L’Olimpia sempre con tante assenze, ma il rientro di Shavon Shields e Kyle Hines (viceversa è rimasto fuori Devon Hall) gioca una partita coriacea a Venezia, resta aggrappata alla Reyer e poi la salta in un quarto periodo da 24-11, coerente con una seconda metà del terzo periodo molto positiva per atteggiamento, serietà, difesa e anche qualche buon momento offensivo. 74-69 il finale, che spedisce l’Olimpia nei playoff su una nota promettente, rimontando da meno 12 e guidando anche id nove.
IL PRIMO QUARTO – Con Kell in regia viste le assenze di Rodriguez, Delaney e Hall, l’Olimpia parte discretamente, mette la testa avanti, poi soffre soprattutto di alcune palle perse, che Venezia sfrutta per generare punti facili in transizione e prendere il primo vantaggio consistente sul 16-10 dopo la seconda tripla di Michael Bramos. La risposta arriva con una tripla frontale di Baldasso, ma è 16-13 Reyer alla fine del primo periodo.
IL SECONDO QUARTO– Venezia schizza a più otto dopo una tripla di Vitali e due liberi di Morgan. L’Olimpia replica questa volta con un 9-0 avviato da due canestri ravvicinati di Hines poi due jumper di Baldasso e Grant. Sfruttando nove viaggi consecutivi in lunetta di cui otto a segno (11/14 a metà gara), la Reyer riprende il comando e tenta di allungare subito a più cinque. Questo è il momento in cui Milano smarrisce il controllo della partita e anche un po’ del ritmo. Una tripla di Mazzola la spinge a meno 10. L’Olimpia si affida a Baldasso (sette e quattro assist) e Shields, ma non rientra a meno di nove punti, 41-32.
IL TERZO QUARTO – Sull’asse Shields-Hines, Milano prova a rimanere aggrappata alla partita, anche se i tentativi di rimonta sono frustrati da due triple, Bramos e Vitali, un gioco da tre punti di Watt, poi un’altra tripla di Vitali che permette alla Reyer di restare saldamente al comando. Il vantaggio viene ridotto da 11 a sei punti dopo due jumper di Datome e uno di Baldasso. Dopo un canestro dalla media di Grant e un gioco da tre di Bentil, Milano rientra a meno tre. Ancora con i tiri liberi (24 nei primi tre quarti), la Reyer regge l’assalto dell’Olimpia, restando a più quattro, 58-54.
IL QUARTO QUARTO – La Reyer riparte con un’acrobazia di Tonut, subito cancellata da una tripla di Kell. A 8:18 dalla fine, l’Olimpia corona la rimonta con un gioco da tre punti trasformato da Tarczewski. Dopo altri due minuti, il quarto fallo fischiato in attacco a Tarczewski, il terzo sanzionato ad Hines ancora in attacco, cinque punti consecutivi firmati da Pippo Ricci spediscono l’Olimpia avanti nel punteggio. Milano chiude tutte le porte in difesa, trova canestri da Baldasso, Kell e poi Grant scappando anche più nove in modo improvviso. La Reyer riparte con una tripla di Bramos, poi un’entrata di Brooks e due tiri liberi di Theodore con i quali ritorna a meno quattro. L’Olimpia regge in difesa e con un quarto periodo promettente vince 74-69.
Così Coach Ettore Messina ha commentato la vittoria di Venezia: “Eravamo venuti per dare spazio ai vari Kell, Baldasso e per rimettere in ritmo Hines e Shields. Ero soddisfatto perché avevamo fatto cose buone, ma soprattutto abbiamo giocato un bel secondo tempo in cui siamo riusciti ad impedire a Venezia di correre dopo che ci aveva segnato 15 punti in contropiede nel primo tempo. Sono contento e ora ci prepariamo ai playoff contando di recuperare per il primo turno Sergio Rodriguez”.
Sarà Reggio Emilia la prima avversaria dell’Olimpia nella sua 40° partecipazione ai playoff. L’Olimpia è arrivata seconda, come nel 2018 quando ha vinto il suo 28° scudetto, mentre la Reggiana ha chiuso al settimo posto grazie al successo sulla Fortitudo nel turno conclusivo della stagione regolare. Reggio Emilia ha finito con 15-15 come record e ha anche giocato la finale di Fiba Europe Cup, pur perdendo strada facendo giocatori importanti come Leo Candi, Mahmout Diouf e Osvaldas Olisevicius.
Quest’anno, le due squadre si sono affrontate due volte. A Milano, l’Olimpia ha prevalso 84-74 con 22 punti di Sergio Rodriguez e 20 di Gigi Datome, cinque uomini in doppia cifra. Nella Reggiana, Mikael Hopkins aveva segnato 21 punti. L’Olimpia aveva ribaltato la gara segnando 32 punti nel secondo periodo dopo aver chiuso il primo sotto di sette, 24-17. Nel secondo tempo, ha poi imposto la propria difesa tenendo l’avversaria a 29 punti di cui 11 nel quarto conclusivo. All’Unipol Arena di Bologna, l’Olimpia ha vinto 67-63 con 14 punti di Troy Daniels. Anche in quella circostanza il più produttivo per Reggio Emilia era stato Hopkins con 16 punti.
In generale, le squadre si sono incontrate 65 volte con 48 successi dell’Olimpia, 27-4 a Milano. L’Olimpia ha battuto Reggio Emilia nella finale scudetto del 2016, 4-2, perdendo però la finale di Supercoppa del 2015 a Torino. Le squadre si sono affrontate anche nella semifinale di Coppa Italia del 2017 a Rimini e nei quarti di Coppa Italia del 2021, sempre con successi dell’Olimpia.