L’Olimpia spacca la partita nella seconda metà del primo periodo, con un parziale di 19-0 che scava un vantaggio subito enorme che la Reyer non riesce a ridurre. Nessuna rimonta questa volta: 99-65 il risultato finale. I due playmaker, Malcolm Delaney e Sergio Rodriguez si impossessano della gara, prima a turno, poi anche insieme, chiudono con 34 punti e 10 assist in coppia. Nemmeno i problemi di falli dei lunghi rallentano la marcia di Milano. Tutti i 12 giocatori vanno in campo e tutti segnano. Arrivano assist e il controllo dei rimbalzi, almeno in difesa. Nella propria metà campo non ci sono cali di tensione. Adesso l’Olimpia guida la semifinale, al meglio delle cinque, 2-0, ma la serie riprenderà solo mercoledì 2 giugno dopo le Final Four.
IL PRIMO QUARTO – La partita è subito fisica, ci sono tre falli consecutivi nei primi tre possessi, le percentuali sono basse e il numero di palle perse alto. Privo di Kevin Punter, Coach Messina sceglie un quintetto potente, con Shields da guardia. De Raffaele mette Julyan Stone su di lui. Venezia va avanti 7-4 e sotto tutti i punti segnati nei primi cinque minuti di gara. Poi Delaney (12 nel quarto) mette in ritmo Milano, segna due volte da tre, in mezzo converte una penetrazione acrobatica sostenuta da due liberi di LeDay. Il parziale – incluso il timeout che la Reyer chiama sul 10-0 – diventa 19-0. L’ultima zampata è un gioco da tre punti di Rodriguez su palla rubata nella metà campo difensiva. Alla fine del primo è 23-7 Olimpia.
IL SECONDO QUARTO – Il margine tocca i 21 punti su un jumper dalla media di Jeff Brooks. Curtis Jerrells, utilizzato al posto di Wes Clark, ferma l’emorragia. L’Olimpia tocca il +23 prima di un gioco da tre punti di Watt e un contropiede chiuso da Tonut. Venezia alza la difesa, Hines commette il secondo fallo. Il margine scende a 16 punti prima di un nuovo 5-0 avviato da un fadeaway di Datome e completato dalla tripla di Delaney. Con due playmaker, l’Olimpia ritrova fluidità. Un assist (quattro nel primo tempo) di Sergio Rodriguez genera il gioco da quattro punti di Zach LeDay. Sul secondo fallo di Biligha, l’Olimpia getta nella mischia anche Wojciechowski come centro, e finisce il periodo con estrema lucidità. L’ultima bomba la firma Delaney dall’angolo, la quarta, e vale il 54-29 che è anche massimo vantaggio.
IL TERZO QUARTO – Kyle Hines, in una serata senza pace, commette subito il terzo fallo e dopo 19 secondi si ritrova obbligatoriamente in panchina. Non è più fortunato Paul Biligha: anche a lui sanzionano subito il terzo fallo. Sulla doppia tripla, Roll-Shields, l’Olimpia schizza a più 27. Sul quarto fallo di Biligha, Coach Messina si “abbassa” con Brooks e LeDay. Usando la taglia di Daye e Watt (utilizzati anche insieme a Mazzola) e il bonus bruciato subito da Milano, la Reyer – che nel terzo periodo va in lunetta 13 volte – torna a meno venti. Arriva anche il terzo fallo di Brooks a complicare le rotazioni. Un gioco da tre punti di Shields spezza il momento favorevole della Reyer. L’ultimo canestro è dalla media di Michael Roll per il 77-52.
IL QUARTO QUARTO – L’Olimpia non lascia scampo questa volta alla tradizionale rimonta di Venezia. Datome mette subito una tripla, la difesa non molla, Rodriguez manda a canestro Hines per un gioco da tre punti, lo stesso fa Delaney ancora con Hines e il vantaggio raggiunge i 32 punti. L’ultima frazione diventa una passerella. L’Olimpia vince 99-65.
Così Coach Ettore Messina ha commentato Gara 2, che era anche la sua presenza numero 100 nei playoff del campionato italiano, secondo di sempre dietro Carlo Recalcati e Jasmin Repesa (che ne ha 101 quindi è destinato ad essere superato nelle prossime settimane): “In queste due partite abbiamo ritrovato il nostro pubblico, che ci ha fatto sentire il suo calore, anche se ovviamente abbiamo potuto ospitarne solo una piccola parte di quelli che avrebbero potuto venirci a sostenere. Abbiamo giocato una partita bellissima, i due nostri due playmaker, Malcolm Delaney e Serio Rodriguez, si sono espressi a livelli altissimi e hanno trascinato tutti: questo è sotto gli occhi di tutti. Mi preme sottolineare quello che ha fatto la squadra. Chi non è addentro allo sport, e per anni, forse non può capire cosa significhi giocare i playoff per tre settimane aspettando di andare alle Final Four, quindi con il legittimo timore di farsi male, con il desiderio di giocare una competizione che poche volte un atleta riesce a giocare. Invece abbiamo eliminato Trento e siamo 2-0 contro un’eccellente squadra come Venezia. La serie non è finita, però possiamo andare a giocare le Final Four godendoci questa possiiblità di misurarci con i migliori e vedere dove siamo. Loro oggi erano stanchi, ma noi abbiamo giocato una bellissima partita, non abbiamo mollato un secondo, e di questo sono davvero molto contento perché non era facile”.