I playoff dell’Olimpia cominciano in salita. Trento con un jumper a due secondi dalla fine di Kamar Baldwin sbanca il Forum e porta a casa gara 1, 85-84. Un primo quarto promettente, con un vantaggio che aveva raggiunto i 13 punti viene cancellato da una prova successivamente opaca, sui due lati del campo. L’Olimpia, precipitata a meno sette nel terzo periodo, è riuscita a rimontare nel quarto quarto, fino a rispondere con i quattro tiri liberi che a dieci secondi dalla fine le avevano consegnato il vantaggio. Ma la difesa che di solito in queste situazioni offre il meglio, non è riuscita ad arginare l’assalto conclusivo di Trento. Il jumper di Baldwin ha chiuso la partita. Gara 2 è martedì sempre a Milano.
IL PRIMO TEMPO – Il primo quarto è letteralmente dominato dagli attacchi in un botta e risposta anche eccessivo. L’Olimpia arma il gioco interno di Nikola Mirotic (sette nel quarto inaugurale) che forza due falli immediati di Davide Alviti, in quintetto da ala forte nominale. L’altro protagonista è Shavon Shields che segna 12 punti prima del primo passaggio in panchina, con due triple e un unico errore, dalla lunetta. Gradualmente, l’Olimpia allunga. Si rivede in campo Billy Baron e il primo tiro, dall’angolo, è una tripla che va a bersaglio. Il vantaggio improvvisamente tocca i 13 punti. Trento finisce meglio il periodo, prima che Kyle Hines con una virata batta Cooke per firmare il 32-21. Il secondo quarto è molto diverso. Trento trova in Derek Cooke il giocatore verticale che mette in difficoltà l’Olimpia vicino a canestro soprattutto con Melli e Mirotic gravati di due falli. Ellis con le sue penetrazioni sostiene lo sforzo del suo centro, ma il problema dell’Olimpia sono le percentuali vistosamente calate e anche qualche palla persa gratuita. Il secondo fallo di Napier non aiuta la fluidità del gioco. Trento non solo rimonta ma riesce a mettere la testa avanti prima del 43-43 di metà gara,
IL SECONDO TEMPO – L’Olimpia rimette la testa avanti nel terzo quarto con le iniziative di Tonut, ma è presto afflitta da problemi di falli. Arrivano il terzo di Mirotic, poi arriva anche quello di Melli. La gara diventa un botta e risposta continuo, con Trento che trova giocate importanti dai suoi giocatori di riferimento, Baldwin e Forray. Qui l’Olimpia sbanda sia in difesa che in attacco dove l’unico un po’ efficace è Shields. Trento con una tripla di Hubb scappa addirittura a più sette prima di chiudere il terzo periodo sul più cinque 69-64. Nel quarto periodo, Coach Messina deve giocarsi Melli e Mirotic insieme con problemi di falli. Tre tiri liberi di Hall e due di Mirotic ripristinano la parità a quota 69. Shields due volte, dalla lunetta e con un jumper dalla media porta l’Olimpia avanti. Ma proprio nel momento in cui sembra aver rimesso le mani sulla partita, l’Olimpia incassa un nuovo controparziale. Baldwin segna in entrata, Hommes da tre e a metà del periodo, il deficit è di nuovo di cinque punti. L’Olimpia riparte con un runner di Shields, poi un jumper di Napier e infine pareggia ancora una volta con una tripla dall’angolo di Melli. Ma sulla parità non riesce ad attaccare con lucidità. A 1:42 Trento ripristina tre punti di vantaggio con Cooke. Qui, Mirotic viene abbattuto sotto canestro. Dalla lunetta firma il meno uno. L’Olimpia regge in difesa due volte. A 1 secondi dalla fine, un’entrata di Shields genera due tiri liberi. Il 2/2 vale il sorpasso. Trento spende l’ultimo time-out per il possesso conclusivo. A due secondi dalla fine, Kamar Baldwin con un fade-away centra il jumper della vittoria, 85-84.
Così Coach Ettore Messina ha commentato la sconfitta di Gara 1: “Anche se la partita l’ha vinta con l’ultimo tiro di Baldwin, Trento ha meritato di prevalere. Noi li avevamo battuti tre volte su tre quest’anno e abbiamo giocato bene nel primo quarto. Da quel momento, la nostra difesa è diventata scadente. In attacco, abbiamo giocato una gara poco ordinata e poco disciplinata, ma 84 punti dovrebbero bastare per vincere ma non è successo. Abbiamo perso Gara 1 e dobbiamo rimetterci al lavoro per vincere Gara 2”.
Sulla scelta di utilizzare Billy Baron: “Siamo convinti, lo eravamo prima e lo siamo adesso, che ci servisse una guardia in più. Loro hanno ruotato due soli lunghi, spesso giocando piccoli. Cooke ha giocato una grande partita, ma credo che Melli e Hines debbano bastare. Ci sono aspettative di qualità di gioco da esprimere. Se non bastano allora il problema è più serio. In attacco, come ho detto, abbiamo giocato una partita poco ordinata e senza abbastanza disciplina accontentandoci del primo tiro da tre disponibile che Trento aveva scelto di concedere”.
Sul nervosismo in campo: “Sì, c’è stato nervosismo, perché durante la partita si sono accorti che stavamo ripetendo gli errori commessi tutto l’anno e che dobbiamo rimediare in fretta. Siamo qui per vincere le partite, non per altro, e dobbiamo fare quello che serve per riuscirci altrimenti sarà dura”.