Nelle foto alcuni momenti dell’incontro al Quirinale a cui ha partecipato il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana.
Erano presenti, oltre al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, gli attori principali dell’organizzazione delle Olimpiadi invernali ‘Milano-Cortina 2026’.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ci ha ringraziato per aver ottenuto un risultato così importante, un evento eccezionale non solo per la Lombardia, ma per l’intero Paese. Inoltre, ci ha rassicurato confermando massima disponibilità per proseguire spediti il cammino che, con la realizzazioni delle infrastrutture necessarie, ci porterà alle Olimpiadi invernali 2026″.
Lo ha detto il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che al Quirinale ha partecipato all’incontro istituzionale avvenuto a Roma con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, insieme agli altri attori principali dell’organizzazione delle Olimpiadi invernali ‘Milano-Cortina 2026’. “Come istituzioni promotrici di ‘Milano Cortina 2026’ – ha aggiunto Fontana – con il presidente del CONI Giovanni Malagò, abbiamo illustrato al presidente Mattarella lo stato di avanzamento dei lavori e, una volta di più, mostrato la completa sintonia fra le Regioni, le Province autonome e i Comuni coinvolti che, fin dalle prime battute della candidatura, hanno saputo camminare unite e determinate verso l’obiettivo. È lo stesso spirito che ci deve guidare nei prossimi anni per il bene delle nostre comunità e per valorizzare i territori e l’intero Paese”.
“Abbiamo bisogno ora – ha proseguito il presidente della Regione – di proseguire la nostra azione con rapidità e determinazione per riuscire e senza intoppi burocratici per realizzare nei tempi previsti le infrastrutture necessarie”.
Dopo l’appuntamento con il presidente Mattarella, il governatore ha in programma un incontro con il ministro delle Infrastrutture e Mobilità sostenibile, Enrico Giovannini: “Ribadirò – ha concluso Fontana – anche a lui la necessità di trovare con il Governo soluzioni operative che sappiano coniugare un sistema di controlli sempre efficace con la velocità degli interventi, anche avvalendosi di un Commissario con pieni poteri. Le norme attuali, infatti, non devono mettere a rischio l’obbiettivo, cioè non essere completamente pronti per la fine del 2025”.