Al Royal Park I Roveri di Fiano (Torino) il livornese cala il bis dopo il successo del 2019 e conquista anche il titolo italiano
Tiziana Nasi, Vicepresidente Cip e Ivo Ferriani, membro esecutivo Cio: “Il golf merita di far parte delle Paralimpiadi a Los Angeles nel 2028”
Tommaso Perrino cala il bis nell’Open d’Italia Disabili Sanofi Genzyme. Sul percorso del Royal Park I Roveri (par 72) di Fiano (Torino), il toscano – dopo il successo del 2019 (nel 2020 la gara non si è disputata per l’emergenza sanitaria da Covid-19) – si conferma il vincitore, con 148 (75 73 +4) colpi, della tappa italiana del circuito EDGA. Nella classifica “strokeplay medal” in seconda posizione, con 152 (+8), l’irlandese Cian Arthurs. Terzo il francese Hassan Chakboub con 160 (+16).
Nella graduatoria “strokeplay pareggiata” Riccardo Bianciardi, con 132 (67 65) conquista il primo posto davanti ad Andrea Plachesi, secondo con 133 (65 68). Terzo, con 138 (69 69), Giuseppe Bagnarelli, che precede Pietro Andrini (stesso score complessivo, ma un peggior punteggio nelle ultime nove buche del round finale).
Nel Campionato Italiano Disabili “strokeplay medal” è ancora Perrino a trionfare davanti a Riccardo Bianciardi. Nella classifica italiana “strokeplay pareggiata” primo posto per Andrea Plachesi, mentre nella graduatoria stableford tricolore il primo classificato è Rodolfo Cappellazzo con 81 punti (41 40) davanti a Paolo Fancelli, secondo con 75 punti (41 34).
Nella categoria stableford lo svizzero Miro Waldvogel chiude al primo posto con 81 punti (39 42) davanti a Rodolfo Cappellazzo, secondo con 81 punti (41 40) e Paolo Fancelli, terzo con 75 punti (41 34).
L’olandese Tineke Loogman si aggiudica il premio “Best Women Strokeplay Competition”, mentre il premio “Sensory Category” va all’austriaca Karin Becker, atleta ipovedente che ha chiuso la gara con 71 punti (39 32).
Inclusione e aggregazione protagonisti verso la Ryder Cup 2023 – L’Open d’Italia Disabili Sanofi Genzyme, giunto alla ventunesima edizione dopo lo stop del 2020, rappresenta un’altra tappa importante nel Progetto Ryder Cup 2023 della Federazione Italiana Golf. Un percorso che vede affiancati agonismo e inclusione sociale. Dai raduni tecnici per i giocatori della Squadra Nazionale Paralimpica a “Golf4Autism” (iniziativa che si rivolge ai bambini affetti da spettro autistico con lezioni personalizzate e corsi di formazione per i tecnici), stare sul green si dimostra uno straordinario strumento di aggregazione e fonte di benessere psicofisico.
La cerimonia di premiazione – Sorrisi e tanta soddisfazione da parte degli atleti che hanno ricevuto i trofei nelle rispettive categorie in una competizione che raccoglie sempre più adesioni.
Alla cerimonia di premiazione sono intervenuti: donna Allegra Agnelli, Presidente del Royal Park I Roveri; Marcello Cattani, Presidente e AD di Sanofi Italia; Tiziana Nasi, Presidente della Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici e Vicepresidente del Comitato Italiano Paralimpico; Ivo Ferriani, Membro del Cio e del comitato esecutivo del Cio; Alberto Treves de Bonfili, Consigliere della Federazione Italiana Golf; Matteo Delpodio, Direttore Tecnico delle Squadre Nazionali FIG; Marco Aquilino, Direttore del Royal Park I Roveri.
Lo sport per l’inclusione: al Royal Park I Roveri presente Andreea Mogos, schermitrice paralimpica argento a Tokyo- Non solo golf. A testimonianza dell’importanza dello sport come catalizzatore di energie positive per il mondo della disabilità, ha partecipato alla cerimonia di premiazione anche Andreea Mogos, atleta paralimpica della Squadra Nazionale Italiana di scherma, protagonista nel team del fioretto femminile che ha conquistato la medaglia d’argento ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 e la medaglia di bronzo a Rio 2016.
