L’Olimpia gioca una partita concreta (85-65), sulla quale mette le mani fin dall’inizio trascinata da Nik Melli. Ha un attimo di sbandamento solo tra la fine del primo e l’inizio del secondo periodo quando Shabazz Napier deve andare in panchina prima del previsto in una serata solo in parte rovinata dai falli, ma poi alza il muro, costruisce un vantaggio significativo che progressivamente si ampia. Una serata positiva, in cui in tanti hanno dato molto, incluso un Kyle Hines molto solido nel momento più importante, poi uno Shavon Shields imponente pur con minutaggio ristretto.
IL PRIMO TEMPO – Nicolò Melli detta subito l’intensità della partita. Si presenta aggressivo in attacco e segna tre volte di fila. L’Olimpia si mette in moto con efficacia, costruisce subito un vantaggio significativo, 14-7. Poi però arriva il secondo fallo che spedisce in panchina Shabazz Napier e costringe Devon Hall agli straordinari. Un paio di minuti negativi in attacco espongono la squadra al contropiede di Pesaro, che trova anche due triple con Bluiett e Tambone rientrando a meno uno. Cinque punti di Kyle Hines le permettono di resistere e chiudere il primo periodo in vantaggio 21-19. Pesaro pareggia la gara due volte, la seconda con una tripla con cui Mazzola risponde a Voigtmann. Con il rientro dei veterani, l’Olimpia ritrova ritmo. Hines schiaccia un rimbalzo, esegue due stoppate, con un assist manda a schiacciare Melli. In mezzo ci sono anche un gioco da tre di Bortolani e un jumper di Shields. L’Olimpia sale di colpi in difesa: Shields ruba una palla a metà campo e va di fatto a chiudere il primo tempo sul 40-32.
L’Olimpia gioca una partita concreta (85-65), sulla quale mette le mani fin dall’inizio trascinata da Nik Melli. Ha un attimo di sbandamento solo tra la fine del primo e l’inizio del secondo periodo quando Shabazz Napier deve andare in panchina prima del previsto in una serata solo in parte rovinata dai falli, ma poi alza il muro, costruisce un vantaggio significativo che progressivamente si ampia. Una serata positiva, in cui in tanti hanno dato molto, incluso un Kyle Hines molto solido nel momento più importante, poi uno Shavon Shields imponente pur con minutaggio ristretto.
IL PRIMO TEMPO – Nicolò Melli detta subito l’intensità della partita. Si presenta aggressivo in attacco e segna tre volte di fila. L’Olimpia si mette in moto con efficacia, costruisce subito un vantaggio significativo, 14-7. Poi però arriva il secondo fallo che spedisce in panchina Shabazz Napier e costringe Devon Hall agli straordinari. Un paio di minuti negativi in attacco espongono la squadra al contropiede di Pesaro, che trova anche due triple con Bluiett e Tambone rientrando a meno uno. Cinque punti di Kyle Hines le permettono di resistere e chiudere il primo periodo in vantaggio 21-19. Pesaro pareggia la gara due volte, la seconda con una tripla con cui Mazzola risponde a Voigtmann. Con il rientro dei veterani, l’Olimpia ritrova ritmo. Hines schiaccia un rimbalzo, esegue due stoppate, con un assist manda a schiacciare Melli. In mezzo ci sono anche un gioco da tre di Bortolani e un jumper di Shields. L’Olimpia sale di colpi in difesa: Shields ruba una palla a metà campo e va di fatto a chiudere il primo tempo sul 40-32.
Così Coach Ettore Messina ha commentato la vittoria di Pesaro: “Siamo contenti perché abbiamo vinto su un campo che per noi è sempre stato ostico. Nel primo tempo abbiamo fatto fatica a fare canestro ma muovendo la palla siamo riusciti a tirare quai sempre da liberi poi nel secondo tempo siamo andati meglio anche al tiro. Abbiamo avuto cinque uomini in doppia cifra quindi è stata una buona prova anche a meno di 48 ore dalla trasferta di Valencia. Ovviamente siamo stati favoriti dal fatto che a loro mancassero due americani con i quali saranno più insidiosi. Un altro fattore decisivo sono stati i rimbalzi d’attacco perché ci hanno garantito tiri extra nel momento in cui, nel primo tempo, non eravamo tanto precisi”.