Ha vinto Pistoia 86-81. Dopo un primo tempo promettente in cui probabilmente avrebbe solo dovuto affondare il colpo con maggiore determinazione, l’Olimpia si è fermata nel secondo tempo segnando solo 28 punti (erano stati 53 nella prima frazione di gioco) e cedendo di fronte ad una squadra molto brillante, leggera nel modo di giocare, ispirata dalla serata di vena eccezionale delle due guardie, Payton Willis soprattutto nel primo tempo, Charlie Moore nella ripresa. L’Olimpia, che era senza Nikola Mirotic, ha interpretato una partita strana. Per qualche motivo, sia esso fisico o mentale, non ha reagito alla rimonta e fuga, praticamente contemporanee, di Pistoia e non è riuscita, una volta riemersa da meno nove, a vincere la volata finale. Un peccato, perché l’Olimpia veniva da dieci giorni fatti bene con tre vittorie di fila pesanti, adesso accantonate nell’ambra da questo scivolone.
IL PRIMO TEMPO – L’Olimpia usa il quintetto più piccolo, con tre esterni puri, parte bene (subito cinque punti di Shavon Shields, poi tre canestri quasi consecutivi di Stefano Tonut incluso un coast-to-coast), ma non riesce ad allungare perché Payton Willis, la guardia di Pistoia, parte ispirato. Segna tutti i primi tre jumper, poi in grande ritmo produce 13 punti nel primo quarto e riporta la sua squadra a meno uno, sul 20-19. La risposta dell’Olimpia però è eloquente. Armando il gioco interno di Ismael Kamagate, cinque schiacciata nel quarto, piazza un parziale di 8-0 e chiude il quarto sul 28-19. Tuttavia, lo show di Willis prosegue. Segna altre due volte consecutive e tiene Pistoia a contatto. L’Olimpia replica immediatamente alzando un po’ l’intensità della difesa da cui genera canestri facili in contropiede, con Voigtmann spesso nei panni di regista occulto. Con Shields a imperversare, nonostante un Willis da 21 punti in metà gara, l’Olimpia allunga a più 14 e poi ribadisce il margine con la schiacciata a rimbalzo di Nicolò Melli che chiude il tempo, 53-39.
IL SECONDO TEMPO – L’Olimpia entra contratta in attacco, probabilmente deconcentrata e si espone al talento notevole delle guardie di Pistoia. Payton Willis e Charlie Moore sono ambedue oltre i venti già alla fine del terzo quarto. Milano segna appena 10 punti nel periodo, ferma in attacco, e non riesce a contenere l’avversario difensivamente. Pistoia piazza 29 punti nel solo terzo quarto e ribalta completamente la partita. L’ultimo canestro, operato il soprasso, è una tripla dall’angolo di Moore che scava addirittura cinque punti di margine, 68-63. Il vantaggio di Pistoia all’inizio del quarto periodo tocca i nove punti. L’Olimpia si scuote, anzi la scuote Shields con le sue triple, poi Tonut con la sua difesa che per qualche minuto soffoca l’attacco di Pistoia. L’Olimpia impatta a quota 74. Ma nel momento in cui sembra pronta a saltare l’avversaria, si blocca ancora in attacco. Pistoia, in fiducia, vibra le zampate decisive ed è 86-81 per la squadra toscana.
Così Coach Ettore Messina ha commentato la partita persa con Pistoia: “A loro dobbiamo fare i complimenti, hanno giocato un bellissimo secondo tempo e meritato di vincere. Noi dopo un primo tempo giocate bene, siamo tornati in campo in modo sbagliato e quando Pistoia ha rimontato abbiamo tentato di risolverla prendendo tiri da tre senza logica. Ho chiamato il primo time-out quando loro sono arrivati a tre punti, poi un altro dopo sei minuti e me n’ero tenuto uno, l’ultimo, per il finale di gara. Ho fatto giocare i giocatori più esperti, forse anche troppo, nel tentativo di vincerla. E’ un dato di fatto che non abbiamo continuità di rendimento e dopo una bella partita venerdì non siamo riusciti a farne un’altra intera di domenica. Questo è un aspetto sul quale dobbiamo lavorare e migliorare. Venivamo da una bellissima settimana, quindi non so sia stata una questione fisica o di testa”.