schizza a più 14, poi Bacon con la sua forza in penetrazione raggranella falli, viaggi in lunetta, canestri. In un primo tempo straordinario ricuce il divario a meno sei dopo otto minuti. L’Olimpia riparte con una tripla dall’angolo di Thomas, incassa il tiro da tre di Kalaitzakis, ma poi l’ultima prodezza la compie Baron. Allo scadere, da rimessa, subisce fallo sul tiro da tre, mette tutti i liberi e chiude il tempo sul 42-33.

IL TERZO QUARTO – Il Panathinaikos parte con un 4-0 di parziale andando ad attaccare subito l’area. L’Olimpia però ha una risposta forte. In transizione, Luwawu-Cabarrot segna da tre, poi si ripete questa volta a difesa schierata, allo scadere dei 24 secondi. Qui il muro difensivo si alza ancora. Mitrou-Long manda a schiacciare Davies e dopo quattro minuti il vantaggio torna a toccare quota 13, 50-37. Anche Davies commette il terzo fallo, ma l’intensità della difesa di Milano non cala. Una tripla di Mitrou-Long, un assist per Hines, un contropiede generato da Melli determinano il +15. Questo è il momento della risposta del Panathinaikos. Lee trova un rimbalzo favorevole, Ponitka un gioco rotto con Melli a terra. Il parziale è di 6-0 e riporta il divario sotto la doppia cifra. Coach Messina ferma la partita, ma non il break. Il Panathinaikos rientra a meno cinque, prima del tap-in sulla sirena di Kyle Hines che chiude il periodo sul 59-52.

IL QUARTO QUARTO – Le piccole cose di Melli, una palla rubata e un rimbalzo d’attacco, producono un canestro al ferro di Luwawu-Cabarrot e una tripla di Mitrou-Long per il nuovo più 10. Ma il Panathinaikos risponde, Lee firma un gioco da tre punti, Williams mette due liberi, Gudaitis converte un rimbalzo e Davies è fuori con quattro falli. Il 7-0 riporta la squadra di casa a meno tre con 6:16 da giocare. Sul meno uno (ancora Bacon), Devon Hall mette la tripla del momentaneo più quattro, poi Davies quella del più sei. Melli con un palleggio arresto e tiro dall’angolo, battendo un close-out, firma il nuovo più sette all’ingresso negli ultime tre minuti di gara. Dal time-out di Coach Radonjic, il Panathinaikos esce con un nuovo 5-0 che include una tripla di Bacon. A otto secondi dalla fine, Papagiannis firma il primo pareggio della partita. 72-72 il finale.

IL SUPPLEMENTARE – Dopo il jumper di Davies, il Panathinaikos mette la testa avanti con due liberi di Lee (quinto fallo di Luwawu-Cabarrot) e un’entrata di Bacon, indemoniato. L’Olimpia perde un po’ di fiducia in attacco. Per la seconda volta in questa EuroLeague il supplementare è fatale all’Olimpia, 90-77.

Così Coach Ettore Messina ha commentato la partita di Atene: “Complimenti al Panathinaikos. Ha continuato a credere nella vittoria anche quando  sembrava difficile farlo. Noi abbiamo giocato bene per 37 o 38 minuti, muovendo bene la palla, prendendo buoni tiri, costruendo 22 assist, ma la nostra esecuzione offensiva negli ultimi due minuti è stata insufficiente. Per la verità abbiamo  creato tante opportunità, tiri da fuori, tiri da sotto, anche tiri liberi, ma non abbiamo segnato e questo ci ha scoraggiato perché poi abbiamo concesso un paio di canestri facili che hanno favorito la rimonta. Perdere una partita così e incredibile, è doloroso,  ma ripeto: sono stati bravi a loro a crederci e nei possessi decisivi sono stati migliori di noi. Possiamo solo prendere quei 37 o 38 minuti di buon basket e tornare a lavorare”.

Sul momento della squadra: “E tutto molto difficile per i giocatori, devo dire che siamo migliorati tanto da quando è arrivato Luwawu-Cabarrot. Dobbiamo superare le avversità anche se ci mancano giocatori importanti come Datome, Pangos e Shields. Abbiamo giocato alcune buone partite in Italia nelle ultime settimane ma è fuori di dubbio che sia una situazione frustrante. La differenza con l’anno scorso per quanto riguarda gli infortuni è che allora sono arrivati dopo alcuni mesi quando molte cose erano già state assorbite. Quest’anno si sono verificati fin dal primo giorno, per cui abbiamo sempre dovuto inseguire la giusta coesione che oggi manca. Sul piano dell’impegno non ho nulla da dire, lavoriamo, abbiano un gruppo di brave persone, ma ci sta mancando un po’ di fortuna e stasera ci è mancata lucidità nei possessi decisivi”.