L’Olimpia completa un’altra settimana perfetta battendo Reggio Emilia 84-74 nella quarta partita stagionale di campionato con un solo giorno di riposo rispetto al precedente impegno di EuroLeague. Ha dovuto farlo giocando tutti i 40 minuti, perché l’avversaria ha disputato una gara orgogliosa, è andata avanti anche di 12 nel primo quarto. L’Olimpia ha rimontato trascinata da un grande secondo periodo di Gigi Datome (14 punti), poi ha allungato con Sergio Rodriguez nella ripresa e nel quarto periodo ha tenuto l’avversaria a 11 punti controllando il punteggio e permettendo il debutto di Gianmarco Fiorillo.
IL PRIMO QUARTO – Reggio Emilia parte eseguendo bene in attacco, segna nei primi quattro possessi, inclusa una bomba di Leo Candi, e va avanti 8-2. Coach Messina prima ricorre ai cambi, poi dopo cinque minuti, sotto 13-4, 0/5 da tre, spende il primo time-out. Reggio chiude l’area e concede il tiro da fuori, ma è brillante anche in attacco. Milano va sotto di 12, quando trova un minimo di ritmo in attacco: Mitoglou segna con un gancio di sinistro, Rodriguez rompe il ghiaccio da tre. Candi con la sua seconda tripla risponde. Daniels replica con due triple dai due angoli riportando l’Olimpia a meno quattro. Un gioco da tre di Diouf chiude però il periodo sul 24-17 Reggio Emilia.
IL SECONDO QUARTO – L’Olimpia, anche senza grande ritmo, anche con il contributo della panchina, sale di tono sui due lati del campo giocando con Melli da centro nominale. Reggio Emilia resta avanti perché riesce ad andare dentro l’area e procurarsi qualche tiro libero. Datome con la sua prima tripla ricuce a meno due dopo quattro minuti, Mitoglou impatta due possessi dopo, sul 32-32. Il sorpasso è di Datome in entrata. Entrato in ritmo, segna a ripetizione sia con il fade-away che con lo spot-up jumper dall’arco. L’Olimpia allunga sul 45-37 con altri due tiri liberi di Datome. Il suo è un secondo periodo da 14 punti. Reggio Emilia riparte con una tripla di Stephen Thompson e una di Olisevicius (14 nel primo tempo) rientrando immediatamente a meno due. Quattro tiri liberi di Sergio Rodriguez permettono a Milano di andare all’intervallo avanti 49-45, dopo un quarto da 32 punti.
IL TERZO QUARTO – Reggio Emilia dopo il 7/15 da tre del primo tempo continua a essere pericolosa dall’arco, oltre che a rimbalzo d’attacco. Mikael Hopkins ricuce il più cinque di Rodriguez, poi tocca a Datome segnare ancora dall’arco. Usando il tiro da fuori, Reggio Emilia rimane aggrappata alla gara. Troy Daniels, con la terza tripla, poi Grant con una palla rubata e ancora Shields mandando a canestro Mitoglou danno la prima spallata alla partita scappando a più nove dopo sei minuti e mezzo, 62-53. Dal time-out di Coach Caja, Reggio rientra con un parziale di 8-0 completato da un gioco da tre di Hopkins. Il break è interrotto dalla quarta tripla di Daniels. Alla fine del terzo è 67-63 Olimpia.
IL QUARTO QUARTO – Dopo un minuto, Reggio Emilia rientra a meno uno. Rodriguez rimette in moto l’Olimpia con due triple consecutive che ripristinano sette punti di vantaggio costringendo Coach Caja al time-out immediato. Un rimbalzo di Diouf permette a Reggio di fermare l’emorragia, ma Milano è in ritmo, Rodriguez segna in entrata, Datome dall’arco per il primo margine in doppia cifra della gara. Con Candi e Hopkins, a un minuto dalla fine l’Olimpia è avanti di sei e deve completare il lavoro. Ci pensa Shields stoppando Candi in contropiede a 36 secondi dalla fine.
Così Coach Ettore Messina ha commentato la vittoria su Reggio Emilia: “Com’era prveedibile dopoun venerdì di coppa e un lungo viaggio, abbiamo giocato una gara durissima contro una squadra difficile, che come tutte le squadre di Coach Attilio Caja gioca con grande organizzazione ed efficienza, come dimostra anche il cammino che stanno facendo nella loro competizione europea. Siamo riusciti, mettendoci insieme nella sceonda parte a superar euqalche momento individuale difficile, com’era preventivabile, per vincere una partita importante e adesso ci aspetta una settimana complicata in Russia”.
Sulle motivazioni in campionato: “Le motivazioni ci sono e sono forti, perché noi abbiamo perso la finale l’anno scorso. E’ proprio una questione fisica. Basta vedere i risultati che si verificano in Europa, dopo le gare di EuroLeague. Ha perso il Barcellona, ha perso il Bayern, il CSKA sta faticando percéha deve fare i conti con diversi infortuni e lo stesso sta succedendo a noi, con Malcolm Delaney o l’assenza di Ricky Moraschini. Non mi stupisco e non sono stupito. Poi vorremmo essere sempre perfetti, ma non è possibile. Oggi se devo spendere due parole lo faccio per Gigi Datome, perché aveva cominciato male. E’ normale perché veniva da una serata dispendiosa anche a livello emotivo a Istanbul, oltre che tecnico, come anche Nicolò Melli, ma dopo un avvio stentato, quando è tornato ha fatto cose importanti, canestri pesanti, è stato una presenza decisiva nell’economia della partita. Anche Grant ci sta dando sempre qualcosa di più”.
Sul recupero di Delaney: “E’ nei tempi, farà ulteriori test di controllo, da questa settimana lavorerà in modo individuale e spedito con la palla per poi tornare in squadra dalla prossima. Però sta rispondendo bene, lo vedo molto determinato. Se tutto andrà bene potrebbe fare qualche minuto già dalla gara con l’Olympiacos”.