Le dichiarazioni
Marcello Cattani, Presidente e AD Sanofi Italia: “Sono molto felice di rinnovare il nostro supporto all’Open d’Italia Disabili. Come azienda sosteniamo da sempre lo sport e l’attività fisica come elementi fondanti di una vita piena e in salute. Lo sport è di certo l’ambito in cui si sono più velocemente abbattute le barriere che, talvolta, limitano le persone nel perseguire le proprie passioni. La nostra speranza è che la vita quotidiana, in tutti gli ambiti, possa somigliare sempre di più allo sport. Il nostro impegno concreto è rivolto a rendere gli ambienti scolastici, lavorativi e pubblici sempre più accessibili e a misura di ogni cittadino. Noi, nel nostro piccolo e anche con il sostegno a manifestazioni come questa, operiamo per abbattere molte barriere, anche culturali, che possono limitare la piena espressione degli individui, a favore di una migliore qualità di vita per tutti”.
L’auspicio del golf tra gli sport delle Paralimpiadi 2028 – Tiziana Nasi, Presidente della Federazione Sport Invernali Paralimpici e Vicepresidente del CIP e Ivo Ferriani, membro Cio e membro esecutivo Cio, non hanno dubbi: “Il golf merita di essere incluso tra gli sport paralimpici nel 2028 a Los Angeles”. Per la Nasi “L’attenzione mediatica che ha conquistato il paralimpismo italiano grazie ai successi straordinari degli atleti azzurri a Tokyo può essere di buon auspicio affinchè anche i golfisti con disabilità riescano a coronare il proprio percorso sportivo con una partecipazione alle Paralimpiadi”. Per Ferriani “La passione portata in campo dai partecipanti all’Open d’Italia Disabili è la dimostrazione di quanto il golf meriterebbe di far parte delle Paralimpiadi 2028 ai Giochi di Los Angeles. Da membro esecutivo del Cio, posso già anticipare che voterò a favore del golf come disciplina paralimpica”.
Tommaso Perrino: “Gioia immensa. E ora sono pronto per l’Edga Dubai Finale”. Livornese, 37enne, Tommaso Perrino è un esempio di forza di volontà e passione incrollabile per il golf. La sua carriera vede limitarsi i suoi orizzonti quando nel 2001, prima un incidente stradale e poi una successiva infezione contratta in ospedale durante la riabilitazione gli hanno causato un’importante limitazione alla funzionalità di una gamba. Tommaso non si perde d’animo e riesce a diventare professionista nel 2007. La sua perseveranza viene premiata con la partecipazione, su invito del Presidente FIG Franco Chimenti, alle ultime due edizioni dell’Open d’Italia (European Tour). Una gioia immensa per il Commissario Tecnico della Squadra Nazionale Paralimpica FIG che gli dà ulteriore fiducia per competere ad alto livello nelle gare internazionali dell’Edga. “Sono felicissimo di aver vinto nuovamente un torneo così importante. Ora affronterò con ancora più fiducia l’Edga Dubai Finale di novembre, torneo in combinata European Tour-Edga dove avrò l’opportunità di giocare al fianco dei fuoriclasse del circuito europeo. Sto vivendo delle esperienze bellissime e spero che questi risultati possano spingere tante altre persone ad avvicinarsi a uno sport coinvolgente come il golf. Grazie all’impegno della FIG il movimento golfistico paralimpico sta crescendo giorno dopo giorno”.
Il percorso di gioco – Già teatro dell’Open d’Italia (European Tour) per quattro edizioni consecutive dal 2009 al 2012, il Royal Park I Roveri, che lo scorso luglio ha ospitato anche l’European Ladies’ Amateur Championship, ha fatto il suo debutto come sede di gioco della tappa italiana del circuito EDGA. Situato a soli 20 km dal centro di Torino, circondato dalle Alpi e immerso nella natura del Parco Regionale La Mandria, a pochi passi dalla Reggia di Venaria Reale, il circolo piemontese è stato fondato nel 1971 dalla famiglia Agnelli. La struttura offre due percorsi da 18 buche progettati da architetti di fama mondiale, Robert Trent Jones Sr. e Michael Hurdzan.
I partner – L’Open d’Italia Disabili, ospitato dal Royal Park I Roveri, ha avuto il supporto di Sanofi Genzyme (Title Sponsor) e la collaborazione dei Partner Istituzionali: EDGA (European Disabled Golf Association); CIP (Comitato Italiano Paralimpico); INAIL Superabile. Official Advisor: Infront.