Rintuzzata ogni preoccupazione sulla scarsità di camere d’albergo nell’area della provincia bellunese da destinare alla “famiglia olimpica”, requisito indispensabile per sostenere la candidatura di Milano-Cortina ai Giochi Olimpici invernali del 2026, che saranno assegnati dal Comitato Olimpico Internazionale nella sua sessione del prossimo 24 giugno a Losanna. A darne notizia è il Presidente della Regione del Veneto.
“Grazie all’impegno congiunto di Regione, Confturismo e associazioni di categoria locali delle imprese turistiche – ha spiegato il Presidente del Veneto Luca Zaia –, in pochissimo tempo è stato raggiunto l’obiettivo di garantire la disponibilità di ben l’80 per cento delle camere da letto del territorio provinciale bellunese interessato all’evento, vale a dire 5.786 “accomodation”, facendo un vero e proprio balzo in avanti rispetto a un mese fa quando la disponibilità era pari al 39% per complessive 2.739 camere”.
È stato così superato il limite di stanze fissato dal CIO per ospitare nei circa 45 giorni del periodo olimpico atleti, tecnici e l’intero staff delle squadre nazionali, con relativi familiari.
“Non avevo dubbi sulla volontà degli imprenditori turistici cortinesi, bellunesi e veneti di non lasciarsi sfuggire l’occasione storica di tornare a ospitare un’Olimpiade nelle nostre montagne – ha aggiunto il Presidente –. Il Veneto e la Lombardia, Cortina e Milano, pubblico e privato, stanno dimostrando di saper fare gioco di squadra: il raggiungimento di questo obiettivo lo conferma e ci sprona a non lesinare energie per far sì che la fiamma olimpica torni a risplendere sulle Dolomiti 70 anni dopo l’edizione del 1956 che proiettò la splendida immagine delle nostre Alpi in tutto il mondo”.
“Tra poco più di un mese sapremo se il percorso virtuoso della nostra candidatura sarà premiato – conclude il Presidente –: non ho dubbi che il binomio Milano-Cortina abbia tutte le carte in regola per poter ospitare un’indimenticabile Olimpiade. Ma soprattutto ne è convinta la grandissima maggioranza dei cittadini veneti e lombardi che sostiene questa sfida e ci incoraggia a mettere in gioco tutte le nostre potenzialità per ospitare un evento che, lo voglio ricordare, è garanzia di una ricaduta rilevantissima sui territori in termini di Pil. Gli studi universitari che corredano il nostro validissimo dossier, e la recente esperienza dell’Expo di Milano, testimoniano che negli anni successivi all’evento, l’industria turistica e le comunità locali potranno godere di numerosi benefici, derivanti dagli interventi di ammodernamento e di rinnovamento strutturale e infrastrutturale, realizzati nelle sedi ospitanti le manifestazioni”.